martedì 10 gennaio 2012

Tormentoni (con consolazioni)



Abbiamo troppa roba nelle nostre vite, così conviene scoprire qualcosa un po' alla volta, per caso.
La cosa viene ripetuta anche da un sacco di altra gente, la razza umana è mimetica, si sa, fa quello che vede fare dagli altri attorno.
Questa canzone la senti in libreria, al supermercato e quando la televisione gira in tondo da sola, senza nessuno che stia lì ad ascoltarla veramente. Ma lei penetra, oh, se entra.
Quando poi vai a leggerti il testo pensi, cacchio, ma mi sono sentita così anch'io, tanto tempo fa!
La razza umana non imita solo, fa anche più o meno le stesse cose, da secoli.
Molcersi d'amore è una di quelle che le vengon meglio e danno più soddisfazione.
Adele è una bella ragazza, forse un po' opulenta per gli asfittici canoni moderni, sembra una che si gode un bel piattone di sausages and baked beans senza troppe remore o rimorsacci.
Io la trovo davvero bella.
Poi magari ha un carattere pestifero, e potrebbe essere il motivo per cui il famigerato ispiratore dello sfigatin d'amore concept album l'ha mollata...chi può dirlo, non ci ho mai mangiato insieme.
Non sarebbe una novità, è un'artista.
Io piango ogni volta che lei dice "spero per te solo il meglio", più o meno, beh, che mahatma, è l'ultima cosa che auguriamo al lui o alla lei che ci ha piantati, specie se già felicemente accoppiato e magari con pargolo dietro l'angolo...adesso volete troppo.
Alla fine lei ha quella faccia un po' di circostanza, eh, sì, l'amore, che dolore.
Volete mettere, però, i milioni.
E il pianista è pure figo.
Di ogni cosa ci facciamo una ragione.
L'amore non è nemmeno delle più tremende.
O, come diceva la nonna, se sara na porta, se verse un portòn.

30 commenti:

Gillipixel ha detto...

Hahahahha :-) grande la Nonna, Vale :-) Anche io trovo bellissima la ragazzona inglese :-) E' uno dei pochi raggi di sole e di bellezza, nell'asfittico panorama della musica di oggi...anche io non posso sapere, ma ad occhio e croce, il tizio che ha mollato e a cui la canzone è ispirata, non deve essere stato una gran perdita: ho sentito dire che, pensa un po' la genialità, le ha chiesto i diritti sulla canzone :-) ma rob de mat :-)

ross ha detto...

Tutti abbiamo provato questo dolore.l essere mollati propio nel momento del massimo innamoramento . é successo tanto,tanto tempo fa anche me . rob da mat ( senti parlo anch'io come gilli)
"Che resta di tutto quel dolore che abbiamo creduto di aver provato in passato? nulla, nemmeno una riminiscenza. . Il peggio , una volta passato , si riduce nel tempo ad un di risolino di stupore, stupore per essercela presa cosi tanto. E anch'io ho creduto fatale ciò che si è rilevato letale solo per la noia che mi viene a pensarci."Tua nonna ha ragione come me. E tutto il resto è vita . anzi tante vite

ross ha detto...

"L'angoscia di quel tempo ci appare come un mondo cosi lontano da noi oggi, che ci sembra inverosimile averlo potuto abitare in passato"SEMINARIO SULLA GIOVENTù .Aldo Busi

Vanessa Valentine ha detto...

Sarà lì a rodersi le mani, Gilli...è o non è la consolazione più grande sapere che le cose ti vanno bene, dopo che qualcuno ha rotto con te?
E magari lui/lei sta lì a intristirsi (difficile che lo faccia per te, la cosa l'aveva già probabilmente superata mollandoti...) perché è stato mollato a sua volta? E magari ti telefona per dirtelo e tu fai appunto la faccina di circostanza ma in realtà è uno di quei momenti in cui puoi davvero perfettamente permetterti di essere umano e cattivo??:)))))))e sorridere senza che ti veda.
Se invece ha l'ardire di farlo davanti a te...è consentito anche il Balletto dello Sbeffeggio.:))))
Senza dolore, niente arte!
Che bella ragazza, che bella vociona.

