venerdì 28 gennaio 2011

Non vedere l'ora

Riemergo dal tour gastroinfluenzale con un colorito verdino, una dieta poverella (patate lesse, zucchine idem, grana, yogurtino) e la pancetta di Natale smaltita. Non è un novità del resto, a gennaio con il freddo e qualche uscita in compagnia i virus viaggiano in allegria.
Abbiamo avuto diverse visite per vedere la casa nuova, serate tranquille con pizza a go go e un compleanno festeggiato a ballare in un locale con gli amici. Dopodiché, passati i tre giorni di incubazione, zacchete. Adesso comunque siamo in piedi e si tira avanti.
Oggi c'è un vento dal nord freddo freddo e testardo, stanotte c'era un'imposta che sbatteva come una matta da qualche parte e ci si chiedeva, ma dove caspio sbatte, che è tutto 'sto casino? Era quella della camera da letto, mi sono dimenticata di chiuderla ieri sera e complice la tenda rosso cupo molto british che abbiamo messo su è buio pesto sempre.
Almeno c'è un bel sole, questo sì.
Non vedo l'ora che l'inverno passi, sto diventando vecchia e preferisco i climi miti.
Ieri sera abbiamo fatto una riunione tra condomini e poi quando la maggior parte della gente è tornata a casa siamo rimasti a chiacchierare in pochi, fuori nel cortile perché c'è sempre qualcuno che tira fuori le cicche e così muore di freddo anche quello che non fuma.
Una ciacolata tra gente che sta iniziando a conoscersi sarebbe senz'altro più gradevole in una bella notte di maggio...chissà che non si riesca ad organizzare una cenetta qua sotto, abbiamo in ogni palazzina uno spazio sotto il portico perfetto per metterci un tavolone, le lampade e per mangiare in compagnia.
Che voglia di un po' di tepore, mammamia. Ma di tepore primaverile, quando il vento muove piano le tende, il sole ti scalda le gambe e tu te ne stai in terrazza a leggere, con gli occhiali da sole, e un po' ti distrai, guardando il cielo celestone intenso, ascolti gli uccellini che fanno il loro anarchico, melodico chiasso, il vento ti costringe a leggere più svelta perché ti gira le pagine e tu non te ne accorgi nemmeno...i pensieri che ti vengono quando guardi l'azzurro sono quelli che non realizzerai mai.
Però sono così belli, leggeri come i gattini.

3 commenti:

Gillipixel ha detto...

Questo passaggio è una meraviglia agli occhi dei pigri, Vale:

"...Che voglia di un po' di tepore, mammamia. Ma di tepore primaverile, quando il vento muove piano le tende, il sole ti scalda le gambe e tu te ne stai in terrazza a leggere, con gli occhiali da sole, e un po' ti distrai, guardando il cielo celestone intenso, ascolti gli uccellini che fanno il loro anarchico, melodico chiasso, il vento ti costringe a leggere più svelta perché ti gira le pagine e tu non te ne accorgi nemmeno...i pensieri che ti vengono quando guardi l'azzurro sono quelli che non realizzerai mai.
Però sono così belli, leggeri come i gattini..."

Bellissimo :-)

Gennaio è una specie di lunedì dei mesi :-) si porta dietro la stessa odiosità da ripresa, lo stesso efficentismo fastidioso :-)
Anche io ho voglia di primavera, e pensandoci sull'onda del tuo articolo così delicato, mi è parso di intravederla più vicina :-)

Gillipixel ha detto...

Non sono soddisfatto del mio commento :-) e ribadisco :-)

Questo passo in particolare:

".....i pensieri che ti vengono quando guardi l'azzurro sono quelli che non realizzerai mai.
Però sono così belli, leggeri come i gattini..."

ecco, lo so che io sono uno dal complimento facile e talvolta un po' mi lascio trasportare :-)
A volte può sembrare che le mie considerazioni, in virtù di questo meccanismo, risultino un po' inflazionate, ridondanti...insomma, sia come sia, per me è una delle cose più belle che abbia mai letto in assoluto :-)

Vanessa Valentine ha detto...

Gilli, basta o mi fai tirare fuori i fazzoletti!:)))))
E' tutto merito della nostra cospicua pigronaggine, se ci vengono pensieri così rilassanti...e magari un sacco di gente che corre continuamente e anzi ha l'orrore di fermarsi non capisce...oh, beh, prima o poi verranno in squadra con noi.
Su gennaio concordo, tra l'altro è pieno di conti da pagare...è proprio palloso come il lunedì, bisognerebbe raschiarlo dal calendario, e farci su due febbrai...tra l'altro ci faccio il compleanno, in febbraio, così mi beccherei il doppio dei regali, eh eh...:))))))