lunedì 6 febbraio 2012

François



Di lui, è il mio film preferito.
Perché nel protagonista trovo molta geografia personale.
Per i dialoghi, uno in particolare.
Perché è, anche, un amante dei libri.
Perché sì, è davvero bello trovare in sé un sospettino di maschio.
Perché, dannazione, certi registi non dovrebbero morire mai.

14 commenti:

Squilibrato ha detto...

Grandissimo film!!

Gillipixel ha detto...

L'anno scorso mi sono accattato quasi la filmografia completa, dvd per dvd presi settimanalmente in edicola :-) con grande scorpacciata in sequenza :-) è un grande dell'olimpo filmico...imperdibile anche il suo mirabile libro intervista ad Hitchcock...vale, e poi, pensa un po' te, con tutta questa bellezza al mondo, c'è ancora gente che perde tempo con la droga :-)

Vanessa Valentine ha detto...

Giusto, Squilibrato!:))))a dire la verità è difficile scegliere tra i suoi film, diciamo che tutti quelli del ciclo Doinel sono un universo incantevole e sconfinato...e Adele H., Le Due Inglesi...Finalmente Domenica!
Difficile dire quale sia il più bello, qui ovviamente si sceglie a naso...:))))

Vanessa Valentine ha detto...

Eh, Gilli, Truffaut a modo suo è una droga, per i cinefili...:))))io i suoi film li ho studiati bene all'università, esame di cinema, l'ultimo per completare il libretto. Il professorone era un pezzo grosso e mi è venuta, prima e ultima volta in vita mia, una crisi di panico durante l'esame. Mai successo. Respirazione azzerata, frasi monche, diaframma singultante. Uno spettacolo penoso, col tipo che mi guardava con i suoi occhi da piccione triste, del genere, questa mi muore qua davanti.
Per fortuna mi ha chiesto di parlare del mio Truffaut preferito e Bertrand Morane mi ha salvato la vita, e le chiappette.
Per questo lo amo e l'amerò tutta la vita.:))))))
PS: l'intervista con Hitch presidia lo scaffale. La fine del mondo, due geni schioppettanti.
PPS: la mia scena preferita è quella con una delle amanti, l'uxoricida, che gli prende il libro che lui sta leggendo e glielo butta via, dicendo "tu leggi contro di me..."...è una scena che adoro, spesso le persone non capiscono che chi ama i libri non è che ami di meno loro, semplicemente, a volte, ama di più i libri...:))))))))))

Visir ha detto...

Un bellissimo film, apparentemente dedicato alle donne, ma in realtà è un epigrafico rimando al desiderio inesauribile dell'uomo.
Un desiderio fatto di molte sfaccettature come una pietra (preziosa?) che riflette diversi colori dell'anima maschile ma non solo.

Il film certo evidenzia una volontà palese nel maschio ovvero di congiungersi con il maggior numero di femmine possibile.
Un desiderio legittimo perchè dettato dalla Natura, ma spesso ferocemente represso da una morale bigotta.
Le stesse donne pur facendo coppia con l’uomo sanno benissimo che egli nel profondo desidera essere condiviso da altre.
Sorge così un sotterraneo disprezzo o una malfidente attenzione per una prerogativa che appare essere solo maschile.
Le cronache rosa e talvolta il confronto onesto con una donna ci presentano invece un altro spettacolo, ma tant'è.
Questo minuetto di maschere che è la nostra esistenza vede il protagonista del film apparire in tutto il suo candore e onestà. Egli afferma quello che a denti stretti pare farfugliare la maggior parte degli uomini e anche molte donne.
Le diverse esigenze delle due facce dell'umanità pare essere determinato semplicemente da fattori biologici. L'uomo dunque spinto dalla pulsione a diffondere il proprio DNA; La donna a conservare quello che dovrebbe fornire protezione e aiuto alla riproduzione una volta avvenuta.

