venerdì 14 gennaio 2011

Belle sorprese

Beh, intanto per cominciare, puntatona di House, stasera...ero ferma da una vita con un episodio che dormicchia ancora nel tepore del dvd, registrato ai tempi di Marco Caco (e che ho scoperto l'altra sera mentre pensavo di vedermi "Valmont" registrato sempre nei tempi andati, quando si stava ancora in casa vecchia, prima che iniziasse tutta la buriana del trasloco. Me l'ero scordato completamente, perciò non so cos'è successo prima, ha perso una paziente e lui era tutto sporco di calcina. Mah.) Insomma, per farla breve, stasera House ha finalmente broccolato la Cuddy (si giravano in tondo come i cagnetti in amore da una vita, quando gli uomini ti tirano le trecce il segnale che dovrebbe passare è sempre un altro.) Ma allora questo benedetto uomo ha un cuore! E' pieno di indecisioni e sarcasmo, però alla fine capitola pure lui e le dice che la ama, aaaaaahhhhhh. Noi donne ci squagliamo sempre come un calippo quando vediamo le scene d'amore, quando la gente si guarda negli occhi, capisce che è fregata ma che il trappolone è semplicemente troppo bello perché si scenda. Evvai.
Vedremo che ne sarà del ruspioso medico geniale e del suo team con il corollario di malattie killer che il Geniaccio fa fuori.
Rimasta a corto dello spasso serale che mi offrivano i ragazzi di "Big Bang Theory" (serie stupenda, chiedo venia se la pigrizia mi ha impedito di parlarne prima, ma c'è sempre un botto di sistemi alternativi per recuperare i telefilm, no?comunque sunteggerò presto, spero, al riguardo - pensavo che "sunteggerò" come parola venisse sottolineata dalla penna rossa del computer ma non sta succedendo, quindi sospetto che come verbo esista veramente, mitico), dicevo, cambiata prospettiva sullo svago serale, la sera mi faccio prendere più che volentieri dalla nuova serie grancassata a dovere, "Glee" (grancassato invece è proprio un verbo scemo, ma rende il bum bum mediatico. Vi ricordate quanto ci hanno sfrantoiato le balle i vari talenti di Italia1 gridando "Glitaliauno!, con la L fatta con pollice e indice posta sulla fronte ad indicare la temibile offesa americana di "loser", perdente? Se non ve lo ricordate, dormivate della grossa).
Comunque, "Glee" ha avuto un gran successo perché a) è ambientato in un liceo, così tutti ci identifichiamo con un personaggio almeno, b) ha un sacco di canzoni in mezzo come i musical, è tipo un minimusical a puntata, con storie interessanti e personaggi non banali e c) ha tra i personaggi un professore che è il sogno erotico di ogni studentessa che abbia mai camminato sulla faccia della terra. Will è l'insegnante di spagnolo ma è anche il talentuoso giovanotto che rimette in piedi il club di canto e ballo che frequentava quando studiava nello stesso liceo. E' dolce, intelligente, sensibile, ha perfino i riccetti. Cosa si potrebbe volere di più?
Il club conta tra i suoi adepti i nerd della scuola, quelli che il sogno americano declassa perché non giocano a football e non fanno la cheerleader (ovvero le due uniche carriere che rendono popolari e di successo alle superiori, in America). Forse noi europei abbiamo una sensibilità un po' diversa, ma non mi ricordo che tanta gente in classe mia avesse questa fissa per la popolarità...alcuni facevano già un po' di politica, ma non mi sembravano particolarmente avvantaggiati, sinceramente. La maggior parte tentava, in maniera ossessiva, di uscire dal celibato forzoso compressi com'erano dall'acne o dal blob ormonale che stravolgeva il corpo.
Gli altri vivacchiavano in attesa di tempi migliori, odiando Kant (perché, perché, o Dio misericordioso, lo hai fatto nascere proprio su questo pianeta??), la trimurti seno/coseno/ tangente, la ginnastica. Sapevo che prima o poi l'incubo sarebbe finito, è stato lì che ho incontrato per la prima volta il salvifico zen, ed ho imparato ad aspettare.
Allora, dicevo, i nerd si trovano tutti insieme col professore fico e cantano, per vincere le insicurezze e i campionati regionali (siamo in Ohio, a proposito). C'è la ragazza col nasone ma carina, alla Barbra Streisand, figlia di due papà, c'è il ragazzo sulla sedia a rotelle, c'è la ragazza orientale balbuziente che però canta spedita come un cardellino, c'è la ragazza di colore un po' sull'abbondante con la solita voce strepitosa da soul, c'è il ragazzo gay che non l'ha mai detto ma non ce n'era bisogno. All'eterogeneo gruppetto via via col dipanarsi della trama si aggiungono altri personaggi che maturano e cambiano, migliorando sé stessi e la percezione del mondo (direi che è la missione di ogni insegnante, e della scuola "buona"), dico solo che la prima puntata mi ha fatto piangere come un fontana ( i musical mi fanno sempre questo effetto), le canzoni sono famose e interpretate da gente che pesta i palcoscenici e canta da dio, e si vede.
Gli americani i musical li sanno fare con i contronespoli, proprio.
E l'insegnante è proprio un amore. Ah, averne avuto uno così. Mi sarei fatta bocciare in eterno...
Stasera la Mama mi ha chiamato proprio quando stavano per fare "Somebody to Love" dei Queen, che potevo fare? ho ascoltato le imprese giornaliere della Gilda e della Zoe, le miciotte gagliarde, abbassando il volume, ma battendo il piede e canticchiando con i ragazzi, nella mia testa. La Mama non si è accorta di niente, per fortuna. Si arrabbia quando si accorge che mi sto astraendo dalla conversazione (giusto). Tanto poi me li vado a rivedere su youtube, ho pensato.
Ho tolto l'audio e abbiamo ciacolato, come ogni sera. E' anche vero che per la tv c'è sempre tempo, è sempre meglio stare a sentire le persone, quando parlano.
Anche se lei mi ha raccontato un pezzo della trama di Don Matteo, e non ci ho capito niente, francamente.

