lunedì 10 ottobre 2011

Avvistamenti

Ritorno visibile sui radar umani dopo un periodino pieno pieno...qua c'è un buon profumo di autunno, tramonti oltraggiosi e color di fenicottero e il primo maglione cicciotto della stagione, per quando senti quel bel brividone che parte dalla nuca e ti mordicchia i calcagni e dici, ehi!, aspetta un po' che tiro fuori il maglione irlandese con le treccione...
Metto su i Pogues e mentre scrivo ballo un pochetto da seduta, così mi scaldo ancora meglio.
Dunque, sono stata scelta dal comune poultryvilliano per quel gran divertimento che si sta rivelando il censimento 2011 e come al solito ho risposto obbedisco.
Orbene, dopo dieci anni dall'ultimo non mi ricordo un ciufolo, al tempo l'ho fatto per l'ufficio.
Quindi riparto con cervello vergine e totalmente ignara - del resto vivo da ignara, rotolando giù dal pendio. That's the way I like it, baby.
Ho dovuto seguire un corso abbastanza pizzoso di due giorni, per fortuna mi hanno dato anche il manualone da consultare perché specialmente col censimento degli edifici si scatenerà il Ragnarok...per ora Poultryville brancola tra le tenebre più fitte come buona parte d'Italia, in settimana si dovrebbe saperne di più. Mi stupisco sinceramente della solerzia di molti italiani che hanno intasato il sito fin dal primo giorno. Di solito vedo il mio popolo pronto a far ressa al casello per le spiagge o in coda al buffet, ma a compilare un questionario noiosetto con tutta 'sta premura, no. Che succede, ragazzi? C'è tempo fino al 21 per farlo online, ammesso che non si imballi del tutto il sito, come una lavatrice piena zeppa di detersivo. E prendetela con calma! Non si vince niente, non sono tasse, scrivete quello che viene richiesto e fine. Se siete smemorini (come me) scrivetevi sul calendario dove eravate il 9 ottobre, giorno in cui la fatidica "fotografia" dell'Italia viene scattata. Se eravate da vostro cognato sul Montello a raccogliere le giuggiole, beh, fatevi l'appunto e godetevi la scampagnata. Se stavate dall'amante a Recanati primo, non ditelo alla consorte/morosa e secondo, siate creativi.
Il corso è stato carino soprattutto perché mi ha sbattuto davanti la realtà del mio cervello in pappa (incapacità di seguire una lezione di tre ore di fila senza cominciare a disegnare ragnetti penduli lungo il bordo del bloc notes). Pensare che vent'anni fa mi sciroppavo quattro ore di filologia germanica scrivendo senza sosta, ero davvero Ironwoman. Adesso sono un'ameboide in ciabatte).
Ho conosciuto dei ragazzi davvero simpatici e reclutati da Papà Istat come me, una avvocatina carina che avevo già incrociato in treno e infatti lei mi ha guardato e ha detto, ma la tua faccia l'ho già vista!, e anche in tribunale, probabilmente, al tempo della mia sfrenata carriera nel mondo degli studi legali. E poi il suo amico, un ragazzo che fa il pittore ed è davvero bravo. La loro compagnia ha alleviato un tedio altrimenti insopportabile.:)
E' stato un tuffo nelle acque tumultuose dei ricordi, le lezioni all'università, quando ci mettevamo nell'ultima fila e facevamo tanto casino, ma tanto, e il professore tutto serio serio e secco secco che diceva, voi là in fondo, silenzio, non costringetemi a ricordarmi le vostre facce, all'esame e in realtà, siccome era un timido patologico, non ti guardava mai ma le facce se l'è ricordate, eccome. Meno male che avevamo anche studiato.
Durante un pomeriggio eterno, l'altro ieri, in un'aula senza aria condizionata, tutti in maglietta e sudati come bimbi dopo la ricreazione, a prendere appunti su domande noiose come la morte che una riccetta con gli occhialini continuava a partorire senza soluzione di continuità, le uniche persone della fila che hanno ridacchiato quando il conferenziere ha riassunto i punti del questionario dicendo, e al punto G dovete scrivere così, indovinate un po' chi potevano essere.
Wooooossssshhhh, il vento dei ricordi è passato così veloce che mi ha scompigliato i ricci.
Senza contare che il tipo ci dava dieci minuti di pausa caffè e noi ce ne prendevamo mezz'ora, ed era di nuovo come stare sotto i portici, d'estate, a mangiare tramezzini e a bere ettolitri di espresso, pensando che Virginia Woolf avrebbe enormemente migliorato le nostre vite.
Nel mio caso, sì.
Che belli che sono, gli amici. Non te ne stancheresti mai.
E adesso vediamo come parte il censimento, prevedo che ancora una volta Poultryville mi stupirà.
Urca, son già le nove e mezza, mi voglio vedere una bella puntatona di Barnaby e ho i piatti da fare.
Mi piacerebbe avere il dono della sintesi, nel racconto, ma preferisco andare per disordine.
Oh, beh, già mi conoscete, che ve lo dico a fare.
Scappo, che l'acqua nell'acquaio mi si fredda.

