domenica 21 novembre 2010

Ma buttala giù dalle scale, Andrew!

Deve essere il periodo che costringe a passare più tempo attccati alla tv, ma anche oggi mi son dovuta subire la tortura alla quale va incontro quel povero ragazzo di Andrew Howe.
Lui con i suoi sudatissimi guadagni di atleta si è comprato un appartamentino che è un amore (e già qua mi identifico, lo vedo lì tutto spensierato che apre una credenza e tira fuori uno snack cioccolatoso, di quelli che mi fanno impazzire e deviare il carrello quando sono già alla cassa e mi son ricordata di essermelo scordato...)
Bòn, insomma lui sta per godersi il sacrosanto tempo del merendero e gli suonano alla porta, fa la faccia che facciamo tutti, ma proprio adesso?, e va ad aprire, ed è la solita ragazzetta che gli dava il tormento in aeroporto fregandogli lo snack dal distributore (ovvio, l'ultimo, e lui che è un signore glielo lascia, ah, l'ammirevole istinto di nutrizione e protezione del maschio verso la femmina), anche perché lei è una scassamarroni di quelle che fin che non le dai la brioscetta minaccia di portarti in tribunale, ma che odiosa!
Io prego solo di non incontrare l'attrice da qualche parte, perché temo che la Miss Hyde in me salterebbe fuori. Non saprei mettere paletti o vedere differenze.
Io odio, odio supremamente la gente che mi frega il cibo. Non lo sopporto.
Mi dicono che è un lato maschile del mio carattere, probabilmente è vero.
Gli uomini non amano condividere la roba nel piatto, quello che è nel piatto mio lo mangio io, ti ho pagato la cena, mangia la roba tua. Sacrosanto.
O si decide in partenza di prendere due cose (abbondanti) e di smezzare per assaggiare tutto, e va bene.
Ma non esiste che non prendi una cosa e poi vuoi mangiare la roba che ho nel piatto io. E' il mio dolce, cacchio, me lo gusto io. (Sui dolci divento cattiva, davvero. E' sadismo farmi quella faccia e dirmi, ma perché non vuoi farmelo assaggiare? Ma dai, cresci un po').
A maggior ragione questa qui della pubblicità mi bracca perfino a casa mia!, mi offro, io, Andrew Howe, di farle un toast, le offro una fettona (L'ULTIMA!) di una spettacolare torta al cioccolato di otto strati, e questa mi fa anche la difficile, ma no, troppo salato, nooo, troppo pesante (osteria, tosa, qua sotto c'è un baretto, perché non chiedi a loro, vedrai come ti fanno trottare se gli meni troppo le tolle) finché non capisci che io sto nascondendo da mezz'ora il cioccolatoso snack dietro la schiena, come i bambini (almeno loro hanno la coerenza di dirti no è mio e di darti uno spintone, per farti capire che non è aria) e mi sgami, con quella faccetta tutta fossette, e mi dici, ci stavi provando!
Lui si arrende e consegna rassegnato il fagottino di cioccolato (ormai sarà tutto sciolto e ciancicato, ma è il principio che conta).
Lei, magnanima, concede che se lo sbranino a metà, da buoni vicini. Ma buoni de che?
Ti pare buona una che ti suona a tutte le ore, che viene ad abitare vicino a te solo per mangiare a sbafo e saccheggiarti la dispensa? Roba da telefonare subito al SUNIA.
Gli amici maschi, con il delizioso pragmatismo tipico del sesso forte, fanno capire che lo snack è una metafora (va ben, ragazzi, l'atmosfera flirtosa l'avevamo capita tutti, lui è bello, lei è bella e tacchente, qualcosa salterà fuori. Una pubblicità così in America non la farebbero mai, figurati, lui di colore e lei bianca, roba che può maneggiare solo Spike Lee, il fatto che si faccia è già un piccolo miracolo.) Attendo fiduciosa l'epilogo, con lui che finalmente si rompe le balle quando lei gli frega tutta la scatola delle Kinder Delice e la butta fuori di casa, porconando.
Ma perché ancora una volta non capiscono che una pubblicità così è fastidiosa? Le ragazze sono tutte furbettine e mossettine e appena ti giri, zacchete, ti fregano la roba da mangiare. E poi le donne dicono che gli uomini telano e non si fidano, e ti credo!, non si fiderebbe nemmeno il Signore, con una tal serpe in casa.
Di Andrew non so cosa pensare, l'unico alibi che gli concedo è che, come tutti gli uomini, aspetti per vedere se c'è qualcosa da broccolare, alla fine della fiera. Atteggiamento tipico dei giovanotti, e degli appassionati della pesca con la mosca.
Parlarne con voi mi ha fatto sentire meglio, adesso dò due mandate al portone e mi mangio l'ultimo Kinder che ho in frigo. Hai visto mai.
(Comunque, Occhiazzurrina, senti me: lui riesci a fregarlo perché è un uomo e si sa che le cose LORO non riescono a nasconderle. Prova a fare a me lo scherzo di andare in cerca del Kinder, eh eh. Cerca, cerca, bella. I cracker con le verze mangi da me, altro che).
Vero che sono proprio una bastarda?:)

8 commenti:

Arianna ha detto...

