venerdì 9 agosto 2013

L'apres midi d'un pirl

Non mi pare vero che stasera, guardando la televisione in salotto (gli effetti tremendi dell'uragano Sandy, su Cielo) riuscivo a percepire un pochetto di freddo nelle mie vecchie, infeltrite ossa. Mi pareva un sogno. Forse stanotte la pioggia replicherà in piccolo la forza dell'uragano, e io tremerò nel mio letto al pensiero delle piantine, pur riparate, là fuori...mentre la Bagi ronferà beata sul mio cuscino avvolta in mood constrictor attorno alla mia testa. Russando. E io mi gusterò la finestra chiusa e il vento mugghiante.
Agosto mi lascia molto tempo libero per pensare (non che gli altri mesi non lo facciano)...comunque i giornali ed i libri, come sempre, sono grandi fonti di ispirazione. Ad esempio, lo immaginavate, voi, bei tipi là fuori, seduti davanti al vostro computerino, o Mac, o stravaccati in divano a maneggiare Samsung elefantiaci, che a Padova dall'inizio del caldone sono stati portati in Pronto Soccorso ben novantasei cristiani che hanno avuto la bella pensata di fare jogging con 35° minimo, tutti i giorni?
Che poi non so voi, ma io davvero ne ho una sgionfa così di sentire un giorno sì e l'altro anche il pippone del TG2 sul "bevete molti liquidi, non gassati, non freddi, indossate abiti leggeri, state chiusi in casa da mezzogiorno alle sei di sera, vi prego"...ed è chiaro, insomma, che più di così non si può raccomandare, alla gente. Che il passo successivo è la vittoria secca ai Darwin Awards dell'anno venturo. 
Se vai a correre sull'argine del Bassanello, con milioni di zanzare tigre che ti prosciugano, il rischio della rapina o della violenza carnale in perpetuo agguato, una temperatura da Mercurio e un'umidità dell'85%, o sei tanto motivato e credi nello sport da morire o ti si sono ossidate le rotelle.
Voi direte, ma stai zitta, non fai sport dal '90, anno della maturità e della fine del liceo, la ginnastica non era più obbligatoria, deo gratias!! Corri solo se ne va della tua vita e infarti al km 0,2, quindi tappati quella bocca e rispetta chi corre perché considera il proprio corpo un tempio e non una chiesa sconsacrata come fai tu. Che inzeppi lo stomaco di formaggio alla piastra, melanzane fritte e lasagne al triplo ragù. Birre al quintuplo malto. Gewurztraminer e Nosiola.
E io vi dico, avete ragione. Non correrei nemmeno se ci fossero 20° ventilati, 30% d'umidità, gli amici leggiadri d'intorno con coroncine d'alloro pronte a cingere la mia fronte al termine della tenzone e un sostanzioso premio a base di soldi alla fine dell'arcobaleno. Io dal divano non scollo il sedere, cascasse il mondo. Ognuno di noi ha una filosofia ed io ho abbracciato quella di Woody Allen, tanto tempo fa. Io sono per l'atrofia. Il corpo andrà in vacca, tra dieci, vent'anni. Ben che vada. Ha già cominciato. Si muove più lento, fa male nei momenti meno indicati, approva solo la stasi e la meditazione, i bagni caldi e le passeggiate da fermo. In realtà adora leggere il giornale e le pasticcerie.
Non gli userei mai la violenza di portarlo a correre su di un argine con 35, 36 gradi obbligandolo a dimagrire. Se leggete l'intervista alla gente che hanno beccato a correre vi cascano le braccia. Ma io corro per dimagrire!, dice la ragazza. Sudo tanto così dimagrisco!, rincara. Fosse vero. Intanto il cuore si chiede che cosa ha fatto di male per essere pensionato alla tenera età di trent'anni. Questa  è la stessa gente che non rinuncia all'aperitivuzzo cicciotto dopocena, sui Bastioni. Capito, non va a correre alla mattina presto presto prima di andare al lavoro, o tardi tardi (però poi non si dorme tanto facilmente), quando la palla di fuoco è andata a letto. Deve andare a correre alle due del pomeriggio. Sfidando il demone del meriggio. Ignorandolo. Loro vengono ricoverati e il costo ricade sulla collettività che paga le tasse; tu, invece, che ti sorbisci il caffettino postprandiale e ti butti sul letto per ronfare l'ora e mezza più calda del giorno, sei una tarma. Una disadattata. Una cicciona culomollo che va controcorrente.
Yes, sure, and proud of it.
Non so nemmeno perché mi imbufalisco tanto, a dire il vero.
Ormai sono approdata su quei lidi dai quali mai nessuno ha fatto ritorno, chiamati i quaranta.