12 commenti:

Visir ha detto...

Se perfino Dio ordinò a Mosé di fare un censimento e già correva il XXII secolo A.C. un motivo di tanto daffare ci sarà.

Ricordo il primo questionario Sumero di questo tipo (molto semplice) che compilai nel 3800 A.C.
Diligentemente scritto in caratteri cuneiformi su pietra calcarea. Un documento certo non molto "portable, ma allora si usava così.

Il censimento (dal latino censere cioè valutare) è stato usato in passato per utilità militari (leva) e per i tributi (tasse). Sono passati molti secoli e non credo che gli scopi siano diversi.

Ora apprendo che anche tu (quoque) presti la mano e reggi la penna a questo meccanismo. Alla mia vista è come se brandissi un gladio pronto a colpirmi al cuore, arruolata come sei, forse per una modesta prebenda, come mercenaria in questa crociata computatoria e blasfema.

Curiosamente si contano e si pesano le persone come le pecore di un gregge per valutarne così quanta lana potrà essere tosata l'anno prossimo e di che misura è la ricchezza del proprietario di questo gregge.

Resto perplesso e ostile di fronte a questi sistemi che mi vogliono classificare, pesare e misurare rinchiudendomi nel perimetro di una statistica. Mi spiace, ma non sono un numero.

La mia conversazione con il funzionario statale censorio potrebbe andare pressappoco così.

Funzionario: Chi sei?
Visir: Non lo so.
Funzionario: Come non ti conosci?
Visir: Appunto perchè mi conosco molto non so dire chi sono.
Funzionario: Insomma chi siete che viene così?
Visir: Nessuno lo sa, ma il bue e il tasso certo lo sanno.

Ecco, ora cerca la casellina dove mettermi :D

Vanessa Valentine ha detto...

Caro longevo Visir che cavalchi le epoche sul tuo destriero, ti renderai conto anche tu che compito di ogni società, dalla notte dei tempi, è controllare, controllare, controllare. Che ti serva la carne da cannone o i soldi per fare la guerra, sempre lì vai a cascare.
Le società non sanno che farsene di un eccesso di poeti, lunatici o pigroni, hanno bisogno di fondi. Sempre e per sempre.
Comunque non guardate noi donne, fosse stato per noi non avremmo mandato in guerra a morire nessuno, sappiamo benissimo la fatica che si fa a mettere al mondo i pargoli, pensa se ci mettiamo in testa di decimarli...gli uomini, che in queste cose se la cavano con una robetta di qualche minuto, sono più, come dire, avventati.:))))))
Ma tant'è, le nostre opinioni sono come il vento che scrive sull'acqua.
Io quoquo perché sono una laureata quarantenne disoccupata che ama mangiare ma ama pochissimo le cene eleganti arcoriane, perciò preferisco camminare per Poultryville e farmi il sederino come una capanna piuttosto che vestirmi da infermiera sexy.
Ognuno fa le proprie scelte, grazie a Dio.
Visto che citi il tasso, ti metto nella casellina del tanuki, animaletto giapponese furbino e sessualmente vorace( sto citando "Sotto il segno della pecora" di Murakami Haruki).
Meglio di così!;)))))

spillo ha detto...

