giovedì 21 ottobre 2010

Vita placida (e riscaldata)

L'inserimento nella vita qui a Poultryville prosegue bene, direi: l'altra settimana siamo andati a supplicare perché finalmente arrivasse l'acqua calda (mi lavavo i capelli con l'acqua fredda, come una vera vichinga, solo quando mi cresceva un po' di tempo usavo la bacinellina calda e il mestolo, ti credo che nei tempi andati si lavavano poco, con la fatica di scaldare l'acqua, e la pazienza, e poi non basta mai..ti lavi con una soluzione saponosa che ti brucia gli occhi e sei sempre impiastrata di sapone, e non te ne liberi mai, un supplizio. Insomma, i disagi ti fanno anche vedere che un minimo di ecologia non è una cativa idea, altro che ettolitri di acqua bollente che escono a cascata dai rubinetti...comunque in Comune abbiamo beccato la classica signora factotum che ha mollato la scopa e ci ha portati nell'ufficio giusto, ci ha presentati a tutto lo staff comunale chiamandoci "clienti", ci ha presentato al vicesindaco, in pratica il ras del quartiere, e in aggiunta voleva anche regalarmi un gatto e un cane, visto che lei a casa ha abbondanza delle due specie. Una sagomaccia.
Dopo un'altra settimana di passione, finalmente ieri sera mi son potuta fare un bagnetto come si deve, con il bagnoschiuma e tutti i sacrosanti crismi (e rendere un po' più decente il corpo che ormai si avviava sul viale del decadimento), che bella sensazione, ragazzi. E il pavimento caldo sotto le fette, mentre mi guardo la tv (a proposito,il cavo è ancora missing in action, niente dvd ma mi perdo poco, ho venti film in memoria, per un po' non sto senza).
per farla corta, tutte le volte che vedevo il Vicesindachi lui attaccava la storia del "ma ve l'hanno portato il riscaldamento??", etc etc (quella che in veneto si chiama la storia del Sior Intento, che dura poco tempo, vuoi che te la racconti o vuoi che te la dica?- lo so, si perde un pezzo e la rima ma io sono vecchia ormai, e francamente l'ho sempre trovata esasperante perché in pratica si ripete sempre e non ti dicono mai niente su sto Sior Intento benedetto, mia madre, sadica, da piccola mi tirava pazza per delle mezzore, poi ho imparato ad ignorare lei e il Sior in questione.)
Finalmente, quando l'acqua calda sgorgava cantando e ustionandomi per bene, l'ho ribeccato e siamo (oh, gaudio!) anche stati invitati per un caffè in Municipio! Ma pensate! E il sindaco del paese vostro vi ha mai invitato? Chessò, per un grappino, uno spritzetto, un pasticcino e un tè? Il nostro sì! (e così chiediamo anche che taglino le erbone savanesche che là fuori ci circondano).
Ho scoperto anche da indizi inequivocabili che i polveraresi o i limitrofi vengono a fare sesso nello spiazzo fuori dal nostro cortile (giovani, niente in contrario all'amore e alle sue gioie ma i souvenirs portateveli a casa, grassie). Da decenni questa campagna è luogo scopereccio, ok, sarà una tradizione, però adesso ci siamo noi, non è che ci vada proprio tanto di vedere membra bianchicce agitate nell'appannamento generale. Andate a fare le vostre robe a Casalserugo, in zona industriale.
La sera leggo, mi rilasso, mi godo il silenzio, tisane e latte caldo, a nanna presto.
Le mattine un po' lavoro e molto no (recentemente), tiro il freno a mano alla vita prima di impattare col muro, nello studio nuovo tutti lavorano e io mi mimetizzo con la scrivania ikea, della serie, finché non mi cacciano a pedate va tutto bene. Non mi lagno.
Se Dio vuole tra un po' avremo anche il telefono e l'adsl, la chiavetta non è malvagia ma non è la stessa cosa. E ricomincerò a cucinare cose degne di questo nome. Prometto che la smetterò di nutrirmi di sgombro, tonno e formaggio Belpaese, non cenerò più con birra e patatine, giurin giuretto. Userò finalmente i 120 volumi del Cucchiaio D'Oro che mi hanno regalato.
Gli insetti che volano là fuori restano le forme di vita più grosse che io abbia mai visto in vita mia. E sono intelligenti!
Ho già conosciuto un mucchio di gente strana e simpatica.
Ormai sono una poultryvillana a tutti gli effetti.
Non è male.
Ma vi sono tesi contrastanti.

7 commenti:

Gillipixel ha detto...