Vanessa Valentine ha detto...

Ross, Busi ha ragione, l'amore infelice è un dito chiuso nel cassetto, sul momento il dolore è tremendo, poi te lo scordi e quel cassetto lo apri e lo riapri senza pensarci più, anzi ti stupisci di aver sofferto come un cane. E per niente, spesso, poi.
Però l'amore, finché dura...wow.
Non c'è niente di simile.
Anche nella sofferenza.:)

Gillipixel ha detto...

Credo proprio anche io, cara Vale :-) Il punto è che molti sottovalutano la possanza spirituale dei pigri :-) la credono robetta da poco, ma non sanno che sotto ci sono vulcani di sensibilità, che se mal stuzzicati, possono eruttare sapienza estetica suprema anche nel senso sottile di piccole "vendette" morali :-)

Ovotionc dice spotty: sarà un tipo di frittata di cui vanno ghiotte le popolazioni degli Urali? :-)

Visir ha detto...

Penso che sull'amore non si possa dir meglio che Don Juan de Marco:

"Mi chiamo Don Juan de Marco; sono il figlio del grande spadaccino Antonio Garibaldi de Marco, che è stato tragicamente ucciso per difendere l'onore di mia madre, la "muy hermosa" donna di Santiago di San Martino. Io sono il più grande amatore del mondo. Ho fatto l'amore con più di mille donne. Ho compiuto ventun'anni martedì scorso. Nessuna donna ha lasciato le mie braccia insoddisfatta. Solo una mi ha rifiutato e, come vuole la sorte, è l'unica che abbia mai contato per me."

Ed inoltre...la celebre chiosa di questo maestro d'amore sul significato e ragione di questo sentimento:

"Ci sono solo quattro domande che contano nella vita, Don Octavio. Cosa è sacro? Di cosa è fatto lo spirito? Per cosa vale la pena vivere? E per cosa vale la pena morire? La risposta a ognuna è la stessa: solo l'amore."

Quindi...seppur costa assai caro ne vale la spesa.

Vanessa Valentine ha detto...

E l'amore pigro è davvero bello, Gilli...è l'amore che si lascia amare, che offre senza chiedere, che contempla prima di mettersi in mostra...è l'amore discreto che ascolta.
Un'acqua tranquilla nella quale è facile affondare e che ti sostiene, tiepida.:)))))

Vanessa Valentine ha detto...

Ben detto, caro Visir.
Mi ricorderò di guardare il film, al prossimo passaggio in tv.
Che bello, l'amore.
Malgrado tutti i graffi che ci lascia addosso.

Visir ha detto...

Fossero solo graffi...

ross ha detto...

Credo,anzi ne sono certa , che sull'amore ,sulla passione, insomma sul rapporto uomo donna, sia stato già detto tutto,(aiuto che periodo lungo la dissintassi vale!!!)attraverso la tradizione orale, il mito , la poesia ,il teatro, il cinema e la musica . Tolstoj diceva che tutte le coppie felici si assomigliano tra loro e ogni coppie infelice è infelice a modo suo .Secondo me non è vero.Anche le coppie felici sono diverse l'una dall'altra,perchè "" bisogna trovare"la magia per cui la felicità tua è anche la felicità dell'altro.Una scommessa pazzesca.Tutto questo vale anche per chi non è in coppia .si può essere felici o infelici. Io sono serenamente non in coppia

ross ha detto...

E TU GILLIPIXEL COSA PENSI?

Gillipixel ha detto...

@->Ross: grazie Ross per avermi chiamato in causa...non avevo espresso opinioni sul tema perché è così vasto da mettere un po' di timore, in un certo senso...ho trovato molto profonde le considerazioni di Visir, come suo solito...ricordo molto bene anche altre cose assai sagge dette dallo stesso Visir qualche tempo fa. Una fra le tante: l'amore è anche sacrificio, spesso, può essere faticoso ed è un errore immaginarlo solo sospiri di fronte ad un tramonto e dolci carezze ecc. :-) Per fortuna è soprattutto quello, ma ci sono anche gli aspetti più impegnativi, come ad esempio, lo sforzo di capire l'altro, di saper comprendere le differenze di personalità, di lasciare che queste prevalgano sulla nostra, quando si vede che ci possono aiutare a superare i nostri limiti...insomma, non sono cose banali...

