lunedì 8 febbraio 2010

E Maigret se la ride sotto i baffi

Non bisognerebbe dirlo, magari solo limitarsi a pensarlo, ma in fin dei conti lo dico perché si resta ammirati da tale tracotante guasconeria, in fondo in fondo alla nostra anima nera e vorticosa, però che fico quello che hanno beccato mentre fregava i Simenon in libreria.
Rubare è peccato e non si fa (io non lo farei, nemmeno sotto minaccia delle armi, oddio, però) ma costui aveva, credo, diciassette (numero strepitoso) romanzi di Simenon occultati sul suo corpo. Alla domanda banale, perché?, lo sventurato rispose, perché mi piace Simenon e non ho soldi per comprarmi i suoi libri. Perfetto, sublime, melvilliano nella sua limpidezza, coerente come Bartleby, un uomo da sposare e da viverci insieme forever and ever nell'indigenza ma nella cultura - credo che sia in grado di provvedere anche alla pagnotta, discutibile come breadwinner, ma non stiamo a guardare il capello.
Il punto è che non ha preso in considerazione le biblioteche, il che mi dà da pensare. E' un esteta, gli piacciono i libri nuovi di pacca, profumati e fruscianti come signore in raso e taffetà, quelli sverginati e con le pagine smolfe e gialline non lo attirano. Poco da fare, direte. E' anche un lettore vorace come un coguaro, diciassette è un bel numero, va bene che se hai tutto il giorno libero quattrocento pagine ti volano via come farfalle matte in un prato, in due settimane sei di nuovo in riserva.
All'università mi è capitato di fare due chiacchiere con una ragazza, una volta. Una tipa con i capelli neri, carina, piena di orecchini, con le magliette batik e la cicca pendula alla Marlowe. Lei ammetteva candidamente di essersi fregata un sacco di libri in giro per Padova. E io, gulp, ma che, davero davero? Io ero una brava ragazzetta, onesta fino al midollo, non avrei preso una cosa nemmeno se me la ficcavano nella borsa dicendo, capperi, tonta, ma non vedi che te la stiamo regalando?? In famiglia mi hanno insegnato che le cose te le puoi prendere solo se te le puoi pagare con i tuoi soldi onesti (il che, purtroppo, restringe tristemente il campo degli oggetti del desiderio, ma tant'è), mai pentita della mia condotta. E quindi sgranavo gli occhi e pensavo, ma guarda questa, ma non si fa, ma come fa?, ma io no, giammai. E quando le ho chiesto, perché?, lei mi ha risposto, perché mi piace, è bello prendere le cose che vuoi quando vuoi. Ah, tesoro, su questo direi che sfondi un portone aperto...però non si fa. Lo pensavo allora, e anche adesso. Niente moralismi, solo morale.
Il tizio che frega i libri è forse una tacca più su di quello che frega le cinture Prada? Mi è simpatico solo perché legge molto, e spero che non lo abbiano messo in galera, ma anzi che lo facciano lavorare vicino ai libri (di Simenon, ma non solo)? Signori della Corte, vogliamo davvero condannare quest'uomo perché ha una passione, perché è vivo dentro, perché non ruba stupidi status symbol ma cultura? Mi appello alla vostra clemenza.
Lo condannerei a passare più tempo con i libri usati dagli altri, questo sì, che mi sembrano tanto più vivi proprio perché sono stati toccati, annusati, tenuti in braccio, spruzzati di Fanta (spero), portati in giro, sventrati da altri, come me.
Possedere è bellissimo, ma condividere è meglio.
Sto parlando di libri, eh.
;)

7 commenti:

Salazar ha detto...

Erasmo da Rotterdam, Elogio della follia. Tanti anni fa, rubato.
Ma forse no: la ragazza alla cassa ha fatto una specie di magia: l’ha messo assieme agli altri libi che stavo comprando ma lo ha lasciato fuori dal conto; io ho visto, ero consapevole della mancanza, ma sono rimasto zitto.
In un certo senso ho solo facilitato la diffusione della cultura con un austero e (non) dignitoso silenzio. È un crimine? Sarò condannato? Mi appello alla clemenza della corte.

Anch’io ho gli stessi dubbi con il BBB (Big Brother Basil): fanno di tutto in quellla casa, dall’immaginabile al non assolutamente immaginabile, ma leggere mai e poi mai. Più che a Orwell quella specie di atrocità visuale mi sembra ispirata al Bradbury di Fahrenheit 451.

PS: niente sbarre e lime nelle pagnotte. Sono solo evaso da un’aira che mi stava stretta. Ed era anche fredda, a volte.

Visir ha detto...

In questi tempi di fast life, lo ripeto sempre, si corre tanto e non si arriva da nessuna parte.

Prendersi una pausa, leggendo un buon libro è come ascoltare un amico che ti racconta della sua vita; Allarga il nostro orizzonte e il Cielo solo sa quanto ne abbiamo bisogno.
Spesso i sogni migliori si fanno da svegli, considerando una realtà più ampia essa la diventa veramente.
E' una misteriosa alchimia, è il senso più profondo della preghiera, è una celebrazione sciamanica antichissima che risale ai primordi del genere umano. Molti non conoscono questo segreto e non osano nemmeno conoscerlo.

Una volta mi è stato detto: "Nulla è negato all'uomo che sa come chiedere". "Che sa come chiedere", lo ribadisco e in questo deve cadere l'accento.

Il fatto è ininfluente rispetto alle motivazioni. Nella mia considerazione non esiste nulla di veramente sbagliato se non nello spirito.
Ecco che solo un'anima superiore può "leggere e non rubare", "comprendere e non giudicare", riuscendo così a guardare nel profondo del cuore dell'altro. E' un compito talmente grande che molti lo lasciano volentieri a Dio.

