lunedì 2 dicembre 2013

Gattaritudine

Sento il lavorio delle ruspe in gola, più precisamente tra naso e gola, con i piccoli operai del virus che trabattano come matti per buttar su il loro cantiere. In tempo reale, sento il tracollo degli anticorpi e quel dolorino in mezzo al petto che sboccerà nel fiore cangiante del raffreddore, una settimana buona di magagne e rotture e russate e cerottini nasali. Evviva.
Circondata com'ero l'altra sera da gente magagnata, non poteva che finire così.
Vengo da una settimana vivacetta...una micetta bianca e nera, sperduta, inzuppata d'acqua e di morcia, riparata sotto una macchina, è casualmente finita dentro al mio cappotto e poi, dopo qualche avventura, si trova alla Mansion Valentine, in campagna, principescamente alloggiata nella Suite Taverna, con poltrone, divani e caminetto.
I miei hanno commentato, Santo Dio, ancora gatti...ma davvero, cinque mesi, una mascherina come il mio dolce Zorro perduto, uno sbaffo nero sotto il naso, da mangiarla di sbaciotti. Una pestina, un terremoto.
Ti tiene una mano ferma con le zampette e succhia la pelle tra il pollice e l'indice, facendo il pane e conficcando le unghie tenerine (insomma) nella carne, con un suono tipo sciocscioscioc, come se mangiasse ancora da mamma gatta. Ti vengono gli occhi grandi così e anneghi in un mare di ossitocina.
La popolazione della Mansion Valentine, visto lo spazio, può ancora crescere. Non disperiamo.
Mio padre si fa scrupoli a suonare il sax, ha paura di spaventarla. Che tenero. Che famiglia siamo.
Bagigia non avrebbe preso benissimo l'arrivo di un cucciolo e c'erano altri problemi correlati...continuo a ripetermelo, mentre non vedo l'ora di saltare in macchina e di andare dalla piccola. Patata, nome scelto dalla Mama. Miss Potato mi suona meglio, Terry (terremoto), Calamity Jane. Un tornado di qualche etto in grado di demolire una stanza.
La cagna, Pippa, se n'è innamorata e la segue continuamente, controllandola.
Per il resto nell'aria il profumo dell'inverno, prospettive nebulose, poca fame e spinte vegetariane.
Il mal di gola sta diventando sempre più forte, che nottata mi aspetta.
Uffa.
A che mi serve una sciarpa lunga tre metri?
Se mi ammalo lo stesso. :(

6 commenti:

Gillipixel ha detto...

Acc...mi spiace, Vale, per i tuoi acciacchi raffreddali :-) sono una vera scocciatura...stai ben coperta e riguardati, il calore e le fusa sronfeggiate della Bagigia ti aiuteranno molto come terapia :-)

Che bello che la famigliola micesca della Mama si è ampliata :-) mi sa che quella pallotta di pelo, dopo un esordio non tanto felice, ha fatto ora un gran terno al lotto :-)...meglio che a casa della Mama, non poteva capitare :-)...l'immagine di Pippa mici-sitter è molto tenera, mi pare quasi di vederle :-)

Riprenditi presto, ciao Vale :-)

schatten ha detto...

Se non vuoi usare medicinali, posso consigliarti lo zenzero? Bevande quasi bollenti, come un brodo di verdure con molto zenzero fresco tritato, o un te'. E poi un lungo bagno caldo, e poi avvolta nella coperta preferita sul divano col libro del momento. Una carezzina alle bestiole, sorseggiando ancora la bevanda miracolosa.

Vanessa Valentine ha detto...

Grazie, Gilli, oggi già sono un po' meno inceppata...un bel sonno e la gola a posto (la cosa più fastidiosa è sentirsi la trachea avvolta dal filo spinato...:(( )
Sì, la Mama conferma che Miss Potato è una pestina ma Pippa non la perde d'occhio, quando si arrampica su di un albero lei la aspetta giù. :))))))

Vanessa Valentine ha detto...

Grazie per i consigli, Shatten, specialmente la parte sul divano con libro e micio, apprezzatissima!:))))))
Lo zenzero mi piace molto, sto pensando di inserirlo in qualche piattino...
Sei molto gentile, grazie!:))))

cooksappe ha detto...

Gattaritudine :S

Vanessa Valentine ha detto...

:))))sì, cooksappe, è una bella parola...e io sono una gattara inveterata, ormai.;)))))