venerdì 5 agosto 2011

Profumo di fieno

Una settimana di montagna ci voleva, per respirare un pochetto di fresco, di fieno e per vedere qualche nuvola pannosa o grigiotta, all'orizzonte.
Due temporaloni serali hanno messo in fuga gli altopianesi di Pinè e i turisti proprio durante la serata in piazza, con bancarelle e concerto, lancinanti fulmini dietro le montagne seguiti da cascate d'acqua che scivolano lungo le strade strette di ciottoli, inondando e sbatacchiando i gerani floridi alle finestre. Invidio la bellezza dei fiori in montagna, sempre così sontuosi e colorati, i nostri in pianura non sono mai così belli. E pieni di api!, così indaffarate, con le zampette piene di polline e quel loro brusio delicato, ti girano intorno per studiarti mentre le fotografi e poi tornano al lavoro.
Qualche serena passeggiata nel bosco, i fungaioli d'assalto devono essere già transitati perché vedo buchi per terra dove dovevano esserci i porcini. Solo qualche finferla da frittatina, e poco altro.
Inutile dire che l'appetito è triplicato, mi ingozzo di croissant, straccetti ai peperoni, carne salada e un mix di carne cruda, aglio, parmigiano, funghi ed erbette, una specie di droga, devo dire. Da queste parti si mangia benissimo e abbondante.
C'è un gran silenzio, anche, specie di pomeriggio, ti metti in poltrona a leggere Elizabeth Strout, "Resta con me", e ti godi proprio la lettura, uno sguardo ogni tanto al cielo pigro che scorre su di te, color fiordaliso, che si perde verso le montagne più in basso.
E' solo un primo assaggio di montagna, giusto per prendere un minimo di respiro per sopportare meglio la calura padana (le mie piantine in terrazzo, picciole, spero che stiano bene...piccoline, tra un po' tornerà la mamma e vi darà l'acqua, dai).
Poi si vedrà.
La montagna è speciale, sempre.
Come l'altra notte, usciti dopo il temporale, con quella puntina di freddo nelle ossa.
Alzi lo sguardo e vedi un miliardo di stelle, grosse, lucenti, così vicine. L'aria è limpidissima ed è uno spettacolo senza fine, luci a perdita d'occhio nel nero sconfinato. Tutto sembra brillare, nuovo nuovo, fa sentire nuova anche te.
Ti emozioni facilmente, qui, anche per le cose più piccole e discrete.
Una finestrella piccina, illuminata dall'interno di una luce gialla e calda, la tenda ricamata e i fiori davanti. Ti immagini la scena dentro, una tavola apparecchiata, un angolino comodo con poltrona, plaid e camino, la lampada, i libri.
La montagna fa questo effetto. Un bell'effetto.

2 commenti:

Gillipixel ha detto...

Anche io, Vale, quelle volte che sono stato in montagna (non tante...si sa, sono ancorato a Gillipixiland come un macigno di 10 tonnellate :-), sono rimasto incantato dallo spettacolo del cielo stellato...mi dava un'emozione quasi ancestrale, non so come dire :-) una roba che mi veniva da correre giù in pianura, magari anche scalzo, a chiamare tutti i miei amici e le persone care, e dire loro: "...Oh, ma cosa fate ancora lì? Non sapete lo spettacolo che vi perdete...Dai, sbrigatevi, venite su, che una cosa così non l'avete mai vista..." :-)

Riguardo alla tua gestione della vacanza dal punto di vista delle "gioie di panza" (toh, scialiamo, pure la rima c'infilo dentro :-), non mi rimane che rinnovare e rimarcare ancora una volta uno stuolo di lodi alla tua saggezza esistenziale, cara Vale (altra rima, abundandum in abundantis, alla Totò :-)

Rimango convinto che un'oculata amministrazione dei nostri vizi e sfizi, delle nostre piccole o grandi tentazioni, sia la strada maestra per tenerli sempre sotto controllo e per fare in modo che siano loro al nostro servizio e non noi schiavi di essi :-)

Cosa dire ancora? Leggere le tue cose è sempre rassicurante, trasmetti sempre bellezza e serenità...è molto bello...

Fossi nei produttori di Lexotan e Prozac, starei in pensiero: se si diffonde la voce che esiste un posto così armonioso, un trasmettitore di bellezza così intenso come il tuo blog, le loro quotazioni economiche potrebbero collassare di brutto :-)

Vanessa Valentine ha detto...

Gilli, sei troppo munifico con le tue lodi, mi fai diventare rossa come un pomodoro a luglio ogni volta!:))))))))
Piuttosto è bello sapere che ci sono tanti amici che condividono le mie emozioni. Un cielo stellato, e intendo incredibilmente stellato, quando riesci a vedere anche le stelle più minuscole è un miracolo dell'esistenza...anch'io avrei voglia di andare in giro e costringere tutti ad alzare il naso, dicendo, ma caspita, avete mai visto niente di più bello? ti fa sentire primitiva nel senso buono della parola, legata alla terra, ai suoi ritmi e alla sua eternità.
Il chiletto preso assaggiando i mirabili formaggi trentini (e non solo) è uno dei tanti vizi buoni che coltivo...mi piace l'abbondanza vitale, credo sia una felice disposizione mentale farmi piacere più cose possibili e scoprirne sempre di nuove.:)))))
E vogliamo dire che trasmettitore di gioia era il Principe De Curtis?
Non puoi guardarlo senza pensare, caspita, quest'uomo è divino, bastava un suo sopracciglio sollevato per farti ridere, che vulcano era...
Evviva i blog, tutti i blog, e abbasso il lexotan!:)))))))