Mi sono piaciute molto anche le tue considerazioni...in primis, mi associo alla smentita di Tolstoj: anche ogni amore felice lo è a modo suo :-) ogni persona è individuo originale, irripetibile...metti insieme due "originalità" e pensa un po' te la macedonia di unicità che ne esce fuori :-)

Concordo anche sulla questione della solitudine o della "non-accoppiatezza" :-) è fondamentale imparare a stare da soli, a saper ben convivere con se stessi, prima di avventurarsi in tentativi di vita a due...se uno non sa stare bene con se stesso, poi quando entra nei meccanismi della coppia, rischia di trasmettere tutte le sue insicurezze all'altro, lo tira giù nel suo gorgo di problemi irrisolti...

Mi è piaciuta poi tantissimo la chiosa della Vale al concetto di amore pigro, dove ha focalizzato l'importanza del darsi all'altro...aggiungo una cosa: credo che anche in questo l'amore sia molto complesso e paradossale, perché anche nel darsi all'altro, sotto sotto sta nascosto il desiderio di affermare se stessi, una sorta di proprio sano "egoismo"...non so se mi sono spiegato...:-)

Chiudo tuttavia dicendo che di tutte queste cose nobili e corrette da me accennate, non ne so mettere bene in pratica nemmeno una :-) o perlomeno, sono consapevole dell'estrema difficoltà che le accompagna...

Questi sono i miei pensieri un po’ confusi su questo complicatissimo tema :-)

Ciao Ross e ciao a tutti :-)

ross ha detto...

Carissimo gilli ,in questo "dialogo " A 4 mani mi sovviene una frase di Shakespeare."Bisogna diventare prima saggi che vecchi".Io non conosco la tua età ,ma....non so per quale meccanismo della mia mente,leggendo il tuo commento, mi è venuta in mente. un saluto a tutti

Gillipixel ha detto...

@->Ross: cara Ross, da una parte è un po' buffa la modalità di questa conversazione :-) sembra che stiamo a ciacolare sotto la finestra della Vale alle 2 di notte, dopo aver fatto un lauto pranzo in trattoria :-)
Ma so che la Vale è sempre un ospite squisita, per cui credo ne sarà contenta :-)

La frase di Shakespeare da te citata mi garba assai, non ho capito però se ti ho dato l'impressione di essere ormai fuori tempo massimo per ottenere lo scopo raccomandato dal Bardo... :-)

Per diverse cose, sono stato saggissimo già fin dai tempi dell'asilo, per altre ormai dispero di raggiungere l'obiettivo :-) ci può essere anche una saggezza a velocità differenziate, tale per cui si rimane infantili in certi aspetti e si invecchia in altri...non mi piace dire l'età di Gillipixel, perché è una specie di fumetto ormai, un personaggio narrativo che preferisco mantenere soffuso ed indefinito...se capiterà un'altra sede più discreta, te la dirò senza meno :-)

...adesso parlo piano, se no la Vale mi tira un secchio d'acqua in testa :-)

ross ha detto...

IO immagino anzi ci immagino nel suo salotto, sul suo divano ,comodo divano .Ci ha offerto pasticcini, mangiarini ecc ecc .è andata via un attimo con visir a comprare del vino,rosso naturalmente .Io e te siamo rimasti soli . Si fida di noi e tornerà presto.MI sembra di sentire qualcuno alla porta.Ah eccola!è lei.

Gillipixel ha detto...

@->Ross: ehehehehe :-) molto carina l'immagine, Ross...conoscendo un po' la Vale, tornerà di certo con bagigi spritz e tartine mirabolanti (...e un po' di Chianti, che ci sta sempre bene e fa pure rima :-)

Visir ha detto...

Come il solito non invitato dico la mia e poi rientrerò nel mio sarcofago.
Il tema (l'amour, ah l'amour!) è ricco di spunti e ha fatto scrivere fiumi di inchiostro e versare mari interi di lacrime, a volte perfino di gioia.
Proprio ieri ho visto su History Channel la storia di un serial killer guarito dalla sua smania di uccidere grazie all'amore di una donna.
Ora vive con lei, libero e felice, in Scozia dopo l'estradizione dalla Australia. Nessun commento è stato fatto dalle sue vittime...Naturalmente.

