martedì 4 marzo 2014

Violette infreddolite

Un vento gelido, oggi.
Sbatacchia le imposte con arroganza, gela le zampine morbide della Bagi e la costringe a rintanarsi nel cucciotto caldo sul divano, un sogno di coperte di pile e cuscini, tutti per lei.
Io mi tengo un paio di maglioni addosso e occhieggio il cielo, non si sa mai che faccia la spruzzata di neve mai vista durante i mesi veramente freddi.
In realtà, dietro le palazzine, c'è l'erba più verde e grassa mai vista da tanto tempo: ciuffi svettanti e vezzosi, reginetti di bellezza vegetali. Un colore incredibile e fiori, fiori in quantità. Violette, dente di leone, veronica, pratoline. Tutti gettati là alla rinfusa da un Botticelli disordinato. Si stringono nei loro cappottini verdi, sembra che tirino su il bavero di foglioline.
Gemme sicure di sé.
Il povero fico abbattuto da gente sconsiderata (come si può abbattere un albero da frutto forte e sano, solo perché i fichi si spiaccicavano sul marciapiede comunale? Ma tagliate i rami che affacciano sulle pietre, dico io...è un delitto uccidere una pianta sana) ha tanti figlioli ai suoi piedi, spero che ripartano da zero e diventino alberi potenti.
Uscire e andare in biblio va oltre le mie forze, oggi: un libro di Daverio mi ispirava molto ma quest'aria gelida...brrrr.
Oggi sto a casa, correggo i compiti, stiro, lavo.
E sento sempre gente che dice, mi annoio! Non so cosa fare!!
'Scolta, tosa, vieni a casa mia. Ho del lavoro per te. Ciapa, piega gli asciugamani, va'.
O leggi i giornali al posto mio, che ne ho una catasta.

3 commenti:

Gillipixel ha detto...

Ho sentito che in teoria la primavera è alle porte, Vale :-) dunque di neve non ne dovrebbe arrivare :-)...peccato per quel fico ancora in salute...purtroppo c'è tanto "analfabetismo ecologico" in giro...ripartire dalla conoscenza profonda del nostro substrato di base, che è l'ambiente naturale che ci circonda: forse questa sarebbe una buona ricetta contro la crisi...

La dolce Bagigia come suo solito sprizza saggezza da ogni fusa :-)

Vanessa Valentine ha detto...

Guarda,Gilli, io a veder quell'albero abbattuto a marcire per terra...mi piglia un nervoso, ma un nervoso..
È vero, hai ragione sull'analfabetismo ecologico.
Tanta gente pensa di poter fare la smargiassa con la natura. .e poi se ne pente.
Mi consola leggere di tanti giovani che scelgono mestieri "verdi". Allora c'è speranza!:-)
Bagigia says frgnau.;-)

Vanessa Valentine ha detto...

Ciao, Ale! Benvenuta!:-)
Non solo ho visitato il tuo blog ma ne ho pure tratto ispirazione. .pieno di meraviglie! Complimenti!:)))