Due esigenze apparentemente inconciliabili che si palesano nella mondana quotidianità dei nostri giorni.
E' un errore però pensare che la Natura abbia sbagliato. Difatti l'errore ( cioè il conflitto) è nel sistema sociale quasi universalmente adottato cioè la patrilinearità. Questo sistema genera inevitabilmente conflitti per la discendenza e obbliga i patner alla fedeltà sessuale.
In altre culture, per esempio l'etnia Chan in Cina e alcune tribù del Mato Grosso e in alcune culture aborigene in Papua Nuova Guinea il problema non sussiste. La matrilenearità vissuta in queste piccole enclavi umane è espressione vivente di assenza di conflitti, reati sessuali e perversioni; Alzando oltre la soglia media la felicità di questi gruppi.
La figura “genitoriale” del maschio è rappresentata nella discendenza femminile dallo zio. Le donne si accoppiano liberamente con maschi altrettanto liberi e la prole è, di fatto, figlia della Terra o della tribù e vive serena nella famiglia della mamma composta da donne e qualche zio.
In queste società “primitive” non ci sono abbandoni, orfanotrofi e gravidanze indesiderate e neanche reati sessuali né violenze o gelosie.

Un principio e un sistema geniale per vivere bene che naturalmente non è stato adottato poiché il nostro sistema globale (sociale ed economico) si regge sul conflitto.

Questi sistemi stanno lentamente scomparendo a causa della cosiddetta civilizzazione e conversione alle buffe religioni monoteiste che hanno dispensato tante sofferenze all'uomo e anche, qualche rogna in più, alla donna.

Vanessa Valentine ha detto...

Caro Visir, d'accordo su tutta la linea...io voto per il matrilineare da sempre!:)))
Oddio, magari non sarà tutto rose e fiori, anche nelle culture al femminile e con zii sporadici e uomini itineranti ci saranno dei momenti in cui ci si prende per i capelli...comunque in un bel documentario visto su Rai5 l'altra sera c'era un'etnia, se non ricordo male, in Cina (probabilmente gli stessi) che non ha nel "vocabolario" la parola guerra.
Come ben sai, sono un'orsacchiottina speranzosa, bene o male ci arriveremo, il modello vittoria a tutti i costi sta fallendo, arriva la condivisione, bellezza!
Basta aspettare, io intanto continuo a modo mio.:)))

Visir ha detto...

Cara Vivì, non è ragionevole aspettarsi un risultato diverso perpetuando la stessa azione.

A differenza tua non confido nei tempi prossimi venturi per un'umanità più matura, in fondo la maturazione è, di fatto, solo uno stadio intermedio della decomposizione.
Una società diversa non sarà mai possibile senza uomini (e donne) diversi strutturalmente.
Gli umani così come sono fatti adesso sono inadatti ad una vita senza conflitto.
Il loro cuore è troppo arido, la loro mente troppo ristretta e confinata nella prigione di carne del corpo.
La coscienza della moltitudine non è sufficientemente forte per sostenere la vista della realtà, essa si ritrae accecata dalla luce con il viso sgomento e...niente altro.
Tutti incapaci di immaginare prima parole e idee e poi attuare nuovi modi di essere che amplino i confini abituali per trasformarli in orizzonti.

Ogni qualche centinaio di migliaia di anni la specie dominante è estinta per lasciare il posto a un nuovo modello biologico.
E' successo già cinque volte nella storia della terra, l'ultima volta con l'estinzione dei dinosauri per lasciare così spazio sufficiente ai mammiferi ed infine all'essere umano che al momento vive il suo apparente privilegio di supremazia, una primogenitura, non c'è bisogno di enfatizzarlo, momentanea.

Non è rassicurante lo riconosco, non è speranzoso oppure ottimista. Certo, non dipinge un ritratto piacevole in cui riconoscersi e consolarsi ma non di meno è così.

