lunedì 5 settembre 2011

The autumn winds blow chilly and cold...e grazie a Dio, direi








La fine delle vacanze viene sancita dal cesto della biancheria sporca, come si sa.
Quando trabocca di asciugamani, lenzuola, magliette con Snoopy e canotte piccine picciò con inestirpabili padelle di gelato al cioccolato sopra, l'estate muore, al lamento di "il mio regno per un altro tocchetto di anticiclone africano".
Grazie, ma anche no.
Francamente ne abbiamo avuto abbastanza di calore e piante secche ed erba gialla e morta, di foglie rattrappite. Non era esattamente questo che avevamo in mente quando pensavamo alla bellezza del tepore che spingeva più in là i venti umidi di marzo.
Adesso canticchio a mezza bocca la bella canzone di Simon&Garfunkel, quella che piglia tutti i mesi e comincia con "April, come she will..." e va avanti finché l'amore non diventa vecchio. Canzone romanticona per inossidabili molcenti romantici.
E' tutto agosto che il nervo della spalla mi martoria come un ossesso, sento sempre la sua trafittura traditrice sotto la scapola, colpa dei venticelli notturni che fanno respirare la camera da letto. E le notti estive, sudate, con le apnee notturne, e sentirsi sempre zuppi e stracchi.
Basta, per pietà.
Ho per fortuna passato qualche giorno con su la felpa, e ringrazio tutti gli dei per questo.
A settembre si dovrebbe tirare una riga e fare un bilancio dell'estate passata, ma quando si comincia ad essere più stagionati e le tempeste del cuore sono placide perché viste dal faro, attraverso i vetri rigati di pioggia, mentre si legge davanti ad una bella stufetta, ti vengono in mente fondamentalmente le sensazioni più paciose, quelle che ti hanno fatto tirare un sospirone di rilassatezza, come quando ti stiracchi e senti i muscoli che si allungano, allungano e poi li molli e allora...aaaahhhh, tiri quel bel sospiro di piacere che è lì, sul confine tra godimento e sofferenza. E per qualche secondo non ti riesce di pensare a nulla, il che è sempre un bene.
L'estate dovrebbe essere tutta così, ecco.
E allora andiamo un po' con i ricordi e qualche sensazione, nel mucchio.
Che bella la serata a Piazzola sul Brenta, col concerto degli Hooverphonic aperto da Mads Langer (belle sorprese tutti e due). Non li conoscevo ed era un peccato. le risate quando il chitarrista ha detto "ciao, Pizzaiola!" anziché Piazzola, e tutti noi giù a ridere e lui un po' confuso che si è ripreso (?, mah) elencando i piattini che si era sparato col gruppo, in turnè, pasta al ragù, risotto, 'sti belgi vengono in Italia e mangiano come assassini. La cantante era questa meravigliosa creatura con vestitino a righette beige e nere, un'aliena, al confronto della folla buzzicona che la circondava. Una volce così dolce, da innamorarsene. Com'era sensuale, quando si muoveva. Ho quasi pensato, però, le donne, davvero non sono male.
L'estate ha di buono che ti smolla le giunture, ti scioglie le briglie e ti dice, corri. All'inizio di luglio pensi che farai un miliardo di cose, hai trecento progetti, sei piena di idee. Poi, sul finire di agosto ti è chiaro e lampante che ti sei insabbiata al ginocchio, come sempre. Che la tua vita è una Parigi-Dakar con le ruote sgonfie.
E' meglio immaginarsele, le cose, i colori sono più brillanti.
Ti ricordi che ti sei sciroppata un sacco di caldo, tutti rimpiangevano le spiagge vuote e fredde, gli ombrelloni sfilacciati e desolati e poi eccolo il principe, eccolo il gran caldo e di nuovo i servizi sulle città roventi, la gente che si bagna nelle fontane, le turiste con le gonne bianche e il tanga sotto che ciabattano e sorridono, i ragazzi palestratoni che imitano male i riprovevoli Jersey Shore Men e gli omicidi e le aggressioni da gran caldo, e le manovre che non vanno bene a nessuno ed è allora che conviene tagliare l'angolo, scappare da tutto perché è questo che raccomando a volte, scappare. E' una triste verità. Col caldo non si risolve niente, la gente può solo accopparsi, con 39°.
E' con questa temperatura che siamo partiti per la montagna, alla ricerca non del fresco, visto che si bolliva anche in montagna, ma almeno dell'asciutto.
Ho trovato notti calde da lenzuolo ma anche sorridenti mattini tra le colline, pini seriosi e antichi muretti nei boschi forse messi in piedi da pignoli Cimbri, tanto tempo fa, frutti di bosco scandalosamente buoni e un sole dolce e stuporoso che mi ha scurito un po', baciandomi piano. Sane letture (ma le letture sono sempre salubri), su panchine accanto a vecchie pievi di mattoni, all'ombra, perfetto quadretto britannico, quasi una puntata di Barnaby. L'ombra delle montagne ti copre e protegge la tua fuga, mimetizzati tra le foglie.
Ho letto Elizabeth Strout e Trollope, una l'ho finita ed ho già voglia di comprarmi un altro romanzo, quell'altro giace ancora sul comodino, centellinato lungo il lago, durante quel pomeriggio già più freddo, quando nel lago non faceva più il bagno nessuno, a parte le anatre pigre e beccheggianti sulle ondine lente e grasse, e poi ci siamo visti con Armando, alla gelateria e ci siamo raccontati i film visti di recente e che lui si è perso perché vive dall'altra parte del mondo.
I posti di vacanza, quando si svuotano, sono così fragili, così esposti, come ossa rotte. Abbisognano di cure, di comprensione. Fosse per me, andrei sempre in vacanza quando la stagione è finita, ci sono sensazioni nell'aria che solo certe antenne pronte al crepuscolo recepiscono.
Sono una falena e non so ancora per quanto tempo la luce resterà accesa.
Mi vengono in mente un sacco di cose e tutte sgomitano per venire alla luce, ospiti non invitati.
Metto un po' di foto, è meglio.
I gelati, nella vita, sono le cose migliori. :)

