lunedì 17 settembre 2012

OMG


Mi dimentico ogni volta quanto sia divinamente, meravigliosamente, perfettamente bello quest'uomo, e poi anche bravo, con tutti quei dentoni bianchi incastonati nel sorrisone più sexy del mondo, e particolarmente pulchro et magnifico et gaudioso, anche.
Mi fa esaurire tutti gli ovetti d'un colpo, o almeno quei cinque-sei che ancora alloggiano da qualche parte, là in fondo.
Stasera mi son vista "Possessione", dal romanzo della Byatt, letto più di dieci anni fa, quando già ero allo studio legale ed evadevo, almeno con la letteratura, da tutto quel grigiume orroroso.
Qualcosa mi ricordavo, però era tutto nebuloso.
La Paltrow era come al solito algidina e coccolina (ma basta tira e para, osteria!, bionda! guarda che tocco di capolavoro il Signore ti ha messo nel letto! dovresti solo andare a messa tutti i giorni per il resto della tua vita e pregare sui ceci, per ringraziarLo!
In breve, per chi non lo so sa, son due storie d'amore che si intrecciano, una tra due poeti vittoriani tutti tremori, trine e trullallà, con lui sposato e quindi pieno di sensi di colpa (però i vittoriani, nonostante tutto, mica si tiravano indietro) e una ai nostri giorni tra due ricercatori che scoprono un carteggio ignoto ai più e decidono di scoprire gli altarini di questa benedetta storia d'amore.
Il periodo è uno dei miei preferiti, poi basta che mi facciate vedere signore in crinolina, cimiteri nello Yorkshire, abbazie di campagna e un sacco di magoni romantici e io ci sguazzo. Il libro è meraviglioso e scritto benissimo, quindi vi consiglio caldamente di leggerlo.
Il succo della storia è: deve l'amore sconvolgere le vite delle persone, rovinandogliele, anche , possibilmente? E la risposta è, ma certo, ovvio.
Perché prima si viveva benino, tranquilli, con la propria arte, la moglie, la domesticità. Ma poi...si brucia, si va a fuoco consumandosi finché ce n'è e la cosa più orrenda è che non si muore del tutto ma resta un tizzone incandescente, per sempre, lì, a ricordarti l'adorabile falò che hai appiccato.
Lo rimpiangi tutta la vita. Meglio esser andati a fuoco fino alle fondamenta, allora.
Neil LaBute è un regista che mi piace, anche se ha fatto delle cose tremende (tipo "Il Prescelto", con Nicholas Cage, orendo), "Nella società degli uomini" è invece un capolavoro di crudeltà.
Questo è nella media, non guizza ma non è nemmeno repellente. Il valore aggiunto è Aaron Eckardt e le sue giacche di velluto, i capelli biondi out of bed e quell'aria da cagnetto sotto la pioggia che ci ha sempre fottuto allegramente tutte quante, saecula saeculorum.
Lo guardavo sbevazzando l'Oransoda col ghiaccio, sorridendo ebete e in stato catatonico/estatico.
Zio Marcel avrà anche pensato che le donne belle sono per gli uomini privi di fantasia ma scommetto che gli uomini belli se li guardava volentieri anche lui, con lo stesso sorriso ebete mio.

8 commenti:

Jenny ha detto...

OH LA'...un post che condivido..tuttttttto. Sono arcisicura che i tuoi lettori di genere M, o giù di lì, non ci perderanno gli ultimi neuroni ma sono felice di leggerti e dare il meglio su questo, libro e film e...maschio!Io me lo sono rivisto anche per l'ambientazione: ricordi Whitby? bello bello , senza ulteriori commenti. BRAVA!

Gillipixel ha detto...

Vale, la Magnifica è profeta in patria :-) infatti debbo confessare e confermare che questo bel figo non mi attira granché...ma un tuo scritto è sempre una delizia per il lettore, quindi, potresti anche raccontarmi la cronaca della gara di corse fra le pulci nane del Wyoming e mi appassionerei in ogni caso :-)

"...tremori, trine e trullallà..." ahahahahahha :-D ma quando le studi, di notte? :-)
Anche questa: "...ma basta tira e para, osteria!..." bellissima :-D

Ecco, la vecchia Gwyneth mi garba di gran lunga di più :-) solo che, altro che sliding doors per poter almeno sperare di trovarsela davanti di persona...ci vorrebbe il traspositore temporale di Star Trek, lanciato a velocità smodata come in Balle spaziali :-)

Vanessa Valentine ha detto...

Whitby...vero! Che posto...fino al faro ci abbiamo passeggiato anche noi! E le spille di giaietto?
SAPEVO che te lo stavi vedendo anche tu...!:)))))))
Il libro era la fine del mondo, il film non male...però Aaron...eh, beh.:))))))))
Brava la Byatt!;))))

Vanessa Valentine ha detto...

Gilli, posso capirti quando dici di preferire la Gwyneth (il nome con più consonanti e approssimanti del mondo, anche)...:)))))))))
Hai visto "Two Lovers", con lei, più recente? Quello con Joaquin Phoenix che si innamora della vicina? Lei lì è matura, davvero, davvero sexy...meglio adesso di quando era più bimbetta...
Ahahah, le pulci nane del Wyoming, ma da dove le tiri fuori...:))))))))))))

Gillipixel ha detto...

Mi manca quel film, Vale...se mi capita a tiro, non mancherò di guardarlo...ho verificato su wiki: ha fatto un sacco di film, nel frattempo, e me li sono persi pressoché tutti :-) dovrò recuperare, per verificare la tenuta della Gwyneth matura :-)

Vanessa Valentine ha detto...

Sapessi quanti me ne perdo, Gilli! Sto guardando mentre scrivo "Cortesie per gli ospiti", quello con Rupert Everett a Venezia...inquietante!
La Gwyneth ha fatto anche la prof in Glee, il telefim. Non è malaccio, come cantante, anche.

Jenny ha detto...

Il libro di McEwan è molto più cruento!

Vanessa Valentine ha detto...

Il film mi ha turbato un sacco, Magnifica!
Cattivo!
Del resto che ti aspetti, se incontri Christopher Walken di notte per le calli di Venezia, non è un buon segno...con quella faccia...:))))))
Ma tutti i suo libri sono "minacciosi", c'è sempre una tragedia dietro l'angolo, anche le cose più semplici hanno in sé l'inquietudine...