5 commenti:

Gillipixel ha detto...

Mi associo alla tua invettiva, Vale :-) non è possibile non capire che con 38° gradi all'ombra, è meglio starsene buoni a cuccia :-)...l'attività fisica praticata senza un corrispettivo di attività mentale, diventa davvero controproducente, ma molto :-)...non è che puoi lasciare sul comodino il cervello e dire: "Bon, adesso vado a correre" :-)...senza il cervello è sconsigliabile muoversi, per qualunque destinazione :-)

Poi non capisco perché devono proprio correre...io sperimento di continuo che una buona passeggiata, anche a ritmi blandi, fa benissimo ugualmente...e per di più, lasciandoti più energie residuali, ti offre anche molti più spunti e attimi per poter pensare, cose che non guasta :-)

Poi se noti una cosa, queste pratiche hanno tutte nomi inglesi, o meglio americani: jogging, footing, trekking, ecc. Starò diventando vecchio io, ma mi sembra di aver capito che quando una roba arriva dall'America, è meglio starci alla larga, che di certo non è una roba tanto da furbi :-)

Mi ha fatto sorridere la Bagigia in versione costrictor :-) Molto buffa e simpatica :-)

Galatea ha detto...

Tu sei sempre stata una donna saggissima e coerente. Io sto dribblando come ogni agosto le amiche che mi dicono :"Ma a settembre ti iscrivi con me al corso di****" (aggiungere nome a caso di sport faticosamente devastante). Nella speranza di combattere quei due chiletti che si sono depositati su cosce e pancia. Ma a me i chiletti fanno tenerezza. Sono una specie in via di estinzione. Li difendo come i panda del WWF

Vanessa Valentine ha detto...

Gilli, perdona l'orrido ritardo...l'estate ci porta dappertutto!:))))))
Le passeggiate, secondo me, sono perfette per fare moto e rilassarsi...camminare è così naturale, senza strappi, traumi, dolori...non ho mai sentito di nessuno che è finito al pronto soccorso per una passeggiata serale guardando la luna e le stelle, o al parco...:)))))) per me, credo che dipenda tutto da quest'epoca di magrezza, velocità, performance...i lenti che annusano l'aria e guardano la luce del tramonto sono i reietti! :))))))) I furboni li lascio al loro destino.
La Bagi ti saluta, come sempre!;)))))

Vanessa Valentine ha detto...

Galatea, hanno cercato di portarmi in piscina, in palestra, a far Pilates, Zumba, Yoga...per carità, ammiro la costanza degli amanti delle palestre ma, sinceramente, appena sento l'odore della gomma del pavimento, l'aria di chiuso, mi tocca spogliarmi e vestirmi e far fatica, mi viene mal di testa. Lancinante.
Cosa che non mi è mai successa restandomene in divano a leggere. Scusate, ma io seguo l'istinto...:)))))))
W i chiletti! W le mangiate al ristorante ed in trattoria! W la morbidezza in questi tempi spigolosi!!:))))))))))
Lo sai, sono coerente solo per quanto riguarda la politica e il cibo...:))))))))))))

Gillipixel ha detto...

Figurati, Vale :-) hai fatto bene e dedicarti a tutte le attività "estaterecce" possibili :-) ogni tanto davo un'occhiata, vedevo che non c'era risposta e pensavo: "...la Vale se la sta spassando, tutto bene..." :-)

Saluti alla sempre pellicciosa Bagigia, è proprio una felinotta gentile e a modo che saluta sempre :-)