martedì 3 luglio 2012

Perfetto per il momento


Meriggiare pallido e assorto
presso un rovente muro d’orto,
ascoltare tra i pruni e gli sterpi
schiocchi di merli, frusci di serpi.

Nelle crepe del suolo o su la veccia
spiar le file di rosse formiche
ch’ora si rompono ed ora s’intrecciano
a sommo di minuscole biche.

Osservare tra frondi il palpitare
lontano di scaglie di mare
mentre si levano tremuli scricchi
di cicale dai calvi picchi.

E andando nel sole che abbaglia
sentire con triste meraviglia
com’è tutta la vita e il suo travaglio
in questo seguitare una muraglia
che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia.


Questo è scrivere.

5 commenti:

Squilibrato ha detto...

Già. Nella mia c'è il filo spinato.

Gillipixel ha detto...

Capolavoro assoluto, Vale...hai fatto bene a citarla

Vanessa Valentine ha detto...

Sulla mia scorze di melone, Squilibrato...e bicchieri vuoti, anche.:))))

Vanessa Valentine ha detto...

Gilli, è la mia poesia preferita, in assoluto...Montale l'ho ripreso dopo aver passato un po' di tempo con i puffoli di terza, non che loro l'apprezzassero molto, in verità. Ma è uno di quei poeti che...eeeehhhh, ci vogliono, di tanto in tanto.;)

Gillipixel ha detto...

Montale è un grandissimo, Vale...le sue parole sono come di cristallo: di una limpidezza e di una precisione impressionanti, ma al tempo stesso così ad un passo dall'andare in frantumi da un momento all'altro...e poi in lui ci ritrovo tutto un certo "essere ligure" che in seguito si è confermato in tutta la compagnia dei cantautori di quella terra...