mercoledì 27 aprile 2011

A vita piena

Oggi è una giornata ventosa, una di quelle che mi piacciono e fanno stare bene lo spirito.
Anche se da nord qualche nuvoletta un po' più scura e densa comincia a farsi avanti, stare fuori a prendere un raggio di sole con una tazza di caffè in mano è una vera goduria. A patto di avere la felpa addosso, chiaro, Poultryville è ancora freschetta, in questi giorni.
E il vento continua anche a rabaltarmi tutte le piante grasse, non so più come tenerle ferme, quelle piccoline.
La Pasqua è stata paciosa e mangereccia, pure troppo. Mi sembra di aver stipato grandi quantità di cibo nello stomaco, come un coscienzioso magazziniere, al pranzo pasquale ho iniziato a sentire delle fitte come se realmente dentro non ce ne stesse più...e la sera, ovviamente, avevo il solito buco di fame. (Se penso a quella crespella con le verdure...e a quegli asparagi con la cremina di asparagi...ah).
Ci siamo viste con la Magnifica, anche, per il nostro giro in Basilica (prima del paventato arrivo, qui a Padova, dei centomila pellegrini polacchi che scenderanno per questo fine settimana per la beatificazione di Papa Wojtyla - già in allarme rosso tutti quanti, stanno cercando di metterli dappertutto, sono in effetti un gran bel botto di gente). La Magnifica poi ogni volta mi spiega un sacco di cose sulla Basilica che non so, così ogni tour diventa nuovo e interessante. Mi aveva portato su una ganzissima calamita da frigo, una molletta reggimessaggio la quale, una volta schiacciata, fa "bee, bee" come una pecora. Fortissima. E un dolce alla frutta scozzese...;)
Le ho fatto scoprire, e ne sono molto contenta, un negozio di arte orientale e gioielli di pietre dure che lei non conosceva. E lei mi ha regalato un meraviglioso anello con una grossa giada piatta, con una screziatura azzurro pallido incredibile. Come si dice, vista e presa. E lei si è regalata una collana d'ametista, davvero sontuosa ed elegante. Ragazzi, dovevate vederci! Eravamo proprio due pasque! Ci siamo fatte un giro indicibilmente piacevole e rilassante per tutti i negozietti di Padova, abbiamo trovato anche una commessa da Schlecker simpatica e ciacolona e ovviamente abbiamo comprato anche lì dentro uno di quegli smaltini piccoli per unghie dai colori strambi ed estivi e altre cose nuove e profumate. Sempre così, io e lei, a caccia di cose appena uscite, magari non saranno ovviamente stranuove di pacca, ma anche così va bene uguale.
L'ho portata in uno di quei bei caffè che hanno aperto in massa in centro, ci andavo ai tempi dell'università e mi piace tornare sul luogo del delitto. Dovevamo ritemprarci un po' prima del tour de force alla Feltrinelli, in genere il pezzo forte dei nostri giri. Le piazze erano tutte un brulicare di gente indaffarata a vedere, tastare, decidere o non decidere di comprare, tutti impegnati a vivere e a godersi la giornata primaverile. I portici erano freschi e ventosi, ci voleva davvero una foularina intorno al collo (e infatti più tardi me ne sono prese due per un prezzaccio al mercato, molto carine e femminili, con i ricami e i fiorellini provenzali).
Naturalmente la Feltrinelli si è spalancata come il paradiso, con offerte e sconti da far girare la testa. Abbiamo deciso in tandem di farci prendere dalla frenesia per Trollope (se qualcuno di voi legge le recensioni sui giornali più diffusi saprà anche che questo autore vittoriano sta vivendo una seconda giovinezza tra pubblico e critica. Io e La Magnifica all'università l'abbiamo saltato a piè pari, nessun docente l'ha inserito nei suoi corsi e perciò è rimasto semplicemente un nome letto nel Daiches e niente più. E invece non solo merita la lettura, perché è divertente e adorabile come Alexander McCall Smith, ma a breve si meriterà anche un post - alla fine delle 850 pagine, chiaro. Meglio dirlo subito, sono romanzi lunghetti, ma è la loro bellezza).
Insomma, il prezzo era basso e ne abbiamo preso uno a cranio.
Lei poi ha esagerato e si è presa anche qualcosa di McCall Smith in inglese (Dio benedica quell'uomo per quanto scrive, ho visto che è uscito un ciclo suo nuovo ambientato a Londra, yum yum...), non c'è niente come avere tra le mani una pila di libri nuovi e profumati di carta fresca, è la cosa più grandiosa che possa toccare in sorte ad un essere umano.
Visto che ero ancora in vena di gratificarmi, mi son comprata "Il mio vicino Totoro" di Miyazaki (ce lo siamo sparato subito la sera stessa, a casa: che delizia, che gioia per gli occhi, quanta bellezza!). Ogni volta è così, con i film di Miyazaki. Mi vengono le lacrime agli occhi solo se ci penso, siamo cresciuti con Heidi e per fortuna, dico io.
E così la festa è passata in fretta, Pasquetta a casa ancora in coma digestivo, praticamente, mentre mucchi di padovani si accodavano frenetici su prati e colli (meno male che il tempo ha retto). Ma sinceramente starsene a casetta con un bel libro era così tenero...
Lo so, non sarà una vita piena di mirabolanti avventure, la mia, non sul modello The Bourne Identity...ma chi la vuole una vita piena di adrenalina e spaventi, se posso evitarla?;)
Oddio, il vento mi ha rovesciato di nuovo la haworthia, e l'ho appena rinvasata...

2 commenti:

Gillipixel ha detto...

Vale, i tuoi tour pigrerecci con la Magnifica sono delle avventure stupende :-) In confronto, The Bourne Identity, per dirla in termine tecnico, è una gran stracciata di maroni :-)

E' bello ogni tanto prendersi delle giornate senza programmi rigidi...si pensa ad un "copione" generico di giretti da fare, e poi si vede quel che succede andando a zonzo :-) stupendo :-)

Trollope prima o poi lo affronto pure io :-) però mi intimorisce un po' la mole...volevo iniziare da quelli più piccoli, ma poi non so se azzecco la sequenza giusta :-)
Facci sapere presto le tue impressioni :-)

Vanessa Valentine ha detto...

Sarà fatto, Gilli!:)))) in realtà sono romanzi molto freschi nello stile, e per nulla "pesanti"...poi alla mole non ci pensi più!
oggi spotty è pigro da morire...ci mette due ore a far girare tutta la baracca...che pizza!:(((((