mercoledì 21 settembre 2011

E' qui!!

Finalmente il primo giorno d'autunno, ragazzi, sono contenta.
Finalmente anche le finestre chiuse, il sonno tutto un dritto senza rigiramenti sudaticci, galli canterini e albe sornione dritte negli occhi.
Tutto è sprangato, silenzioso, riposante e tu hai sonno, tanto sonno, come direbbe un ipnotista cocciuto. Si dorme benone col copriletto e, perché no, con un pezzetto di coperta in pile sui piedi.
Oggi sono passata guidando lungo un argine con alberi a destra e a sinistra, una volta giallo-arancio-un po' verde oliva che mi omaggiava, con quel bel sole ancora virile ma già pronto alla resa che bussava al finestrino.
Che bello sarebbe poter partire per vedere il foliage in Vermont...
Spiaccicato il primo cavallettone tra imposta e muro.:(
Sono abbastanza incasinata con mille robe da fare ma ho parecchie cose da scrivere.
Sarà dura e cercherò di fare i saltelli da acrobata, al solito.
La Mama mi ha appena sistemato un paio di jeans anni '70 chiari, piuttosto belli, il panarone nello specchio sembra una piazza d'armi, devo cercare di darmi una regolata o me li dovrà riallargare.
L'è dura, con la fame che mi ritrovo sempre...come si fa a resistere sapendo che hanno aperto una pizzeria qua vicino che fa pure i panuozzi??
Questa è cattiveria.
Buone foglie a tutti.

12 commenti:

Visir ha detto...

Paesaggi autunnali scorrono davanti agli occhi.
Siamo noi che ci muoviamo o è il mondo che avanza? E' come in stazione non si sa mai se è il nostro treno che si muove o quello accanto.

Ci nutriamo di immagini e di cibo ma anche di sentimenti ed emozioni.
Mangiamo sempre qualche cosa.

Che sia un sorriso di uno sconosciuto che ci passa accanto, uno sguardo rubato a due innamorati o il silenzio della gente che parla.

Mastichiamo ogni cosa, deglutiamo la vita che ci scorre dentro e ci lascia sempre ancora fame.
Si beve per dissetarci, ma spesso è acqua salata.

Ha, però una sua bellezza questo impulso, questo appetito che ci spinge a addentare ogni evento.
E’ una fame insaziabile di vita.

Piaceri momentanei punteggiano il divenire, ci raggiungono inaspettatamente e subito ci abbandonano lasciando solo un eco del sapore appena gustato. Così è per i bocconi amari.

Talvolta ci si sorprende che anche l'acqua abbia odore e l'aria sapore.
In qui frangenti regalati fluttuiamo nel vento delle stagioni che passano e poi ritornano.
Uguali e diversi nei cicli legati dal grande mistero che si rivela a piccole porzioni, confondendoci.

Una musica silente accompagna questo pranzo, essa suona il violino senza corde del nostro cuore.
Passa e va...tra i rami arrossati dalle foglie che presto cadranno…perdendosi in un arancio magnifico.

Jenny ha detto...

Che sfondo...magnifico! La mia stagione preferita anche se con il passare degli anni le stagioni portano con sé ricordi tremolanti d'emozioni e rimpianti: persone e compagni che non ci sono più come tanti nostri sogni
...ma nella nostra mente sì.

Vanessa Valentine ha detto...

L'arancio è un colore caldo, allegro e rincuorante, Visir!
Non è prepotente come il rosso, pur meraviglioso, né isterico come il giallo. E' il colore perfetto per i pomeriggi autunnali, a casa mia ne ho tanto tra pareti, cucina e divani.
E poi lo senti anche tu l'odore dell'autunno, l'uva pronta nell'aria, il frizzantino delle mattine con le prime brumette?:))))
Bello, bello, bello l'autunno.
E poi è la stagione delle rese dei conti.:)))))

Vanessa Valentine ha detto...

