mercoledì 11 settembre 2013

Toh, come fa buio presto

Un sole piovoso spunta, illuminando le palazzine. La Bagigia russa sul tappeto Ikea, col suo fischietto micidiale, le morbide zampine sotto il mento, appagata. Dio, quanto vorrei essere un animale, certe volte. Un animale amato molto, chiaro. Vale per gli umani e vale anche per gli animali, non sono tanto diversi da noi.
Mi sento in una nicchia esistenziale, un po' in stile "La Pausa" di Nicholson Baker. Se non l'avete mai letto non è male, un po' fangoso in certi punti ma non male. Il protagonista, Arno, è in grado di fermare il tempo. Che meraviglia. Quanto mi piacerebbe schioccare le dita e fare tutto quello che voglio, mentre il mondo se ne sta lì, in stand-by, immobile. Tutti alziamo la mano, a muta domanda.
Smutandare il potente intoccabile, provare i vestiti firmati, vagolare tutta notte per la National Gallery, andare ovunque (resta il problema di prendere un aereo, sono tecnicamente immobili per aria...), vabbè, viaggi brevi e in macchina. 
Arno è un voyeur, spoglia le donne e le guarda, non nuoce loro in nessuna maniera anzi, si premura che i vestiti cadano giusti in modo da non causare alcun turbamento, solo una leggera incertezza del tipo, che è successo? Ok, qualcosa è successo, ma cosa?
Arno scrive racconti erotici che lascia accanto alle donne che escono dalla Piega (l'intervallo di Non-Tempo) e le osserva mentre li leggono, ne studia le reazioni. Imprevedibili.
"La Pausa" è decisamente gradevole, perturbante, cerebrale.
Se vi piacciono questi aggettivi, leggetelo.
Mi chiedo, sinceramente preoccupata, se io non sia una creatura ormai troppo oblomoviana per sopravvivere in questo mondo.
Una specie che si estingue perché non in grado di evolversi, condannata da un beffardo Darwin che bofonchia, non sei male ma crepi comunque.
Dove vado? Cosa faccio? Continuo a recitare?
Per quanto mi basterà la mia Piega personale?
Fosse per me, la farei durare in eterno. Meglio un mondo alternativo di uno che non ti piace, ma manco per gnente.
Vorrei essere un gatto amato sul tappeto, e fuori comincia a fare buio.

4 commenti:

Gillipixel ha detto...

Oblomov: grande libro, Vale :-) è la Bibbia degli accidiati e debosciosi :-)

La Bagigia col fischietto è buffissima :-) segno che dorme sonni veramente proficui :-)

Chi non ha mai sognato di tirare su gonne e vestiti a piacimento per strada, o di sbandierare scollature, scagli la prima mutanda :-) Interessante questa tua segnalazione libraria, Vale, tra l'altro ho indagato un po' sull'autore e da quanto ho desunto è veramente un fuori di melone di gran classe :-) lo devo tenere a mente per future letture...

Non solo viene buio molto presto, ma stamattina c'era pure la nebbia...e poi dicono che uno si butta sull'oblomovismo...e per forza :-)

stealthisnick ha detto...

Il film Cashback ha più o meno la stessa idea di codesto libro.

Oltre a far buio presto qui tra poco ci vuole già il riscaldamento.

Vanessa Valentine ha detto...

Ha scritto anche "L'Antologista" e "La casa dei buchi". Messi nell'elenco letture invernali...:)))))
"Oblomov" è davvero la bibbia dei bradipetti.
Inutile dire che nelle scuole non lo cita nessuno.:))))))))
Ti dirò, Gilli, la sera arriva veloce e io mi metto i calzettini di lana...adoro queste serate, davanti a Rai5 e in divano. Maraveggia!:)))))))))

Vanessa Valentine ha detto...

Hola, Steal! Come va in quelle lande? Qui ritardiamo l'accensione fino a fine ottobre per sparagnare...:))))))
Ci frega l'umido della pianura ma il piumino è una vera bellezza, che gran dormite al calduccio...
Su Cashback mi informo, mai sentito.:)))))
Immagino sia davvero un'idea universale.
Io mi leggerei tutte le biblioteche del mondo.
E farei fuori anche i dittatori, ovvio.