lunedì 12 ottobre 2009

La tisana

Aspetto 'sto gelo polare che sembra debba arrivare da un momento all'altro, ingozzandomi di arancini (strategico modo per far fuori il carnaroli in eccesso) e plissettando il plaid sulle ginocchia, con Barnaby-maratona serale. Ma il primo freschetto (che già Delerm incensava) lo metto al tappeto con la dolce tisana profumata di rhum e uvetta...
Oddio, che pace, che beatitudine.
Che dolce incanto.
Sembra la scena da film Disney, quando tutti iniziano a cantare e ti senti così buono che ti viene il groppo in gola.
In realtà stai solo godendo perché tu hai il sedere al tiepido e al bar qua sotto le squinzie stanno appollaiate su sgabelli-traliccio rinfrescandosi...il rinfrescabile. Chessaddafà per acchiapparsi un uomo.
Quanti inumani sacrifici.
Scusate, ma preferisco la tisana.

2 commenti:

Haemo Royd ha detto...

Accorgersi di essere felici, percepire le monachelle di felicità prima che si spengano.
Potrei andare avanti in questa chiave ma smetto perchè stasera ho la gara di Bestemmie&Turpiloqio e mi devo allenare.
Cia'

Vanessa Valentine ha detto...

Benvenuto, Haemo Royd (controverso ma suggestivo nom de plume)!
Ho qualche domanda da farti, per esempio:
1) cosa sono le monachelle (di felicità)? Stiamo parlando di suore di bassa statura, o altro??
2) la gara di "Bestemmie e Turpiloquio" sembra una cosa piuttosto faticosa, ancorché affascinante. Il primo premio in cosa consiste, una settimana in compagnia di nerboruti scaricatori di porto? :)