lunedì 27 settembre 2010

Manca poco al T-Day e sono già brasata

Torno a casa in una serata autunnale, le strade sono vuote perché tira una bella bavetta fresca che ti costringe a tirarti su il collo del maglione, le braccia sono stanche per il peso della borsa e l'ombrello con il gattino che fa ciao con la zampetta, regalo della Mama, mi ha distrutto l'altro braccio. Non riuscirei a sollevare nemmeno un pacchetto di caffè. Mi butterei sul divano se riuscissi a trovarlo, sepoltocom'è da giornali, pacchi pacchetti e contropacchettini, ormai il caos dilaga, mancano due giorni al T-Day e fibrillo. Ho già detto al lavoro chemi rivedranno, forse viva, lunedì. Ho bisogno di star tranquilla, di mettere fine al bordello imperiale di due case da pulire, di mobili da smontare e rimontare, di duecento scatoloni da aprire, e nel frattempo butto via una marea di cose inutili che tenevo perché son una sentimentale.
E infatti prima di attraversare la strada ho guardato in su, alle finestre del mio terrazzo, alla malandata casa che abbiamo avuto in affitto per anni, con i suoi assurdi vetri rosa da decorazione sulla porta in cucina, il suo salotto angusto ma confortevole con il mio angolino per la lettura accanto alla lampada e vicino alla porta finestra, attraverso la quale ho visto tramonti, tempeste, nevicate, attraverso la quale ho sognato, riso, pianto e immaginato un mondo di cose, possibili e impossibili...devo dire che mi si è stretto il cuore, comunque.
Anche se la casa nuova è centomila volte meglio (spero), c'è silenzio (idem) e tutto è nuovo e chissà come sarà. Comunque mi è venuto il magone ripensando a tutte le sere d'estate quando mi sdraiavo fuori sulla sediona di plastica e guardavo le stelle, nella fascia nera tra il tetto e il muretto del balcone, così piccole e brillanti e ostinate, a sognare come un marinaio sul ponte della nave, senza una direzione.
Beh, bando alle melensaggini.
Vado a fare pacchetti, che s'è fatta una certa ora.
Sparirò per un po' di tempo, fedeli e ostinati lettori, anche voi brillanti come stelle, lontani ma comunque visibili e luccicosi con la vostra amicizia...speriamo che arrivi presto il telefono e l'adsl, e poter così tornare operativi e scriventi.
A presto, con le mirabolanti vicende di Poultryville!
Emozioni! Brividi! Batticuori!! Ggggellatttti, bagggigggggiiiii!
;)

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Ormai la chiusa dei tuoi post con "bagigi" (o anche "straccaganasse" se non mi ricordo male) è uno di quegli stilemi che ti fanno subito riconoscere lo scrittore amato, un marchio di fabbrica, un sentirsi a casa, una sicurezza. Bagigi anche a te.

Visir ha detto...

C'è una storia molto bella che mi viene in mente leggendo il tuo racconto che è in fondo, un arrivederci.

Un re morente chiamò al proprio capezzale il figlio prediletto per l'ultimo saluto.
"Sarai presto Re", gli disse.
"Ci saranno giorni di trionfo, di festa ma anche di tristezza e di inestricabili difficoltà, in quei momenti ti chiedo di leggere l'incisione che è scritta nell'interno del mio anello che ora ti regalo, ma solo in quei momenti, mi raccomando", così dicendo gli diede il prezioso gioiello.

Pochi giorni dopo si svolse il funerale del anziano monarca che era stato sempre un ottimo Re.
Tra le lacrime dell'estremo saluto il giovane sovrano si ricordò dell'ultima conversazione avuta con il padre, e per lenire il dolore che aveva nel cuore, si tolse dal dito l'anello e lesse, per la sua prima volta, la frase scritta all'interno.

Trovò solo due parole ma che dicevano molto: "Tutto passa".

Arianna ha detto...

Cara,ti sono vicina in questi duri momenti, anche io sto aiutando mia zia con il trasloco e non è una "passeggiat
Ma di salute", come si suol dire. Ma prima o poi ne verremo fuori!
In bocca al lupo con trasloco, nuova casa, adsl, tutto insomma!


Baci tanti
Arianna

Gillipixel ha detto...

Affezionarsi alle cose è ai posti è una cosa bella ma struggente allo stesso tempo...spesso poi non è l'importanza o il valore della specifica cosa che fa la differenza...la differenza la fanno i momenti e gli affetti, e le passioni che ci abbiamo caricato sopra...mi è venuto un piccolo magone, leggendo questo tuo scritto traslocatorio, Vale :-)
ma nel senso bello del termine :-)
Mi unisco a Soglia, e insieme ad un "torna presto", allego anche un affettuoso: "bagigiiii!!!" :-)

Vanessa Valentine ha detto...

Grazie, Soglia!sei gentilissimo!:)))))
Bagigi forever! ( e spero di tornare a scrivere un po' più decentemente, tutto il fosforo che stava nei neuroni è svampito con le recenti fatiche, portate pazienza...) ;)

Vanessa Valentine ha detto...

Saggio Visir! e io ti dico: ben ritrovato!:))))

Vanessa Valentine ha detto...

Arianna, sei un tesoro! (confesso che le tue parole, e quelle di tanti, tanti amici, mi hanno aiutato a tenere duro, davvero.Grazie di cuore, e forza anche a te, i traslochi fortificano (e aiutano a mettere un bel po' di ordine in casa...):))))))

Vanessa Valentine ha detto...

Bagigi, Gilli!!!:)))))
Visto che son tornata? (e più suonata di prima, pure).
Ci vorranno mesi prima di metter a posto tutto, ma in qualche modo la sfangheremo...e la piccola Poultryville ha davvero una sua bellezza, dolce...
perfetta per i viandanti per pensieri!;)