martedì 7 maggio 2013

Manga







Ormai mi conoscete abbastanza, dopo anni. Mi innamoro con una facilità spaventosa, mi appassiono alla follia per un film, un telefilm, un libro o un fumetto, dò proprio di matto pur di procurarmi tutto sull'argomento che mi interessa. Onnivora e vorace, una fame lupesca che si autoalimenta senza soluzione di continuità.
Dal Comicon di Napoli l'Ineffabile mi reca in dono "Chi Sweet Home", un manga delizioso di cui naturalmente ignoravo l'esistenza, ed è subito passione e oblio del presente.
Lacrime a fiumi durante la lettura.
Una gattina si perde durante una passeggiata con mamma gatta e fratellini e piangiottosa viene trovata da un bambino e la sua mamma. Impietositi, se la portano a casa.
Il problema grosso è che nel loro microbico appartamento gli animali non si possono tenere (il Giappone è piuttosto draconiano con le sue regole, al gattino un calcio e via andare). Ohibò, loro decidono di buggerare le regole medesime (!) e di battezzare la gattina Chi (in giapponese un modo per indicare la pipì, come tutti i gattini la piccola ha qualche problema con la cassetta, all'inizio), nonché di tenersela, dribblando la portinaia e i vicini ficcanaso. Il primo volume mostra la coabitazione iniziale, le prime traumatiche esperienze con bagnetto e phon, la visita dal veterinario, l'amore che la piccola sviluppa per i padroni e il bimbo di casa, il suo caratterino pestifero, adorabile e notevolmente bagigesco.
I manga sono un mondo a parte, in questo entro volentieri e ci resto ad occhi spalancati. Mi procurerò tutti gli altri volumi, fosse necessario pure in giapponese, i disegni mi piacciono troppo.
L'autrice, Konami Kanata, ha un gatto e si vede: le espressioni sono quelle, i versi, tradotti in umano, sono chiarissimi.
Una chicca per tutti i gattofili e i teneroni di questo sconfinato e gemebondo mondo.
Io non riesco a smetterla di guardare i disegni!, giuro.









4 commenti:

Gillipixel ha detto...

Hai ragione, Vale, questa micina ha proprio un'aria assai bagigesca :-) emana una "bagigery" molto intensa :-) (o si dirà "bagigness"?...) :-)

Le pose micesche nei disegni sono proprio tipiche, si vede che l'autrice è una grande osservatrice delle movenze feline che, come noi ben sappiamo, rappresentano un repertorio di pregevolezza estetica da incanto puro :-)

Credo che sia bellissimo sapersi appassionare a cose culturalmente molto elevate, ma anche a spigolature di bellezza come questo fumetto :-)...la realtà è un libro dagli infiniti registri, che si può leggere su mille livelli diversi: ad ogni quota, si può trovare del bello :-)

Vanessa Valentine ha detto...

Bagigery è una delizia, Gilli!:)))))
Stamattina dovevo portarla dalla veterinaria per il richiamo del vaccino ma non c'è stato verso di farla entrare nel trasportino...si è messa a stella con le quattro zampe aperte all'imbocco del dannato aggeggio, come un felino vitruviano, e non c'è stato verso che ci finisse dentro...:))))) e poi mi guardava con l'aria tipo, ma perché mi fai questo? col bene che ti voglio.:)))))
Mi sono sentita una caccona monster...:)))))))
Ohè, se non le va di fare una cosa...;))))))

Gillipixel ha detto...

Ehehehehehhe :-) la Bagigia vitruviana è buffissima, Vale :-) nella classificazione astronomica deve essere di certo una supernova pellicciosa :-)

Vanessa Valentine ha detto...

Ha un caratterino, Gilli!:)))))
Certe volte mi dà dei pugni con la zampetta morbidina come a dire, non ti sognare di fare la bulla con me, tesoro...solo perché sei alta!:)))))))