Tanuki? Come non pensare al meraviglioso "Pom Poko", lo conosci Valentina? Te lo chiedo perché mi pare di ricordare che sei un'amante di Miyazaki, qui il regista è il suo compare Isao Takahata, co-fondatore dello studio Ghibli. Ovviamente te lo consiglio con tutto il cuore, se non lo conosci già.

Ma venendo al censimento, anch'io scalpito e recalcitro(?) come Visir quando sono sottoposto a questi trattamenti da pollo in batteria, ma d'altra parte in questa Italietta, dove abbondano i piccoli deliri di onnipotenza, fare il bravo cittadino medio che rispetta il semaforo e non getta le carte per terra è un atteggiamento quasi rivoluzionario... e così ho compilato diligentemente il questionario.
Altra storia sono quei questionari per definire il "profilo psicologico", sul lavoro o ai colloqui... insopportabili e ingiustificabili.

Vanessa Valentine ha detto...

Grazie, Spillo, il tuo commento è davvero prezioso, sono andata a cercare "Pom Poko" e mi è venuta naturalmente voglia di prenderlo!
Sembra grandioso!!:))))))In Italia è uscito??
Tra l'altro il tanuki è un pigrone distratto, quindi caratterialmente è mio fratello...;))))
Parecchie persone si lagnano dell'invadenza del famigerato questionario (ma uffa, c'è il mio nome, perché tutte queste domande?) e io sinceramente non so che dire, sono solo un'umile messaggera.:)))
Hai ragione, poi, sul rivoluzinario senso civico che alcuni di noi mettono in atto giornalmente...non svuotare il posacenere al semaforo, non menare i vecchietti e non insultare a vanvera sono atteggiamenti controculturali, per come siamo messi adesso. Pensa te a che punto siamo arrivati.:((((
Insomma, togliamoci dalle scatole 'sto benedetto robo e non pensiamoci più...gli italiani sono un popolo troppo creativo per poterlo tenere sotto controllo...
E infine mi schiero con te contro i test psicoattitudinali per vedere che bravo schiavetto saresti al lavoro...la gente è troppo complicata e mente 9 su 10.
Ho amici psicologi, devono portare a casa la pagnotta anche loro, che ci vuoi fare...:)))))))))
La realtà è quella che è, meno male che ci resta sempre Miyazaki e compagnia...;))))

spillo ha detto...

Sì, Pom Poko è pubblicato in Italia (dalla benemerita Lucky Red), lo trovi facilmente:

http://shop.luckyred.net/Animazione/Pom-Poko.html

Giusto per non farci mancare niente, lo sai che a giorni uscirà Arrietty, l'ultimo film dello studio Ghibli? Non ricordo chi è il regista, è una "nuova leva" - speriamo bene perché io conto di vedere i film dello studio Ghibli fino a 90 anni... :D

Vanessa Valentine ha detto...

E anche più in là, Spillo! perché fermarci solo ai 90?:)))))
Metto Pom Poko tra gli acquisti natalizi, chiaro!
Arrietty si comincia a vedere come trailer in giro, sembra molto bello (ma qualcosa della Ghibli non lo è?), mi viene in mente che devo comprare anche Porco Rosso, sono davvero una lustrata agli occhi, queste meraviglie, che levati...;))))
Li trovo sempre così commoventi che se me li vado a vedere al cinema esco col trucco da procione, ma chi se ne impipa, alla fine, sono irrestistibili!:)))

Visir ha detto...

Tan Tan Tanuki no kintama wa / Kaze mo nai no ni / Bura bura bura ("Del Tan Tan Tanuki le palle stan / Seppure il vento soffiando non sta / Girando girando girando."

Accomunarmi con il cane procione di Hokaido mi riempie di orgoglio.
Come citato nella filastrocca giapponese e confortato da una tradizione nota sin dal periodo Kamakura,il Tanuki ha palle giganti.
Inoltre trovo una certa somiglianza con questo animale nipponico anche se le mie "girano-girano".

Tornando a noi comprendo la tua attuale situazione di disoccupata, ma tra operatrice o meretrice vi è una discreta rosa di possibilità che si aprono come un ventaglio se maneggiato da mani abili (non necessariamente di una geisha).

Non giudico così la tua scelta, ma sarebbe opportuno non giudicare quella di altre.
Tutti ci vendiamo in un modo o nell'altro. Il denaro è il modo più semplice per dare un prezzo alla nostra schiavitù.

