mercoledì 30 settembre 2009

Rimpianti


Mi è stata segnalata una notizia giorni fa, letta al volo sul televideo (in genere, adorate news sul calcio...), e concernente il grande (nel bene e nel male) Paul "Gazza" Gascoigne, che a quanto si narrava si è preso una ciucca colossale in un pub sperso da qualche parte in quel di Londra. Si riportava che aveva bevuto una quarantina di pinte nell'arco di 13 ore, una quantità ingente di alcool, ohibò e perdincibacco, nevvero.
Se uno va poi a leggere della sua vita si resta al solito amareggiati perché è stato un po' uno spreco di talento il quale, purtroppo, non è illimitato. Il fatto che sia un burlone dei Gemelli non fa che confermare le mie ipotesi sull'astrologia come scienza esatta...talentuoso ma ingestibile, ecco. Come Best.
Ora, mi appello al Sacro Emendamento del Femminino e proclamo di non capire una beatissima mazza di calcio, e infatti non ho la minima idea di che cosa sia il famoso fuorigioco (da notare che mi è stato spiegato circa cinquantasei volte, e sempre il mio cervello mi diceva "digli che hai capito, sennò qui facciamo notte". Come tutti sapranno, è la demarcazione tra chi capisce e ama il gioco per eccellenza e i pagani infedeli. Io, a parte gustarmi il taglio dell'erba del campo da gioco (amo visceralmente quello che io definisco "a tovaglia", con i quadretti), piacendomi molto il verde prato e rilassandomi profondamente durante le partite, visto che vedo solo una ventina di persone che si spostano da una parte all'altra, indossando belle magliette e con belle gambotte sode e muscolose (questo aspetto, ammetto, mi piace ancor di più), comprendo la pura estetica del goal, e fine. Come tutte le cose di cui non capisco niente, il pallone mi affascina (anche la Gioconda lo fa, mica devi stare lì a spiegare i perché e i percome, no?)
Ad ogni modo, mi dispiace molto per Gazza, per i suoi problemi di talento evaporato, di dipendenza da alcool e purtroppo non solo, per la sua aggressività e le farneticazioni su di un rientro nella Nazionale inglese...mi sarebbe piaciuto incontrarlo, in quel pub imboscato, e bere qualcosa insieme, e forse alzare il gomito di brutto, da amici. Lui e il suo amico (o almeno si raccontava che tempo fa avesse un amico di nome) Jimmy Cinquepance, splendido, mi fa impazzire...
Ecco, io ero già ripartita, e allora niente.

7 commenti:

Gillipixel ha detto...

E' un ragionamento un po' bislacco, lo so, ma io dico che i geni talentuosi che si tuffano a capo fitto nel calderone dei perdenti, sprecando la loro bravura disperdendola come una valigia di dollari dal portellone di un DC10 in fase di rullaggio, hanno un che di eroico e prometeico (va beh, questo non so cosa vuol dire, ma suonava bene :-)

In genere, gli atleti fuori dagli schemi sono affascinantissimi: Gigi Meroni, George Best, "Pistol" Pete Maravich (basket NBA), Benito "Veleno" Lorenzi, John McEnroe...

Gillipixel ha detto...

Provo a spiegarti il fuorigioco, Vale :-)
Quando un giocatore effettua un passaggio ad un compagno di squadra, se quest'ultimo si trova dietro l'ultimo difensore avversario, è in fuorigioco.
La posizione si valuta al momento del tocco del pallone di chi fa il passaggio, e la regola vale solo se chi riceve il passaggio si trova nella metà campo di attacco.
Chiaro, vero? :-)

Vanessa Valentine ha detto...

Eh, sì, i cani sciolti hanno il loro dannato fascino...non sai mai che succederà, quando ci sono loro in giro. Il talento umano unito all'eccentricità è un mix delizioso.
Prometeo è una figura che mi è sempre piaciuta da matti, l'uomo che ruba il fuoco agli dei per donarlo agli uomini...la storia non finisce bene, ma Prometeo ha un sacco di assi nella manica. E un culo impressionante. nel senso di fortuna, ovvio.
Lo sai che viene considerato un tramite, un angelo, fra divino ed umano? Indubbio che sia un fiore di disobbedienza che, come è noto, dà spesso buoni brutti, nei limiti della morale, s'intende.:)
Riguardo al fuorigioco, l'hai spiegato benissimo, ed ho pure buttato giù un disegnino con gli ometti che corrono su e giù, la prossima volta mi concentrerò più sul gioco e meno sulle cosce dei calciatori...;)
Many thanks!

Vanessa Valentine ha detto...

Buoni frutti...:)

Gillipixel ha detto...

Vale, avevo sentito un'interpretazione interessante del mito di Prometeo. Grosso modo diceva che ogni conoscenza comporta dolore...infatti il tapino portò la conoscenza del fuoco, ma finì incantenato con l'aquila che gli si pappava il fegato :-)
I miti sono sempre contenitori di verità, esposta però in forme fantastiche...sto leggendo "La cultura greca", di Bruno Snell, e lì si tratta del passaggio dal mito alla filosofia, e di come nel mito erano già presenti in nuce i moventi culturali di questa evoluzione...niente...
ma pensa te, da Gascoigne siamo passati a Prometeo :-)
ehehhe...mi pare di vederti col tuo disegnino con ometti e fuorigioco :-)

Vanessa Valentine ha detto...

Io, pur avendo fatto studi inizialmente "classici", non mi ricordo più un beato tubo! E ho spulciato Google su Pandora, in pratica la cognata di Prometeo, stragnocca ma curiosa, mandata dagli dei carognetti tra gli uomini col suo vaso pieno di mali e vizi che lei, chiaro, apre in barba a tutti. E te pareva che la colpa non era delle donne...
In effetti, come mito ricorda un fracco Eva, la mela e la caduta (insomma, difficile inventare cose nuove...)
Dei miti greci mi ha sempre colpito il menefreghismo degli dei (quando non erano palesemente delle facce da schiaffi). E loro li adoravano, pure! Ma se ti trattano come calzini appallottolati e sporchi sotto il letto!
Bah.
Meglio Gascoigne.

Visir ha detto...

Beh, mi pare che il Dio degli Ebrei o dei Cristiani non è poi così benevolo. In quasi tutte le culture monoteiste le punizioni divine sono di gran lunga più attuali delle ricompense (future e postume). In oriente non è meglio.
Ogni religione nel momento che diventa istituzionale deve fare i conti con il potere e scendere (se non precipitare) a dei compromessi.
L'unico modo per evitarlo sarebbe non certo l'unificazione ma la personalizzazione del credo.
Ognuno sarebbe il Papa della sua personale religione. In questo modo non ci sarebbero guerre ne persecuzioni, un paradiso, chissà perchè non ci hanno pensato prima?

Sono un assertore della religione del menga: "Chi trova Dio se lo tenga".