lunedì 11 ottobre 2010

Rieccoci!

Con mezzi di fortuna, con chiavi che aprono connessioni (e con l'aggiunta di rumorini misteriosi che non mi so spiegare), eccomi tornata nel blogmondo, cari amici vicini e lontani!
Spero stiate tutti bene e che nelle vostre case funzioni tutto (qui a Poultryville siamo ancora sull'accampato, ma contiamo di riuscire a gestire la cosa in tempi non eterni.
Inutile che ve lo venga a dire, il trasloco è stato scioccante, e infinito. Stiamo ancora portando via roba, ancora pulendo, ancora sistemando. Uno dei periodi più stressanti della mia esistenza (aggiungendo i due lavori che ho, direi, anche). Ci sono stati momenti da prendersi la testa tra le mani, e sospirare. Il nostro ottimismo potente, comunque, mescolato al menefreghismo insito nella mia natura mi hanno dato manforte, e le cose marciano lentamente ma marciano.
Una cosa grandiosa: ho buttato via i tappi per le orecchie, e vivo immersa nella campagna silenziosa, eccezion fatta per la ventina di galli che cantano sotto le mie finestre (fischio d'inizio, le sei di mattina), la sera quando torno il paesino è illuminato e si sente il din don delle campane, profumo di legna che brucia nei caminetti, tutto è bonsaicamente delizioso.
Al lavoro vado e torno, per il resto c'è la macchina e un sacco di posti nuovi da scoprire.
I poultryvillani son simpatici e cordiali, confermando il detto che i padovani di campagna sono espansivi e alla mano (un po' come gli inglesi e i londinesi, diciamo...), mi son fatta un taglio di capelli carino come non succedeva da tempo spendendo una cifra irrisoria, la Mama e il Boss Valentine vengono su il sabato a dare una mano, invaghiti della maison nuova.
Per il resto, non mi basta mai il tempo, son sempre lì con la pezzetta in mano a pulire e lucidare, a stuccare dove i traslocatori han fatto buchi, eccetera eccetera.
Appena poso la testa sul cuscino, svengo.
Il dvd comunque non va molto, non riesco a registrare bene, non so cosa sia successo e quindi non sto vedendo niente (e comunque non ne avrei il tempo).
Ho deciso di fare una cosa alla volta sennò mi ricoverano.
Nel complesso le cose sono interessanti, visto che adoro le novità. E ce ne sono.
Abbiamo un vicino, contadino miliardario, sosia di Christopher Lee, proprietario di ben dieci galli da riproduzione, casinisti, fieri e bellissimi, litigiosi e voraci. Ha anche due gattini, uno bianco e nero e uno luciferinamente all black, schivi e sonnacchiosi. Dappertutto soia, granturco e orti, e un sacco di case che vengon su.
E' un posto interessante.
E adesso vado a combattere ancora col dvd, e so già che perderò.

2 commenti:

Gillipixel ha detto...

Vale, ma Poultryville, da come la racconti, mi pare proprio una copia (...più bella) di Gillipixiland :-)
Mi pregusto già la bellezza dei deliziosi racconti che ci regalerai :-)
A proposito di serie tv, mi vergogno esageratamente di confessare che mi sono mezzo appassionato ad una di quelle più melense ed adolescenzial-se-non-infantili :-) è "La strada per Avonlea"...lo sapevo di essere un rammollito, ma non credevo di poter sfiorare picchi così potenti :-D
Ad ogni modo, bentornata a casa, Vale :-)

Vanessa Valentine ha detto...

Grazie, Gilli! (a questo punto, compagno di vicissitudini bucoliche!)
Qui la gente alle 19.15 ha già finito di cenare ed ha pure lavato i piatti, noi abbiamo abitudini più metropolitane e tiratardi, ma penso che l'integrazione non sia impossibile.
Spero che Poultryville continui ad ispirarmi, e devo ammetterlo: qui mi sento a casa.
Attendo con ansia la locale Sagra della Gallina (si terrà nell'esuberante mese di dicembre, dicono).:))))))