Magnifica, sapevo che il "magnifico" fogliame ti sarebbe piaciuto!;)))))
E' vero, magari ci si sente malinconici con i primi crepuscoli anticipati, pensando alla vita che corre la sua maratona e noi dietro, col fiatone.
E anche un po' tristi pensando alle persone che erano nelle nostre vite, e che adesso sono da qualche altra parte.
Ma la mente...ce li mette davanti ancora e ancora, sorridenti, nella stessa stanza in cui siamo noi, e par di poterli toccare.
Forse in realtà li tocchiamo davvero, nella dimensione a fianco alla nostra.
Pensiamola così.
Ah, pensa alle foglie belle belle che volteggiano nel giardino della reggia a Strà, pensa a noi due che ci perdiamo nel labirinto e a quanto ci sganasseremo dalle risate...eh, che ne dici?;)

Gillipixel ha detto...

Vale, ti dirò che anche io ho sempre avuto non pochi problemi con l'estate...il super caldone afoso lo trovo opprimente come nessun altro tipo di tempo e ci sono state certe estati in cui ho veramente patito un sacco...quest'anno però, abbiamo avuto un'estate gentile...a tratti rompigliona pure lei :-) ma fatto sta che mi dispiace più di tante altre volte che stia per esaurirsi...


Sempre per via di non fare mai le cose nel modo normale e che accomuna i più: la tanta luce mi ha sempre recato delle mini-depressioni :-) mentre il calare del cepuscolo, in ogni stagione, è fonte di una piccola gioia ristoratrice, il buio è un vecchio amico che rivedo volentieri con stupore: anche se lo avevo lasciato solo poche ore prima, mi sembra ogni volta rinnovato e di nuovo carico di fascino...il buio parla sottovoce, è discreto...invece le lunghe giornate soleggiate sono caciarone e chiassose...certo, se si è dell'umore, possono essere molto simpatiche, ma la sera si addice meglio a tutti gli umori :-)

Va beh, niente: gustiamoci questo autunno, che per il momento mi sembra incantevole :-)

Vanessa Valentine ha detto...

Già, Gilli, cimiciotte a parte...ieri sera abbiamo cenato in terrazza con amici e si sentiva bzzz tong, bzzzz tong, quando andavano a sbattere contro la lampada...non sono bestiole sveglie.:)))))))
La luce di sera in estate, quando tutto ciondola e si allunga e tu non hai niente di meglio da fare se non chiacchierare con gli amici e berti un buon rosso, beh, è l'ora più accidiosa e debosciata dell'anno...e il caldo si sente meno.
Ma l'autunno...la prima uva fresca sul palato, i formaggi col vino e la mostrada, il primo maglioncino indossato sull'umido della sera...è una stagione superiore.
:)))))
Del resto, mi sento un po' britannica da sempre...;)))))

Vanessa Valentine ha detto...

Intendevo mostarda,in verità...:)))))
sono gli effetti del Teroldego sui miei neuroni:))))))))))))
Ah, Gilli, su La7 è ricominciato Barnaby, 13° serie!

Gillipixel ha detto...

Grazie dell'informazione, Vale, vedrò di tenermi barnabyanamente aggiornato :-)

Anche la mostrada era simpatica, però :-)

Certo, certo, l'autunno ha un fascino impareggiabile, questo non si discute...per le sue caratteristiche, si attaglia molto di più anche al mio modo di essere, al mio carattere...i colori che ci proprone poi sono struggenti e meditativi al massimo...proprio bello :-)

Ah, se mi concesso aggiungere...lodi, lodi e lodi al panarone, che il Cielo lo benedica sempre :-)
...le definizioni che sai inventare sono sempre irresistibili :-)

Vanessa Valentine ha detto...

:)))))))grazie, Gilli, il panarone ha sempre un suo perché!
E noi lavoriamo per lui, che non si smilzi mai, eheh....:))))))

Silver ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Silver ha detto...

Complimenti per il blog!

Il mio amore per l'autunno mi ha portato direttamente alla tua pagina web.

Quanto vorrei essere nel Maine, nel Vermont, nel Connecticut ad ammirare la meraviglia del foliage autunnale... insomma, a fare leaf peeping, come dicono gli americani.

Vanessa Valentine ha detto...

Ciao, Silver! Benvenuto (o benvenuta? :) )E grazie, sei molto gentile, apprezzo sempre tantissimo gli amanti della Cenerentola tra le stagioni.:)))))
Leaf peeping è un termine simpatico e poetico, ho un libro sul Maine, Vermont e stati affini e mi beo di tutte quelle magnifiche, calde immagini di boschi rossi e gialli e casette di legno.
Bisogna incicciottire il salvadanaio, così si può partire!:)))))