6 commenti:

Salazar ha detto...

Ma povero Kant!
Lo sai che “Critica della ragion pura” ha spianato la strada all’idea di “macchina universale”?: il computer che hai davanti.
E adesso non guardalo con sospetto – il computer – che tanto i capelli con i boccoli e il fiocchetto mica li ha! Perlomeno non sempre.
Vero pero, Immanuel era un giovinotto complicato de cagarse (termine filosofico spagnolo): secondo me se vivesse ai tempi nostri sarebbe uno di quegli hacker terribili, tutti casa di mamma e marijuana.

“Glee” non conosco. Cioè, l’ho sentito nominare ma non l’ho mai guardato. A me i musical mi annoiano, anche i professori superfighi mi annoiano: preferisco le professoresse superfighe. Però, per solidarietà, darò un’occhiata alla prima puntata.
Invece la puntata in cui House che dice I love you l’ho vista, e se vuoi ti racconto come evolve la storia d’amore nelle dieci puntate seguenti.

Vanessa Valentine ha detto...

No, Salazar, ti prego, non raccontarmi niente!:)))))
lasciami nell'incertezza, così spasimo di più e mi diverto ( a me piace molcermi, non so se si è capito):))))))))
Su Kant disapprovo tutto, anche la parrucca coi boccoli, lo odio lo odio lo odio, mi ha rovinato la vita più di un ex fidanzato...:))))))
Magari si fosse drogato, almeno le sue idee complicate e balenghe avrebbero trovato una giustificazione...
che ore sono da te?
Butta un occhio su Glee, è divertente davvero. E ci sono anche le belle ragazze (le cheerleader bionde).

Salazar ha detto...

Sono quattro ore di differenza. In pratica io sono quattro ore più giovane di voi abitanti d’Italia.
E a proposito di giovinezza, di pagine culturali e di botulino: ho appena letto un articolo – basato su una intuizione di Einstein avuta una mattina in cui aveva dimenticato di pettinarsi - dove si spiega che chi vive a piano terra invecchia più in fretta di chi abita ai piani più alti.
Tipo se un signore che abita a piano terra vive 80 anni, il suo vicino che abita al 28esimo piano muore a 80 anni e 3 decimi di secondo.
Una bella soddisfazione, non ti pare?!
E adesso vado. Ho un DVD dentro alla pentola e vado a cucinarmelo per bene con un Chardonnay Queulat cileno, crackers al prosciutto e salsa bernese. Alla faccia di tutti gli enologi puristi di nuovo e vecchio mondo.
“The Time Traveler's Wife”. Poi ti dico se valeva la pena; per il vino sono sicuro che varrà.

Gillipixel ha detto...