Cosa posso dire di nuovo su questo argomento?
Nulla se non augurarmi e augurarvi di viverlo in tutti i modi possibili senza i preconcetti e le paure che accompagnano le nostre meschinità.
Certamente è la più potente emozione che ci è data da vivere, anche se in questo mondo materiale molto spesso è fraintesa e mercificata.
Proprio qualche sera fa conversavo di questo con un caro amico in ascensore.
In un rigurgito di passione mi disse: "L’amore muove il mondo".
Gli risposi d'istinto: "Certo…ma l'amore per i soldi".

Però, in fondo, neanche a me piace crederlo.

Vanessa Valentine ha detto...

Vero, Ross, si può essere sereni anche non in coppia (e ci sono coppie "infernali", in tal caso la solitudine è una beatitudine).
E' istintivo cercare qualcuno comunque, provarci, nei limiti di ciascuno. In alcuni casi è una malattia, non saper stare da soli, nemmeno per un po'. E quindi ci si attacca a chiunque, nemmeno tanto speciale, poi.
Anche nell'amore vale il principio generale dell'ascoltare e del mettere il benessere dell'altro davanti al proprio...questi tempi di fretta ci fanno più impauriti ed egoisti, mai troppo felici. Né sereni, chiaramente.
In amore bisogna comunque buttarsi nella mischia, a mio parere, senza remore. Come giocare a rugby, mettere in conto il fango e le costole rotte.:)

Vanessa Valentine ha detto...

Gilli, invece direi che i tuoi pensieri sull'amore sono chiari come il sole...ogni forma d'amore è cannibalica, se intensa e profonda. In senso buono.
Vogliamo che la persona sia con noi, sia noi, lo imitiamo, adeguiamo i nostri movimenti facciali ai suoi, come in uno specchio.
Spesso va tutto bene, spesso no.
Darsi tutti e sempre all'altro è la resa totale, bellissima e terribile ed è vero, è potere ed è egoismo.
I pigri sono felini, alla fine: amati per via del loro fascino, pur con tutti i difetti.
Ammesso che trovino l'estimatore.:)))

Vanessa Valentine ha detto...

Gilli e Ross, mi piace immaginarvi a ciacolare sotto la pergola della mia trattoria-osteria...osteria scritto normale, come quelle belle di una volta, in campagna, con menù di trippa e nervetti e vino robusto, partite a carte sotto il glicine ed orari flessibili.
Se vinco all'enalotto ne apro una, parola.
Con Visir abbiamo comprato un botto di vinelli e il problema sarà farli fuori (o no?):)))))
Tranquilli, per chi non si regge in piedi c'è sempre un divano, ciabatte e coperta...:)))))
e no, Gilli, non ti prendo a secchiate se strepiti sotto le finestre dell'osteria...:))))))

Vanessa Valentine ha detto...

"E il serial killer giacerà accanto alla donna ma la donna dormirà ben poco".:))))))
Don't worry, Visir, you'll never be the uninvited guest...:))))))
Credo poco alle redenzioni, sicuramente pochissimo a quelle dei maniaci seriali...chissà.
O forse l'amore è davvero salvifico come dicono?
O è tutta una grossissima perdita di tempo?
Una delle citazioni che preferisco è di Tomasi di Lampedusa (spero sia giusta):l'amore, sì, l'amore. Fuoco e fiamme per un anno, cenere per trenta.;)

ross ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
ross ha detto...

Anch'io non starei tranquilla se fossi la donna del serial killer.vedetevi "a beautiful mind".la protagonista crede nell amore non propio salvifico ma....,ama ...crede..E Aggiungerei, noi donne abbiamo sta sindrome della crocerossina, vedi " la bella e la bestia. ,

Visir ha detto...

