venerdì 20 maggio 2011

Momenti

Mah, io come spiegazione offro la solita: c'è un momento di blackout dell'anima, un attimo di spegnimento della rotellina che va a manetta nel cervello, col cricetino che corre e tiene in moto la baracca. Quelli che in veneto vengono chiamati i momenti di m...., i puntini sostituiscono una parolaccia che non è quella che si può immaginare subito ma quell'altra, la four letter word veneta per eccellenza, indicante una cosa che ai veneti (principalmente maschi) piace molto e non solo a loro...diciamo che un po' tutto il pianeta l'apprezza, chi più chi meno ma spesso chi troppo.
Da giorni ormai si legge la triste storia di Strauss-Kahn, un tizio famoso, importante, pieno di soldi e di potere che ha mandato tutto spensieratamente in vacca per uno di quei famosi momenti di m... di cui sopra. Ho visto qualche foto della maturità, un bell'uomo, elegante, quello che la Mama definirebbe "un bel grigione" facendo intuire che si tratta di un bocconcino appetitoso. Un uomo abituato bene, a hotel di stralusso che i nostri cervellini abituati agli 80 mq dei comuni mortali medi faticano ad arredare con la fantasia. E avvezzo a ristoranti a dieci stelle, ad aerei personali, macchine, villozze, e chi più ne ha più ne butti nel mucchio. Quel che si definisce un privilegiato, insomma, un uomo raffinato, intelligente, un avvocato, un economista, un cervellone col criceto turbo.
Che poi, il momento di m...non intende l'attimo di concupiscenza sessuale che vi può pigliare anche mentre siete al semaforo a Poultryville e vi passa davanti un bel muratore abbronzato con su le braghette e nient'altro, e voi fate "ahhhpppperò!", ingranando comunque la marcia e facendogli ciao con la manina. Fin qui siete normali con reazioni normali.
Il momento di m...classico è quello in cui si perde la trebisonda, si fa una minchiatona di proporzioni omeriche di cui ci si può pentire con varie gradazioni, dal rincrescimento blando alla disperazione più nera. Appunto, vedete rosso o nero o blè e combinate un casino.
Strauss Kahn è saltato addosso ad una cameriera che era entrata nella suite famigerata del Sofitel immaginandola vuota (cosa confermata da un altro inserviente).
Lei entra e lui zompa fuori dalla doccia nudo bruco (vista l'età, 62 peri, non sarà stato neanche 'sto spettacolone incredibile) dopodiché succede quello che succede, senza entrare nei dettagli, che non sono piacevolissimi. Specie se certe cose vengono fatte a crudo e tu non sei propriamente sulla stessa lunghezza d'onda dell'altro giocatore.
Il resto lo raccontano i rilievi, i graffi, il dna (chiamiamolo così) sparpagliato per la stanza, Strauss-Kahn che taglia l'angolo dopo che la cameriera è scappata e ha denunciato l'aggressione, mollando lì il cellulare. Pare che sia andato a pranzo e poi lo hanno pescato sull'aereo che lo stava riportando a Parigi (ehi, amico, zompare sul primo Air France che decolla non sembra esattamente una cosa innocentina). Gli americani, che hanno visto un sacco di puntate di CSI e NCIS come noi, l'hanno fatto chiamare dal ragazzo dell'albergo che ha buttato là, come per caso "ma dove si trova lei adesso? così le facciamo recapitare quello che ha lasciato qui", e lui glielo ha detto, sono sull'aereo, ah, ok, grazie. Tanto per dire. Quest'uomo è distrattone forte. Avevi davanti una foglia grande così e nemmeno un morso.
E allora pensi un sacco di cose, fai ipotesi, cerchi di capire, com'è nella natura umana.
Al di là delle indagini, della presunzione di innocenza, del rispetto per tutti quelli che sono coinvolti, per i francesi che lo volevano all'Eliseo e che forse adesso realizzano che le voci sul suo conto, che fosse uno matto per le sottane, magari magari erano un pochino vere, per carità, certe cose basterebbe farle con un minimo di discrezione e metodo, e noi ne sappiamo qualcosa, vero, ragazzi?, resta l'attimo di buio, di arroganza, quel momento che solo il potere sa creare quando si mette sopra a tutti e a tutto e ti fa pensare di poter fare tutto. Proprio come gli onnipotenti bambini di tre anni, con le braccia piene di giocattoli, tracotanti, incazzati se devono spartirli con qualcuno e pessimi adulti in futuro se non si insegna loro la correttezza, l'equilibrio.
Quando la mente spegne la luce può succedere di tutto, in quella stanza lassù. Tutto il male del mondo, tutto il peggio della feccia possibile.
E poi resta uno con una faccia un po' così, sputtanato, depresso, con tendenze suicide.
Noi qui abbiamo una mezza idea che l'amico franzoso si sia fatto di qualcosa, per ingannare il taedium vitae, e che il mix lo abbia a tal punto rincitrullito che non ci ha letteralmente capito più un ciufolo e si è scagliato contro la prima povera crista che passava. Non sarebbe il primo né l'ultimo.
Fossi il suo avvocato, rovina per rovina, mi giocherei la carta della coca viagrata.
A Cannes invece quel danesone frizzante di Lars Von Trier, il mio personale antidoto all'insonnia, ha fatto calare la cappa di gelo tra i giornalisti sparando la sua simpatia per Hitler (ha detto "mi fa un po' di simpatia, solo lì nel bunker". Ma poareto. A saperlo gli mandavamo dei fiori e dei moncherì). Eh, sì, Adolf era un tipo così, un po' chiuso e introverso, ma faceva simpatia. Ha fatto delle cose sbagliate, ha detto Lars (eh, giusto un paio). Per carità.
Lars al momento è un po' in depressione, sarà peggiorata visto che quelli di Cannes lo hanno invitato a lasciare lì il film ma a togliersi dalle ballozze lui. Altro momento di m...., di grande impatto.
Come se il criceto sulla rotella avesse grippato in mezzo alla ghiaia che lascia filtare un po' troppa roba al piano di sotto.
Nessuno è immune dai momenti di m...., sia ben chiaro. Sono sempre lì, in agguato. Per tutti. E' solo un attimo, bruciante, abbacinante, devastante.
Non ho ricette o antidoti miei, eh, no, purtroppo.
Questa è una battaglia che si combatte da soli, sempre.
Tu e il tuo criceto, soli, lassù.
Magari fallo mangiare meglio, ecco.