La vita di paese va un po' capita, Vale :-) all'apparenza può apparire piatta ed asfissiante...ma se uno ha pazienza di ascoltare e soprattutto non ha fretta, si può accorgere di molte cose preziose che stanno sotto la superficie :-)

Di certo non ti mancheranno i tipi umani da osservare e sui quali poterti sbizzarrire scrivendo :-)
Mi congratulo per la tua strategia professionale: il CPC, "Club dei Pigri Coscienziosi", del quale io sono segretario ufficioso, ti assegna una nota di merito :-)

Sono contento del tuo ritorno a ritmi sereni, anche perchè questo significa che torneremo a leggere con regolarità i tuoi piacevoli scritti :-)

"Prude" dice spotty: chissà cosa voleva dire...forse si riferisce a quei malnati che coniglieggiano allo stato brado senza un minimo di classe :-)

Bagigi e buone avventure a Poultryville :-)

Arianna ha detto...

Cara, che piacere risentirti!
Sono contenta che ti trovi bene in quel di Polverara.
A propò del sindaco: ce lo vedi quello di Mira che ci invita a bere un caffè??:)))))
Ma hai pure cambiato luogo di lavoro?
Bene, così non devi farti più la Parigi-dakar tutti i giorni, beata te.
Un abbraccio

Vanessa Valentine ha detto...

"Il Club dei Pigri Coscienziosi", caro Gilli, potrebbe ispirare McCall Smith...che bello godersi la lentezza in un paesino lento e tranquillo!Qui la gente va a prendersi il pane o il giornale in bicicletta e con su le braghe da lavoro, odorose di pollaio, stalla o schizzate d'intonaco...assolutamente britannico! Che io abbia trovato la mia piccola perla inglese in suolo italico? Oh, gaudio! (Cosa che ho già segnalato all'amico inglese George, verrà per un sopralluogo, ha promesso...).
Il fatto che "prude" (di tutto un po') è fuor di dubbio...tra un po' la popolazione passerà all'esponenziale 9000 abitanti, di questo passo...mah, che Poultryville mi diventi una metropoli??? speriamo di no!:)))))))
Bagigi forever, Gilli, noi continuiamo imperterriti.

Vanessa Valentine ha detto...

Arianna, ebbene sì, rieccomi qui, più o meno viva (stasera col mal di schiena causa brentana di acqua presa stasera aspettando la diligenza per Poultryville, al solito in ritardo...;) )
Per il resto bene! Adesso sto provando con uno studio a Padova, decisamente più comodo...Parigi-Dakar ben descriveva il mio tragitto quotidiano per andare al lavoro...e tu sei una compagna di sventure, mi sa, nemmeno tu lavori dietro l'angolo...oh, beh, almeno ci portiamo sempre dietro qualcosa da leggere!;)
La sindachi comunque è proprio carina.
Venite numerosi per la Sagra della Gallina a dicembre!
Speriamo non faccia troppa neve.:)))))
Baciotti&abbracciotti!

Anonimo ha detto...

A Polverara? Poi guardo su guggle. Comunque quest'immagine: "La sera leggo, mi rilasso, mi godo il silenzio, tisane e latte caldo, a nanna presto" sembra la quintessenza della felicità, almeno invernale, con buona pace della vida loca dei ventanni. Oh, non è che ti immagino tutte le sere così eh, anche dai post viene fuori che le tue seratine geghegé te le fai volentieri, però in quell'immagine mi sono riconosciuto molto, anche come fase della vita.

Vanessa Valentine ha detto...

Caro Soglia, i venti come anni presentano i loro vantaggi (articolazioni mai stanche e flessibili, poca fame, poco sonno) accompagnati da altrattanti svantaggi...tipo disponibilità economiche al lumicino.
(Qualcuno potrebbe dire, e adesso? non è che si navighi nell'oro, eh).
Però adesso, a ...enta o ...anta, ti godi la serata col latte caldo e il plaid da, diciamolo, vecchi, senza rimorsi. A fare un cibbolo tutti quelli che ti dicono che se non ti farcisci il naso di bamba e ti ammucchi con una quindicina di persone non è venerdì o sabato sera...che se le godano loro, le serate così.
Per le serate geghegè (splendida definizione:) ) con amici, a fare tardi a chiacchiere e a Trivial Pursuit avremo sempre tempo, oppure tutti a bere tisane e plaid, di quelli a casa mia c'è sempre abbondanza, per tutti!:))))))))
Fratello di tisane!:)))))))))

Anonimo ha detto...

Ehmm... sì, l'unica cosa che non è (ancora) cambiata dai vent'anni ai quaranta è la questione delle disponibilità economiche, anzi, per quanto mi riguarda, a vent'anni guadagnavo più di adesso. Ero anche molto più mona, e quindi le cose un po' si compensano.
Bagigi e tisane!