Spesso la differenza fra alcuni manager rampanti o le mogli dei cosiddetti "pezzi grossi" e le prostitute è solo che queste ultime sono più oneste e più a buon mercato.

Si sa che in questo mondo vige l'eguaglianza...Infatti non conta un cazzo nessuno. :D

spillo ha detto...

"Quand nous chanterons
le temps des cerises
..."

Porco Rosso è struggente e malinconico come pochi altri... ah, che meraviglia! :)

Vanessa Valentine ha detto...

Visir, al solito ci separano divergenze dogmatiche...:)))))))
il tanuki è un animaletto davvero simpatico un botto, ma ho sempre avuto l'impressione che avesse un filino di problema con la deambulazione, mah.
Eheh.;)

Vanessa Valentine ha detto...

Spillo, bisognerebbe davvero regalarsi/regalare il cofanettone Miyazaki, per Natale.
Mi rovino, sento che la rovina economica è dietro l'angolo...:))))

Gillipixel ha detto...

Vale, in qualità di cittadino onorario di Poultryville (mi sono auto-proclamato due secondi fa...:-), posso venire a farmi censire da te? :-)

Anche io sono stato nella schiera dei super zelanti della domenica mattina, e ho ovviamente trovato il sito zeppo come un uovo ed impraticabile come un acquitrino :-)
Poi però, in settimana ho riprovato ed è andato liscio come l'olio, in 10 min ho fatto tutto...le domande a dire il vero mi sono sembrate un po' sparate alla cacchio di pechinese :-) Non so, mi hanno dato l'impressione che chiedessero cose non essenziali, tipo a che ore parto per il lavoro, se faccio dei corsi professionali, se cerco lavoro, boh, mentre altre questioni più pregnanti magari sono state tralasciate...che poi, se si vuole fare una fotografia dell'Italia in un dato momento, con questi temi risulterà una foto inevitabilnente mossa, perchè sono situazioni che mutano con una velocità altissima, al giorno d'oggi...ecco, per meglio dire, più che domande non essenziali, mi sono sembrate incentrate su temi troppo fuggevoli...

Questo ideale interrogante censimentale :-) mi sembra un po' come un tipo che aveva a disposizione solo pochi minuti per fare un'intervista ad un personaggio famoso, e per la forte emozione non gli sono venute in mente altro che domande fregnacciose :-) non so, mi sbaglierò io per imperizia tecnica mia...boh :-) Ma si sa, così come in occasione dei Mondiali, noi italiani siamo tutti Commissari tecnici, in occasione del censimento siamo tutti eccelsi statistici :-)

Volevo aggiungere anche che ho apprezzato molto il primo commento di Visir :-) molto divertente...lui è sempre spumeggiante, ma in questa occasione a mio avviso si è superato :-)

Ciao a tutti :-)

Vanessa Valentine ha detto...

Gilli, sei sempre il benvenuto a Poultryville! chiedi una dispensa al tuo sindaco e vieni qui a farti censire, stiamo già preparando la sopressa e il refosco alla nostra postazione in comune...:))))))qui non facciamo niente se non è accompagnato dai salumi.;)))))))
Penso che tanti abbiamno provato a fare il questionario subito subito perché c'era anche la novità di farlo online...comunque sei riuscito a far tutto e subito ( e a nome anche degli altri rilevatori italiani ti ringrazio, è un sistema che va dritto e ci evita di venire a suonare venti volte a casa vostra mentre siete impegnati nelle cose più piacevoli che fate nelle vostre vite...:)))))))
Poi, detto tra noi, l'Istat è burocraticamente macchinoso come tante altre cose in Italia, la foto non sarà mai attendibile al 100%, hai ragione. Al corso ci sono state un sacco di domande proprio sui quesiti relativi al lavoro, quando esci, quando torni (qualcuno commentava, è meglio se sto zitto, col traffico che trovo di solito), secondo me troveremo risposte da fantascienza!:))))))
Fare i CT, comunque, è mooooolto più divertente che fare gli statistici (ne ho conosciuto qualcuno, sono buffi).:))))))))))
Dai, facciamo anche questa, vediamo come va...ah, il mio inguaribile ottimismo!:))))))))))