C'è chi sostiene che ad ogni aspettativa corrisponde in uguale misura una frustrazione; Così all'amore, l'odio. Alle speranze le disillusioni e via di seguito in una sorta di contabilità esistenziale che termina sempre in pareggio.
Un’ipotesi interessante che equiparerebbe i conti se proprio non è possibile chiuderli in attivo.
Appare dunque una rischiosa operazione finanziaria il nostro vivere, grandi investimenti a rischio continuo con tassi di interesse che sfiorano l'usura.
In generale evito di fare i conti, non computo il mio passato che è immodificabile, ma investo solo nel breve termine poiché anche il futuro è per certi versi ai miei occhi: inesistente.

Non mi pronuncio invece sul valore salvifico dell'amore. Il suo scopo, se mai ne ha uno, non è di salvarci ma casomai di perderci.

Perderci in un altro essere e sperimentare quella completezza di cui ci sentiamo mancanti in ogni istante del nostro esistere.
Questa sensazione è per lo meno evidente per chi, con onestà, ha guardato nel profondo abisso della propria anima.
Realizzare questa unità con l'assoluto tramite l'altro è Utopia? Probabile, visto come gira il mondo, ma comunque una sfida coraggiosa, un ottimo espediente per allargare le percezioni, i limiti e i confini cui spesso releghiamo lo scorrere del nostro tempo.
Peccato che le sfide di un uomo ne danno anche la sua misura. Ecco che spesso le persone comuni si accontentano, nicchiano, non volendo rischiare tutto per avere tutto.
Il rapporto di coppia diviene nella maggioranza dei casi una noiosa commedia degli equivoci impersonata da attori mediocri che vivono mendaci sentimenti generati dal fraintendimento.
La prole di questi morti viventi è quello che definisco, con un tocco di poesia: "I figli dello sbadiglio o anche la discendenza delle scopate noiose".
Uomini e donne senza energia per realizzare qualche cosa di significativo. Simulacri essi stessi, destinati all'oblio di se stessi.

Personalmente non ho più sogni, ma forse solo perchè mi sono svegliato.

ross ha detto...

ho assistito di recente ad una intervista a Dario Fo e Franca Rame,due attori non mediocri.!Franca ha detto:se dovesse morire prima Dario ,farei scrivere sulla lapide"com'era vivo da vivo!"
Sul sarcofago del visir potrebbe esserci scritto"Ragazzo sveglio"
In quanto alla mia lapide "sognatrice ad occhi aperti"

Gillipixel ha detto...

"...and in the end, the love you take is equal to the love you make..."

The Beatles - Abbey Road - 26 settembre 1969

ross ha detto...

Come per Tolstoj non concordo nemmeno con questo gruppo musicale,e nemmeno con il grande poeta del dolce stil novo.Chi ricorda la famosa poesia di Dante che riprende ,anche se in maniera un pò diversa ,questo concetto?Ora mi riprendo in mano il libro di letteratura

Vanessa Valentine ha detto...

Eheh, Ross, le donne sono crocerossine di natura...curiamo, salviamo, nutriamo e accudiano d'istinto tutto quello che respira, dalle piante agli animali alle persone. E' la bellezza dell'essere femmina, quando si è femmine nel senso giusto, è cioè Natura nella sua pura essenza.
"A beautiful mind", come tutti i film con Russel Crowe, me lo sono sparato in vena di gusto.
La moglie dimostra la pazienza di Giobbe...del resto, il povero Nash soffre di schizofrenia, non che ci possa fare molto nemmeno lui.
"La Bella e la Bestia", poi, l'ho sempre trovata commovente, come storia...specialmente la fanciulla di buon cuore che non si ferma davanti alle apparenze. Anche se probabilmente il sottotesto è psicanaliticamente più ricco di come lo vedo io, ovvio.
La mia fiaba preferita era Cenerentola per via del vestito da urlo che imbastisce la fata, pensa te...:))))))))

Vanessa Valentine ha detto...

Bella citazione, Gilli...c'è qualcosa che gli scarafaggini non abbiano detto prima e meglio di tanti altri?
E' l'equilibrio delle cose, il divenire non detto e non letto, la Bilancia universale.
E' quello che cerchiamo anche non volendolo più trovare, non possiamo farci niente.
Io invece mi farei mettere una frase beatlesiana sulla lapide.
We all live in a yellow submarine mi sembra perfetta.;)))))