venerdì 9 dicembre 2011

Una soffiata da parte della Magnifica



Vediamo com'è, it sounds good, specialmente perché l'dea è di Julian Fellowes, un uomo da clonare again and again.
Sembra maledettamente bello.

8 commenti:

Vanessa Valentine ha detto...

Ah, domenica sera, ore 21.30 sull'ineffabile Rete4...

Gillipixel ha detto...

Miiiiiiii com'è inglese, Vale :-) se mi passi la battuta pecoreccia, è più inglese di un bagno senza bidè :-) Mi hai incuriosito, ci darò un'occhiata :-)

Misked dice spotty...forse si riferisce ad un'azioni di gioco in una partita di rugby :-)

Squilibrato ha detto...

E lo è.

Questa sera???

Salazar ha detto...

Si, lo so, non c’entra nulla con l’assunto, ma Natale è tempo di riepiloghi e – a proposito di molto inglese – sto rileggendo in quella lingua alcuni libri che avevo letto qualche tempo fa in italiano.
In uno di Sandford (ti avevo già parlato di Sandford, credo) ho notato dei dialoghi un pochetto coloriti che, a parte l’intera traduzione piuttosto opaca, non avevano corrispondente nell’edizione italiana,.
Allora ho controllato, solo un esempio: a ”What the fuck do you want?“ corrisponde ”Che accidenti vuoi?“, e così avanti.
Un po’ troppo colorito, forse, io avrei tradotto con “Che caspiterina vuoi?”.
Semanticamente più corretto, vero?

Vanessa Valentine ha detto...

E' inglesissima, Gilli...l'altra sera io e la Guinness l'abbiamo vista, sotto il nostro plaid...bella...:)))))
Chissà quando gli amici inglesi metteranno i bidè nei loro bagni, eheh...:))))) io non dispero, ho sentito che tanti cominciano a trovarlo comodo e si fanno mandare i sanitari addirittura dall'Italia!:0

Vanessa Valentine ha detto...

Domenica, Squilibrato, ad un'ora leggermente spostata (forse per alcune scene scabrose, chi lo sa), le 21.30. Probabilmente lo replicheranno sui digitali.

Vanessa Valentine ha detto...

Mmmm, Salazar, what the fuck you want mi pareva perfetto...
:)))))))
Caspiterina potrebbe andare bene se parliamo di "Piccole Donne"...:(((
Sandford me lo ricordo, nelle biblio qui attorno è un illustre sconosciuto...devo cercare meglio.
Che si fa a Natale, in Brasile? Che si mangia?

Salazar ha detto...

È la stessa infernale ricerca del motivo per cui a certi film stranieri nella versione italiana viene completamente cambiato il titolo. E anche ai libri. Tutti in peggio, chiaro, sempre in peggio.
Perché mai ad una frase come ”What the fuck do you want?“, che si traduce da sola, senza neanche guardarla, in “Che cazzo vuoi?”, bisogna infilarci un “accidenti”?
Mistero puritano, forse?

Sandford in Italia è misconosciuto. Forse perché da giornalista ha vinto il Premio Pulitzer solo due volte e forse prece – ora, da scrittore - ogni suo nuovo libro immancabilmente finisce primo nei bestseller. Troppo banale tradurre uno così.

Comunque, metà dei suoi libri non sono stati tradotti (ne ha scritti più di 30, parecchio prolifico il ragazzo) e l’altra metà è pubblicata in Italia da Sperling & Kupfer. L’ultimo in italiano è del 2003, mentre lui - John Sandford - ha continuato a pubblicare più di un libro all’anno. L’ultimo, del 2011, è “Buried Prey”, che giace in preziosa edizione cartonata sulla mia scrivania e sarà golosamente letto come regalo di Natale.

I libri in italiano non sono tradotti benissimo, ma si riesce a leggere.
Devo dire che mi fa un po’ sorridere, e un po’ venire i brividi, leggere il dialogo diretto di un teppista da strada che racconta come ha assaltato un negozio di liquori la sera prima usando perfettamente passato remoto e congiuntivi.
In originale il dialogo è in slang strettissimo, sgrammaticato, con una parolaccia ogni due per tre, ovviamente.

Ultima cosa, se mai ti capitasse di fare degli acquisti: i libri seguono un ordine cronologico, sono collegati fra di loro, tutti, ed è quindi altamente raccomandabile e salubre incominciare a leggere dal primo.
Oddio, si può anche leggere qua e là, senza ordine (le ediizioni italiane sono state pubblicate a caso, senza prendere minimamente in considerazione la cronologia) e apprezzare ugualmente, ma qualcosa mancherà.
Como dizem em Brasil, ler assim seria sem graça.