A volte faccio un sogno, quasi sempre lo stesso: rapino una banca.
Ed è bellissimo, entrare con le armi spianate arraffare il malloppo e via...
Non per il denaro in se e per se, ma per sentire quel senso di potenza che deriva nel farsi e darsi le proprie regole.
In queste mie avventure oniriche a volte perdo la refurtiva, in alcune non riesco ad aprire la cassaforte, altre ancora devo fuggire inseguito dalla polizia. Non riescono mai a prendermi se proprio sono alle strette mi sveglio, come in una sorta di Matrix dove alla fine basta solo un telefono per tornare alla realtà (?).
Inutile dire che mi diverto un sacco, godo nel sentire l'adrenalina che pompa, lo stomaco che si attorciglia, nella tensione lucida del momento del pericolo.
Quando mi sveglio sono soddisfatto e vado in cucina a bermi un latte con i biscotti.
Siamo paradossali forse ed è la cosa più simpatica che ci è dato di essere.

Un giorno fonderò un'agenzia di servizi che realizza Sogni (dietro cospicuo pagamento) anche solo per pochi giorni, naturalmente a sorpresa.
La mattina ti svegli e sei un alto.
Voi vivere un giorno da rock star? Voi essere un boss della Mala? Un Santo, un pilota di formula uno?

Qualunque cosa è possibile...Basta saper chiedere, pagandone il prezzo naturalmente.

Gillipixel ha detto...

Concordo pienamente col principio basilare a cui ti appelli pure tu, Vale: nessuno dovrebe pretendere di avere ciò che non si può permettere...detto questo però, va precisato che i principi sono una cosa e la vitaccia grama è altro affare :-)
Quindi un filo d'indulgenza la spenderei, con il poetico ladro letterario :-) è vero, per il ricorso alla biblioteca non era richiesto essere delle volpi del deserto :-) ma vai a sapere cosa frulla fra i neuroni dell'astinente simenoniano :-)
La cosa mi ha ricordato tra l'altro un aneddotto tratto dalla biografia di quella sagoma ribelle di Jim Morrison...quando il nostro frequentava il corso di cinematografia alla UCLA, squattrinato senza pari, soleva introdursi nelle librerie del luogo con un impermeabilone stile mostro begniniano, dotato di capienti tasche, che poi provvedeva ad infarcire di tomi di William Blake, Nietsche e simili autori "ponderali"...stupisce ancora pensare come le tasche reggessero a quel carico di cultura :-)
Si potrebbe trarre una morale da tutto ciò: se all'artista sono concessi comportamenti anarcoidi al limite delle regole del consesso civile, perchè poi ricompensa la società con la bellezza delle sue opere, per il nostro ladro di Simenon si potrebbe pensare ad una piena assoluzione solamente quando riuscirà a dar vita ad un capolavoro equipollente a Break on through o Soul Kitchen :-)
Grappo dice blogspot, invocando l'avvento della vera acquavite virile, non più ambiguata da femminei termini :-) grappo a 92 gradi: per l'uomo che non deve chiedere mai (...perchè va bene se dopo un sorso ha ancora un po' di fiato :-D

Vanessa Valentine ha detto...

Immagino che il clima adesso lì sia decisamente migliore, Salazar! Come biasimarti!
Riguardo alla "svista" della commessa, direi che misteriose e infinite sono le vie del Signore...sono onesta, ma un libro gratis che finisce in saccoccia sarebbe una grossa tentazione (resisterei, ma solo come Ulisse, legata all'albero e cera nelle orecchie, penso).;))))
Il Grande Fratello italiano (o GF, come immagino saprai viene qui chiamato) è uno spettacolo inverecondo che offre spunti di comicità solo perchè la Gialappa's Band li prende in giro a morte...del resto, è fin troppo facile, con materiale simile. Bradbury mi sembra molto calzante, tirato in ballo.:)))))

Vanessa Valentine ha detto...

Visir, la tua vena imprenditoriale è mirabile. Il giorno che riuscirai a concretizzare i nostri sogni mi auguro che il Nobel non te lo porti via nessuno!:)))))
Io sogno di giocare al Super Bowl, per esempio. Oppure sono un ninja senza pietà, o finalmente riesco a individuare i gusti di George Clooney, in positivo..., insomma, tutti sogni pimpantosi. Se districhi le nostre sinapsi intorcolate, sei un benemerito.
Stai attento solo a non svegliarti una mattina trovando, accanto al latte e ai biscotti un passamontagna e una montagna di fruscianti mazzette...:))))))
Naturalmente riguardo alla slow life sono con te.

Vanessa Valentine ha detto...

Ah, ah, Gilli, grappo è bellissimo - e la definizione perfetta (qui è uscita invece una contea inglese, più corta: dershre.:)))) )
Jim Morrison in versione "mostro" è spettacolare!:)))))), in effetti viene da chiedersi come le tasche reggessero, mah, miracoli...
massì, siamo indulgenti, lo sappiamo. Rubare libri non è bello, ma ci sono ben altri motivi per finire all'inferno. Almeno marciamoci colti.
Chissà poi se davvero il ladro simenoniano (sarebbe piaciuto quest'omino, al grande seduttore francese?penso di sì) riuscirà a produrre capolavori fruibili anche da noi, e non solo dal suo spirito. Me lo auguro.
Un circolo virtuoso, dal furto alla creazione. Non male.;)))))))

Visir ha detto...

Sai com'è dolce Vivì:"L'occasione fa l'uomo onesto".

:))))