Lui è carinissimo, altro che Kinder e no Kinder, fossi lei gli chiederei ben altro.
Come vanno le cose da voi con le alluvioni?
Ci vieni a vedere Galatea il 27 a Venezia?

Gillipixel ha detto...

Hahahhaha :-) divertentissimo questo articolo, Vale :-) Tra l'altro c'è un arcano che non sono ancora riuscito a svelare: ci sarà una qualche correlazione psico-fisica tra il saltare in lungo e il divorare merendine ferrero? :-)
E la fiona may, e andrew howe...e poi? :-)

Io mi servivo sempre dalla concorrenza, mangiavo la girella motta...si vede che quella era per chi si voleva stabilizzare davanti alla tele, ben piazzato :-)

In ogni caso, alla fine si vede che il buon andrew spera di razzolare la metaforica "merendina" della tizia :-) Altrimenti la trama non si spiega...se proprio se la volesse levare dai piedi, gli converrebbe farsi trovare mentre sbocconcella un bel piattone di trippa con fagioli, rutto libero d'ordinanza, e vedi come s'invola a gambe levate :-D

Un'altra cosa: anche per me il confine del mio piatto o del mio territorio edibile, è sacro ed inviolabile :-) e non sopporto nemmeno chi non sa calcolare la quantità di cibo, rimpinza la fondina e poi lascia lì metà della roba...

Termine irrestibile di oggi: "porcondando" ahahahahah...buffissimo!!!

Per concludere, mi affido alla saggezzaa senza pari di spotty, che sempre pronto ed attento sul pezzo, stasera mi dice: ticingoz (...giuro che è vero!!! :-)

Cara signorina vicina di casa: con la merendina, ticingoz :-D

Cavalier Amaranto ha detto...

Citazione:"Gli uomini non amano condividere la roba nel piatto, quello che è nel piatto mio lo mangio io, ti ho pagato la cena, mangia la roba tua. Sacrosanto."

Finalmente qualcuna che ha capito!

Hahahahaah

Poi mia sorella si lamenta se vuole mangiare la mia pizza e la guardo male.

Un poco come se mi avesse chiesto di usare il suo indestino come sciarpa.

PuntoFranco ha detto...

Sottoscrivo parola per parola. Sul mio piatto ci mangio io. Se vuoi la stessa cosa te la ordini! :)

Vanessa Valentine ha detto...

Arianna cara, scusa il ritardone mio solito nelle risposte!:)))))) qui ancora sull'umido alla fine di un novembre schifido come non se ne vedevano da anni...
diciamo in lento miglioramento (a Poultryville asciutti, diciamo che è andata bene, ad altri vicini, meno).
Ho avuto qualche difficoltà a muovermi, di recente (ovvero: sciatica della malora), sarà meglio che esca un po' di sole ad asciugare queste mie vecchie ossa, o saranno dolori!:))))))
Sul fatto che Andrew sia un bocconcino, concordo...non l'avrei fatta tanto lunga,l'avrei invitato a cena subito, tentando un broccolamento serrato, altro che scuse con lo scippo del Kinder...:))))))
L'è propi bel!:)))))))))

Vanessa Valentine ha detto...

Grande, Gilli!:)))))))
La girella motta era la fine del mondo, ne avrei mangiata una vasca da bagno piena! Con quel fondino crocchiante di cioccolato, e il cuore di cacao, la srotolavo un pezzetto alla volta, era la fine del mondo...
come la madeleine!
Però l'ovetto kinder, con le sorpresine...in realtà tutto il mondo alimentare cioccolatoso mi attira, specie in giornate grigette e bigette.:))))))
Al solito spotty ci illumina, come un maestro zen...;)
Io attendo comunque uno sviluppo erotico-sentimentale all'interno della trama Howe/tipetta/merendina...confido nella fantasia dei pubblicitari, so che non mi deluderanno...(tipo, loro due che si sbottonano frenetici nel portone, lui che cerca il cercabile, lei invece il Kinder, musica francese martellante, straziante, regia di Polanski, luce bluastra artistica, una cosa così...):)))))

Vanessa Valentine ha detto...

Benvenuto, Cavaliere! (e l'amaranto è un colore favoloso!):))))))
Osservo con piacere l'entusiasmo maschile, magari qualche fanciulla se la prenderà con me, ma non possiamo piacere sempre a tutti, no?
Evviva l'egoismo alimentare di chi vuol godersi la tripla porzionaccia di pasticcio senza rimorsi!
(Se poi i fidanzatini si vogliono rimpinzare davanti al frigo à la nove settimane e mezza, liberissimi, chiaro). :))))))))

Vanessa Valentine ha detto...

Benvenuto anche a te, PuntoFranco!
Penso che sulle consuetudini alimentari delle persone bisognerà ritornare con calma, mi sembra che ci sia un bel po' di cui parlare...:))))))))
Il Kinder è solo l'inizio.;)