4 commenti:

Visir ha detto...

Bisogna sempre lasciare una piccola parte al Diavolo, altrimenti si vendica e si prende tutto.

Vanessa Valentine ha detto...

Ebbè, Visir, lo favellar tuo è sensato anzichenò...;)))))))
Un demone contrario è una teoria antica ma sempre buona, come invece un demone buono, l'eudaimon dei greci, offriva la felicità, eudaimonia, appunto.
Ma sarebbe ora che gli uomini si prendessero le loro responsabilità, se fanno una vaccata il demone è tutto loro, basta scaricabarili.
DSK è un vecchio demonietto con le corna ammaccate, e una moglie paziente (chissà).:))))))

Gillipixel ha detto...

Vale, dalle mie parti, quando ad un tizio accadono fenomeni simili, si dice che "gli si è stoppata la vena" :-) gli si è chiusa quella venuzza strategica per portare il necessario flusso d'ossigeno a quel particolare neurone, preposto ad un determinato freno inibitore :-)

Questi potenti, proprio non li capisco :-) hanno tutto il desiderabile, possono avere il meglio del meglio immaginabile, in tutti i settori, e poi vanno a fare vaccate così eclatanti...si vede che li prende un delirio d'onnipotenza che fa perdere loro qualsiasi senso di contatto con la realtà (sempre ammesso che la possibilità del complotto si possa scartare al 100%...in queste cose, non si può mai dire...)

Aggiungerei anche che il "giocondo tubero" di cui tutti i maschi umani vanno pazzi rappresenta una forza magnetica incredibilmente potente :-) altro che energia nucleare...se un giorno qualche scienziato riuscirà a trovare un modo di incanalare l'energia scatenata dalla "fissione della patata" (o meglio: la "fissazione" :-), avremo risolto tutti i nostri problemi energetici per secoli :-)

Non dico questo per giustificare nulla, ovviamente, ci mancherebbe...era solo una considerazione a latere :-)

Ho letto tra l'altro una dichiarazione di una segretaria che ha avuto a che fare diverse volte con DSK, che ha detto: "...ma chi non è mai stata incastrata in un angolo da DSK?..."

Spotty, credo rivlgendosi a DSK, dice "moutsil", che in un antico dialetto degli Urali inferiori credo voglia dire "adesso sì che sono ca..i tuoi" :-)

Vanessa Valentine ha detto...

Eh, Gilli, sono davvero c....di DSK...:)))più di qualche segretaria immagino sia stata incastrata tra il corpaccione del suddetto e la fotocopiatrice, mi chiedo comunque se alla ragazza non sia venuta la tentazione di schiaffargli un megafaldone sulla zucca...poco da fare, il potere fa evolvere poco, secoli e secoli e ancora lì patatomani e soldomani...;))))))
L'energia patatesca, comunque, sarebbe una splendida energia rinnovabile, come sole e vento, ecologica, inesauribile...non a caso, la gente ci lavora da tempo immemorabile...:)))))))))
Comunque i casi di denuncia in Francia cominciano a farsi sentire.
Si vedrà!;))