venerdì 7 novembre 2008

Ci sono persone che anche una buddista fatica ad amare

Il mio lavoro ha l'unico pregio di mettermi in contatto con persone difficili, scorbutiche, problematiche.
Non sono una psicoanalista (non ho intrapreso la carriera di sessuologa, ed è il mio rimpianto più grande... avrei davvero fatto del bene), però devo ammettere che la mente umana vista dalla mia modesta prospettiva è davvero intrigante.
Lavoro in uno studio legale. Ecco, l'ho detto.
Ci sono lavori senza dubbio migliori, ma invero ve ne sono anche di peggiori. Mi consolo pensando che l'ha fatto anche Dickens, in gioventù, e poi ha fatto la grana.
Difficile che io replichi la sua carriera letteraria, altri tempi, altri lettori, altre atmosfere. Soprattutto altra io, direi il limite più marcato.
Ad ogni modo, vincolatissima come sono dalle leggi sulla privacy (devo tutelare a prezzo della mia vita i dati "delicati" di decine di persone, e mi sembra giusto, perché si sa che al medico, al prete e all'avvocato non conviene mentire mai) non farò nomi, anche perché a me interessa il soggetto nella sua interezza umana. E anche perché il dolce profumo della querela non è dolce per niente.
Allora, il cliente tipo è un signore che sta scivolando nella terza età, discretamente incattivito verso la vita che gli fa il torto di volerlo accoppare, prima o poi. Detto signore ha una propensione che ha dell'incredibile verso un particolare settore, nel quale si specializza: può essere la sistematica rottura di ballozze al vicino, accampando ogni sorta di problema (pere che marciscono sul giardino di sua proprietà, o, al contrario, zero pere che il vicino vuole tenere giustamente per sé), liti condominiali a coltello (gettonatissime,per i motivi più disparati e tutti fantasiosi ai massimi livelli), eredità secolari che ci vedranno tutti morti prima della fine della controversia, compreso il crollo dell'edificio ove ha sede il tribunale, il tutto avvolto dalla polvere dell'eternità.
C'è poi quello, ed è il mio preferito, che ha una autentica passione per i sinistri: subisce più incidenti di Wil Coyote, sempre, ovunque. Perseguitato dalla nera nube del destino opposto, capotta con la bici sulla tangenziale, inciampa nell'unica mattonella rotta davanti al Plaza e si sfrange l'ossetto dolorosissimo della caviglia, oppure rimane coinvolto in un tamponamento di passeggini e una rotellina gli scinca il polso per sempre.
Ora, anche alla più ingenua e delicata delle persone viene il dubbio: o questo a farsi magagnare dal destino ci gode, e si impegna a corpo morto perché accada, oppure è sfortunatissimo, e la cosa è triste. Però.
Il luccichio che vedo nei suoi occhi quando mi parla degli esami che ha fatto, delle perizie che dovrà affrontare, di tutti gli acciacchi fisici che una botta presa da un Suv comporta (ma non mi era sembrata una buona idea fin dall'inizio il fatto che il Nostro Cliente Ideale si fosse buttato a sinistra da destra tagliando la strada ad un tizio che guidava per i cavoli suoi...diciamocelo), insomma, la prospettiva di andare in tribunale con un pacco di fogli di cui non capisce niente, questo piace immensamente al Cliente Ideale. E' la persona che segue Forum da quando Rita dalla Chiesa portava i codini, e il Giudice era giovane e bello e muscolosissimo, e non una tartarughina come adesso. Accarezza con lo sguardo i codici sparsi per lo studio, quelli che solitamente si usano per tenere ferme le finestre quando sbattono i vetri, e ti dice: ah, se avessi avuto più cervello, avrei fatto l'avvocato...chissà quanto li leggerai, tutti questi libroni!
Eh, sì. Da mane a sera, proprio.
Voglio bene a queste persone, comunque, anche se sono piene di astio, e non vedono il baratro che si avvicina, o forse non lo vedono proprio perché pensano solo alle pere che cadono sul loro bel giardinetto. Fortunati mortali.
Dai, ammettiamolo: essere buddisti, impegnarsi almeno a diventare una buddista di serie Q, è faticossimo. Passare la vita a scassare le ballozze al prossimo è invece enormemente divertente.
E perdonato dalla stragrande maggioranza delle religioni.

4 commenti:

Colei che... ha detto...

Ciao! Mi ha fatto tanto piacere vederti sul mio blog (poi mi dici come l'hai trovato! :P)!

E complimenti per il post! Mi ha divertito tantissimo (anche se immagino che per te non dev'essere divertente per nulla! :P)
(non credo potei mai avcere la pazienza di un avvocato...)

Ciao!

Vanessa Valentine ha detto...

E' l'Inty che ha mille occhi, vede tutto, è ovunque!
Il tuo blog è bellissimo, invidia per i vostri viaggi, sul serio...
Keep on wasting time! :))))

farlocca farlocchissima ha detto...

lo sapevi che c'è chi dice che quelli come i tuoi due amati nulla facenti ce li manda il destino (dio in caso di religiosità) per imparare la pazienza? è per questo che li perdonano sempre e se tu ti incazzi invece "hai fatto male..." :-)

Vanessa Valentine ha detto...

Farlocca, qua di pazienza ce ne vuole un vagone, le religioni ci possono mettere una pezza ma come diceva Sartre "l'inferno sono gli altri"...
Basta rendersene conto...