12 commenti:

spillo ha detto...

Ho sempre adorato i formaggi e i salumi di marmo :) , ma ancora di più certi gelatoni tipo quelli in foto. Per altro di recente ho avuto un'esperienza rivelatrice. Ho deciso che avrei cenato a base di gelato, e al cameriere che mi chiedeva "Misura baby o normale?" ho rivolto uno sguardo sprezzante. Poi, a metà dose, sono collassato con senso di nausea galoppante... tipo bambino ingordo, per capirci. Ma forse tu riesci a fare meglio? :)

Ah, quando dici che "le donne davvero non sono male", hai tutta la nostra solidarietà, sai? :)

(spotty mi ha dato errore, spero di non aver mandato due volte il messaggio, casomai rimuovilo)

Visir ha detto...

Solitamente le algie sottoscapolari dipendono dalle prime due vertebre cervicali: l'Atlante e l'Epistrofeo. Quando non sono in "asse" comportano una compressione dal 1° al 4° nervo cervicale determinando diversi problemi, compreso quello che tu lamenti.
Dovresti smettere nel caso di dormire a pancia in giù e se non bastasse trovare un abile Chiropratico specializzato in cervicalgie.
In subordine potrebbe trattarsi di una Periartrite omero-scapolare ma per saperlo con certezza bisognerebbe eseguire alcuni test. In ogni caso passi dalla mia infermiera e lasci 70 euro, grazie.

Vanessa Valentine ha detto...

:)))))), Spillo, la scultura con i formaggi di marmo è stata una delle cose più carine fotografate in montagna (purtroppo vili ignoti si sono grattati, nottetempo, pezzi di marmoreo formaggio, a mo' di souvenir...:((( )Detto tra noi, salumi e formaggi ma tradizionali, più morbidosi, sono una delle mie grandi passioni...con sprezzo del colesterolo, ci vivrei.:))))
Il capitolo dolci/gelati è un'altra nota sulla quale pesto spesso e volentieri...per fortuna sono il tipo di adulta che può contare su una notevole resistenza allo stomacoso gusto dolce (in effetti fiacca spiriti robusti d'appetito, con l'età probabilmente un po' il desiderio di sbafarsi la tripla porzione cioccolato bianco/nero/panna più amarene si affievolisce). I dolci fotografati sono stati tutti coscienziosamente divorati, anzi, quasi sempre finisco anche i dolci degli altri (slurp!).
Sono veramente un bidoncino del compost.:))))))non per vantarmi...
Sulla cantante degli Hooverphonic, quella che canta "Anger Never Dies" che gira a sbregabalon su Mtv et similia bisogna dire che era davvero incantevole, molto raffinata e cool, più adatta ad un club londinese superfico che a una piazza, pur spettacolosa come quella di Piazzola sul Brenta, gremita dai vari Bepi, Toni e Nane con consorti che schiamazzavano come pollame isterico.
Del resto il concerto era gratis e a concerto donato non si guarda in piazza.
Spotty ne combina di cotte e di crude, ci vuol pazienza...
Sempre bello quando passi di qua!:)))))

Vanessa Valentine ha detto...

Caspita, Visir, ma tu sei un dottore!
Non ti rendi conto di quello che hai scatenato, io sono un'ipocondriaca di prima categoria, guarda che non ti do' più tregua!(scherzo...;)))) )
Comunque grazie per il consulto, i 70 sacchi te li mando col mio fidato piccione viaggiatore Guglielmo (metodo che uso anche per i bonifici, ovvio).:))))
Vedo un po' come butta sta scapola (scapololgia canaglia?) sennò vado a fare qualche esame più tosto.
Me sa che è un colpo d'aria che mi ha ciulato i cervicali.
Non vedo l'ora di mettermi sotto la trapunta con la boule d'acqua bollente...:)))))))

Visir ha detto...

No, non sono un medico. Lavoro come chiropratico-fisioterapista. Sono un meccanico...che aggiusta corpi.

spillo ha detto...