Vale, come già dissi in altre occasioni, non sono un telefilmaro degno di stare al tuo pari :-) Quindi non conosco nessuno di quelli che hai citato...nemmeno (...ovvove!!!) lo strafamoso dottor Casa :-)

Quando mi capita di non essere parte di una fruizione estetica più o meno universalmente condivisa, mi capita di riflettere sul fenomeno...da una parte, me ne rammarico...infatti penso: tanta gente che ha gusto e ne capisce di cose belle, apprezza queste cose e quindi son sicuro che mi sto perdendo qualcosa...

Dall'altra parte però scatta in me il meccanismo perverso che si assapora certe volte nel sentirsi diverso :-) Penso: "Non ho mai visto il dottor House, ma che bellezza, sono uno dei pochi!" :-)

Son ragionamenti idioti, lo so, ma chi lo ha detto che bisogna fare sempre ragionamenti ragionevoli? :-)

In tutto questo discorso però, il massimo del risultato che ho mai conseguito, la mia punta di diamante :-) l'ho toccata con "Guerre stellari" :-) Nel periodo in cui era in auge, sia la prima fase anni '70 - '80, sia quella più recente, mi è sempre stato sommamente sugli zebedei :-)

Non li ho mai sopportati quei "burattoni" di latta o di pelo :-) Mi sarei fatto tre ore di Kant piuttosto che subire lo strazio di "Obi Van Ke Bobi" e compagnia bella :-)

Ed il sentimento ambivalente in me era sempre lo stesso: da una parte me ne dolevo ("...ma come? Tutto il mondo lo apprezza e invece io no...cosa c'è di sbagliato in me?..."); d'altro canto invece godevo come un facocero all'idea di questa mia diversità innocua :-)

In compenso, o forse proprio a conferma di tutto questo, mi sono appassionato in questi giorni ad un telefilm talmente sballato e seguito da pochissimi, che gli hanno addirittura tagliato i soldi della produzione: l'ispettore Coliandro :-)

Per finire, devo sottolineare la bellezza estrema dell'episodio in cui tu stavi cercando di sentire i Queen nel tuo telefilm, mentre la Mama ti raccontava Don Matteo, con la pretesa aggiuntiva di non disrarti troppo :-) Bellissimo :-)

Vanessa Valentine ha detto...

Salazar, perdona il ritardo (al solito...)!
Spero che il dvd sia stato all'altezza della serata e dei crackers con la salsa bernese e il vinello delizioso che ti sei trangugiato...:)))))certe seratine sono un vero toccasana per l'anima.
Interessante la teoria della vita prolungata se campi ai piani alti...e magari in quei tre decimi di secondo piove a dirotto, come direbbe zio (più nonno, forse) Woody.
Tu sicuramente ti becchi temperature migliori...qua non vediamo l'ora che arrivi la primavera, sul serio...:))))))

Vanessa Valentine ha detto...

Beh, Gilli, non ti preoccupare...io non ho mai visto "Twin Peaks" e son venuta su lo stesso...:)))))))
certuni mi hanno guardato strabiliati quando l'ho detto (ma se l'hanno visto tutti!), e, no, proprio tutti no, a quanto pare.
House è il genere di telefilm che o piace o è meglio lasciar perdere (non è nemmeno un prodotto particolarmente culturale, a dir la verità. Certi medici dicono che le storie sono sceme, tendo a fidarmi di gente in camice e zoccoli...). Diciamo che mi piace tanto Hugh Laurie, ma da mo', quindi semplicemente lo guardo perché mi fa sesso lui (de gustibus).:))))
"Guerre Stellari" è una religione per alcuni e una iattura per altri, e vabbè, c'è abbastanza posto sulla terra per un mucchio di religioni ancora, e la fantascienza non è nemmeno tra le peggiori. I film sci-fi li guardo, mi piacciono le astronavi e gli alieni, però indubbiamente mi appassiono di più ad altre cose. Diciamo che mi appassiono volentieri a tutto, pur di poterlo fare restando comodamente sdraiata in divano...:))))))))
Conosco dei tolkeniani e dei trekkies, pure.
L'ispettore Coliandro è un grande! e l'attore è davvero, come dire...eeeeehhhhh. Merita.
Ma probabilmente tu eri più preso dall'intreccio, giustamente...:)))) bello anche quello, in genere.;))))))
E non sai che pipponi tira su la Mama quando mi racconta i film con Gregory Peck...lì sì che mi van via tre ore.;))))))