Sulla scorta di questa mia profezia millenarista mi piace indugiare nella particolare bellezza della realtà distopica che man mano si approssima in compagnia di una visionaria citazione:
"Nel mondo che vedo uno si muove con gli alci, tra le umide foreste dei canyon intorno alle rovine del Rockefeller Center. Indosserà abiti di pelle che gli dureranno per tutta la vita. Si arrampicherà per le liane che avvolgono la Sears Tower. E quando guarderà giù vedrà minuscole figure che pestano granturco e posano strisce di carne di cervo sulla carreggiata vuota di qualche superstrada abbandonata" (Fight Club)

ross ha detto...

Se è vero che l'ontogenesi segue la filogenesi, se è vero che nello sviluppo mentale del bambino si ripercorrono le tappe dell'evoluzione del pensiero dell'uomo ( dal pensiero fantasmatico,tipico della prima infanzia e anche dell'uomo primitivo, alle operazioni formali dell' homo sapiens sapiens ).Forse in noi sono rimaste tracce di comportamenti animali. Ma animali diversi.Immagino i primi mammiferi, e poi i primati , e poi i pesci e gli uccelli .. e i geni che vanno e vengono a caso . E voila François che magistralmente rappresenta il maschio umano con i geni del cane(l'uomo che amava le donne) che cerca di accopiarsi con il maggior numero di donne cagnette.Ma poi François magistralmente dirige"La signora della porta accanto" .Il protagonista uccide l'amata. Ho ripensato ai Colombini , o in generale agli animali con tendenze monagame ... E poi osservo gli umani e gli uomini .e le donne. gli uomini ...... Ne osservo tanti: ci sono gli uomini cani, gli uomini colombini, gli uomini pinguini imperatori,Gli uomini orsi( i solitari, che si accoppiano ogni tanto e poi ,non so) , gli uomini insomma che hanno i geni di animali diversi e che orientano i loro comportamenti sessuali . I conflitti nascono quando si uniscono un uomo e una donna di specie diverse ... immaginate una pinguina imperatrice con un cane o viceversa .Assurdo? no, succede, uomo -cane e pinguina -donna .casini e conflitti .. Ma ci sono donne cagne che si accoppiano tranquillamente . e fanno bene ,dico io .E CHe dire delle donne amantidi religiose ,che si magnano il compagno dopo l'accoppiamento sessuale??metaforicamente succede anche nella realtà umana.Uomini succubi , uomini al guinzaglio delle loro compagne . .è solo la nostra cultura bigotta che condanna queste donne e questi uomini ... seguono la loro natura... Insomma oggi mi sento un antropologa bislacca ..e penso che i comportamenti sessuali animaleschi si stiano liberando dell'influenza di costume e religione .
SCOPRI L'ANIMALE CHE è IN TE!!! , E SEGUILO! e che ognuno si accoppi con il suo simile ma della stessa specie.
Vanessa . Ci saranno tanti errori ma ... ma so che tu prenderai il buono .

Gillipixel ha detto...

Forse la difficoltà, cara Ross, sta nello scoprire sia a che tipo di animale umano si appartiene, e poi trovare il corrispettivo dell'altro sesso :-) per gli animali veri e propri forse è più semplice: hanno pellicce, sagome, odori e versi che li aiutano...il povero umano in questo senso è più sguarnito, con i suoi millenni di cultura, molto spesso non capisce dove deve andare a parare :-)

Un po' di elasticità potrebbe poi essere anche contemplata: non dico elefanti con faine :-) ma ad esempio, cavalli con antilopi magari possono quagliare lo stesso :-)

Ad ogni modo, molto interessante e divertente la tua analisi...

ross ha detto...