Ah ecco, meno male che almeno tu i gelati li hai finiti, questo mi tranquillizza! :)

E' vero, l'età e il calo del metabolismo hanno fiaccato le mie prestazioni con i dolci, ma resto un discreto esploratore di formaggi, anche se c'è appunto il problemino del colesterolo (finora sotto controllo). Più che altro, quando si tratta di fare acquisti (tipo in qualche malga o caseificio) c'è una specie di vocina interiore - come chiamarla? flusso di coscienza, ispirazione, demone? - che mi dice: "Nooooo, non è ingordigia, è che ne hai proprio bisogno, e tra l'altro te li meriti pure"... poi esco dal negozio e mi sveglio, forse per il peso della borsa.

La cantante degli Hooverphonic è proprio un bocconcino, per restare in tema (sono caduto nel lezioso?). Tra l'altro sono sempre curioso di vedere quali donne piacciono alle altre donne. Talvolta può essere rivelatore (ma non cadiamo nella psicologia spiccia).

Da queste parte ci passo spesso, anche se non sempre commento... è sempre un piacere leggerti!

Vanessa Valentine ha detto...

Ottimo, Visir, aggiustare i corpi acciaccati da incidenti di qualche natura o resi legnosi dall'età è un lavoro che ai miei occhi ti copre d'oro e onori. Sei bravo.
Comunque sulla scapola ho schiaffato un cataplasma bollente e adesso va meglio, ma sono sicura che la mia vecchia carcassa escogiterà nuovi modi per farmi tribolare (tipo correre e avere i polpacci di ricotta, tanto per dirne una. Mi sa che io e lo sport non siamo proprio fatti l'uno per l'altra).:)))))))
Meglio il divano!
Guarda che Guglielmo è partito comunque.:))))))))))))

Vanessa Valentine ha detto...

Avevi dei dubbi, Spillo?:)))))))))
Se riesco a ritagliarmi un pomeriggio quando farà più freddo mi rimetto a far dolci, metto la foto e la ricetta.:))))))
Tipo, prima e dopo (e il dopo è un piatto con sopra tre fregole di torta, dopo dieci minuti circa).
Sono d'acordo con te, i formaggi ce li meritiamo proprio, è il nostro cervello che ce lo ordina. Come si fa a resistere, così profumati, morbidi, saporiti, cremosi? Alla sola parola "formaggio" mi viene l'acquolina in bocca...quando vado a fare la spesa cerco sempre formaggi nuovi, ieri sera me ne sono aperta uno di montagna, e chi se lo ricorda il nome, ma con una pasta tutta tenera e bucottosa, un po' sul gusto del brie ma più sodo. Ad un certo punto mi son resa conto che me n'ero sparata metà, a furia di tagliare fettine col coltello.
Pure il mio colesterolo al momento non fa scherzi, però...anche perché mi piace accompagnarli con un meritato bicchiere di vino, accoppiata diabolica!:)))))))))
Parlando di donne, poi, le ho sempre trovate magnifiche...se mi piacessero anche sotto il profilo godereccio mi dedicherei a quelle dalla bellezza delicata, rose inglesi, per capirsi. Adoro le rosse dalla pelle candida e le castane austere, devono essere comunque armoniose e gentili (le strabonone non le digerirei nemmeno se fossi maschio, la volgarità non mi piace neanche negli uomini). Posso capire che una movenza lenta e ipnotica vi faccia un certo effetto...se è istintiva e non studiata a tavolino, caspita, fa strage di cuori.:)))))))

Visir ha detto...

Qui, però non si è visto il tuo Guglielmo.
Sarà in p.zza Duomo insieme ai suoi simili (piccioni ma non viaggiatori)?
Proverò a cercarlo chiamandolo a gran voce fra gli sguardi sorpresi dei turisti.
Alle guardie accorse racconterò che cerco un piccione viaggiatore con 70 euro allacciati alla zampina spediti da una paziente virtuale, che è in fondo la verità.
Se va bene me la caverò con solo dieci giorni di sedativi e camicia di contenzione in quelle belle suite imbottite che ha il Policlinico.
Una volta libero, riprenderò indefesso la ricerca, cazzo non sono mica uno che, come si dice da noi: "Pela l'inguria cui man!

Vanessa Valentine ha detto...

:))))))))
Povero Visir!
E' inutile che ti affanni a cercare Guglielmo, a questo punto...i 70 sacchi mi sa che se li è spesi con le piccioncine, 'sto briccone.
E' sempre stato un gran dongiovanni.
Pelare l'anguria con le mani è un gran bel detto (se ho capito bene, eh):)))))))))

Visir ha detto...

Spendere il vile denaro (specie se di altri) con le piccionicine è, fra le cose futili di questo mondo materiale, certamente la più divertente.

Mi immagino che pallido di cipria e vizio il buon Guglielmo rientrerà alle prime luci del far del giorno.
Mentre gli altri si avviano al lavoro di buon mattino per lui sarà ancora sera.

Comunque è noto a tutti gli uomini di mondo che dell'uccello (anche se viaggiatore) non ci si può fidare. :D

Vanessa Valentine ha detto...

Parole sante, signor Visir mio, è difficile mettergli il guinzaglio...;)))))))