sabato 1 novembre 2008

ognissanti

Ci sono giorni in cui ci si sente a proprio agio, anche se l'idea di uscire c'era tutta, ma al solito la buona volontà latitava...
E così giù a leggere Houellebecq sul comodo divano, a non condividere del tutto le sue visioni da mille e non più mille su di noi e il mondo in generale, le sue particelle e i suoi protagonisti che cercano nel sesso la fuga da tutto, ma lo sappiamo che scappare da noi è impossibile, e non ci piacerebbe.
Così ci piace piuttosto immaginarci come un quieto contadino irlandese, con la schiena stanca ma libera, che prende e va al pub del villaggetto dove vive, in compagnia del suo cane vecchiotto e incrostato di fango. Piglia i sentieri per i campi, costeggia i muretti di pietre a secco, fa già buio e le linee non sono definite, ma lui la strada la sa a memoria, sa che non lo tradirebbe. Ha già visto parecchio, poche sorprese, poca gioia ma buona.
Quando arriva nel locale, pieno di gente, fumoso, tiepido, con il camino che riscalda e rilassa, un suo amico nella poltrona e un cane che sonnecchia sul lacero tappeto bruciato da innumerevoli scintille, saluta tutti e si sente al centro di quello che conta, una vita piacevole, senza urti, rotture o scossoni. Si fa servire una Mc Farland, ascolta le conversazioni masticate dall'alcol degli altri, annuisce già avvolto dalla morbida consapevolezza della birra, un punto caldo all'interno di una sostanza accogliente, collosa, materna, che non giudica.
Il pub è incasinato, il pavimento coperto da strisciate di terra, schizzi di liquore, umanità varia. E' qui tutto quello che lui vorrebbe, che chiunque vorrebbe. Io penso di sì.
Adoro novembre, mese ingiustamente accusato di essere triste. Se non ti difendo io, chi lo farà?
Sei autunno ma hai ancora punte estive, ci illudi col sole e ci anneghi con piogge ostinate.
Ci permetti la pigrizia benedetta, giustifichi lo sgranocchiare di castagne sul divano, la birra, il lasciarsi andare. Giustifichi tutti i pigri, la nostra renitente disponibilità a vivere del tutto.
Se potessi cambiare luglio con due novembri, beh, lo farei. Ecco.

1 commento:

Gillipixel ha detto...

stupendo :-) controfirmo assolutamente il programma di vita del tuo finale (anche un ottobre al posto di agosto andrebbe bene) e mi congedo ancora una volta ammirato per la tua bravura nel cogliere affreschi così vivi e fatati...(di holleubech ho letto Piattaforma: di una bellezza devastante...)