L'uomo maiale non deve accoppiarsi con una donna inseparabile( gli inseparabili sono noti uccellini monogami, quando muore uno subito dopo muore l'altro).Nel nostro caso l'uomo maiale continua a maialare e la donna inseparabile vive soffrendo,vedi i miei 2 amici R. e V . La donna cagna e nemmeno la donna maiala devono fare coppia con l'uomo-uccellino inseparabile( troppo monogamo) inseparabile..lui, pur di non separarsi sopporta i tradimenti di lei, cagna maiala .vedi i miei amici N e w.
Caro Gilli potrei andare avanti.. e ora vediamo le coppi ideali o quasi .. scontato se ti dico uomo maiale e donna maiala,, uomo cane e donna cagna .. se ne fanno di tutti i colori( fanno scambi di coppia con altre coppie suine o canidi in generale) e stanno insieme felicemente o si separano felicemente ..ottima coppia è quella di uomo pinguino imperatore e donna uccellino inseparabile ..forse sono in difficoltà nella gestione delle uova perchè vuole covare anche lui.. ma poi appena nascono i cuccioli.. tutto si sistema ... l'uomo orso non va bene con la donna maiala ,o meglio sono sfasati come tempi ... lei vuole numerosi e frequenti rapporti sessuali e lui propio non ce la fa .ne vuole pochi ,intensi e di qualità...sichè.... cosi la donna maiala si cerca tanti fidanzati occasionali finchè trova l'uomo maiale o cane e tutto si sistema. L'uomo orso fa buona coppia con la donna uccellino inseparabile ma anche con la donna- pinguina imperatrice .meglio con la pinguina .La pinguina imperatrice ha tanta pazienza , lo aspetta e a volte lo fa anche ridere .

ross ha detto...

AHHH dimenticavoo!!!le coppie elettive.Le coppie ideali elettive sono rare come le mosche bianche ,in coppia naturalmente .

ross ha detto...

Prima che legga Vanessa .. devo correggere un errore o tanti errori.Scelgo la strada di un unico errore .non si dice amantide religiosa.. ma mantide religiosa... La seconda strada sarebbe stata;acagna, amaila, aorso, auccellino inseparabile. apinguino imperatore...ecc ecc
ciao agillipixel!

Visir ha detto...

Scusate ragazzi, ma arrivate tardi.:)

Nel Tantra, 4.000 anni fa era già stato detto tutto sul sesso. Allora si distinguevano gli esseri umani in quattro animali (diversi per uomo e donna) con la raccomandazione degli accoppiamenti ideali.
La suddivisione che stava alla base di questo modello era più pragmatica della vostra; Non era cioè sulla scorta di un’etnologica morale antropocentrica, ma bensì su base fisiche: costituzionali.
Mi sembra l'orientamento più saggio.
Struttura e funzione sono intimamente legate e determinano sempre il risultato.

In altre parole è sempre possibile insegnare ad un tacchino a salire su un albero, ma per quel compito sarebbe meglio assumere uno scoiattolo.

Comprendere "cosa" siamo è inscindibile per comprendere "chi" potremmo essere.

Naturalmente nell'ultimo capoverso si apre una discussione più ampia che richiederebbe molto più spazio e tempo per essere approfondita.

ross ha detto...

Ma noooo!!tranquillo .Nessuno voleva fare dell'etnologia morale antropocentrica, semmai etologia pura. si è parlato di noi animali umani tra animali .Nessun giudizio morale .Non volevamo fare certo una nuova teologia della coppia umana.E dai!le nostre considerazioni( mie e di gilli )erano dettate da uno sguardo ludico-ironico delle coppie umane... osservate nel quotidiano, intuite . Non avevamo certo la presunzione di competere con il tantra di 4000 anni fa ,che aveva già intuito tutto sul sesso. .Molte intuizioni hanno avuto conferme nel tempo,dall'evidenza dei fatti grazie alle nuove tecnologie , all' evidenza scientfica .
Mi viene in mente un grande dell'800 che osservando,e solo osservando aveva avuto una grande intuizione sulla teoria dell'apprendimento per imitazione, che ha trovato conferma negli anni 90 con la teoria dei neuroni a specchio.. lo stesso, aveva intuito il concetto di numerosità che ha avuto conferma negli ultimi anni grazie alla ricerche suffragata dalle neuroimmagini...L'OSSERVAZIONE, L'INTUIZIONE ..... magari le nostre(mie e di gillipixel)troveranno conferma fra 100 anni. Ma noi non ci saremo più