lunedì 31 ottobre 2011

Piacere!



Mi chiamo Guinness!
Sono una streghetta di Halloween...passate una bella festa dei fantasmi e delle streghe, mangiando dolcetti e facendo scherzetti...io me ne resterò sul divano a ronfare, ovvio...:)

39 commenti:

stealthisnick ha detto...

io andrei prima a lisbona che a berlino o edimburgo (non che queste ultime due non mi siano piaciute)

Gillipixel ha detto...

Che meraviglia, Vale :-) è tenerissima...dalla mia esperienza con i mici neri so che in fatto di affetto hanno una marcia in più :-) soprattutto se hanno avuto dei momenti difficili appena nati...e poi sono dotati di un armamentario fusaiolo più potente :-)

Ti regalerà grandi gioie, vedrai :-)

Vanessa Valentine ha detto...

Ok, Steal, tengo buono il tuo suggerimento (anche se scegliere è difficile, sono la fine del mondo tutte e tre, diversamente...)
Al massimo faccio sasso carta forbice.:)

Vanessa Valentine ha detto...

Vero, Gilli! Nella prima foto sembra già più adulta, come una signora a bordo piscina nelle soap americane, quasi sofisticata (non si vede bene, ma è tutta sporca ancora di antibiotico sui baffi, è ancora un po' cucciola e non sa pulirsi bene...mi toccherà provvedere all'imprinting tipo Cat Woman??:) )
Nella seconda foto è proprio lei, una tenerona che si butta lunga distesa mettendomi la testina sulla spalla...:))))))
E fa ron ron assordanti!:)))))
Io la sbaciucchierei dalla mattina alla sera!:)))))))))

Visir ha detto...

Si prendono gli animali, si addomesticano, gli si toglie ogni istinto di soprvvivenza dandogli cibo, casa e copertina. Magari anche una spuntatina alle unghie.
Poi li si castra...e lo chiamiamo amore.
Gatto fuggi!
Finché ancora sai cosa sia essere libero.

Vanessa Valentine ha detto...

Buona idea, Visir, così tira le cuoia per l'Aids dei gatti o sotto una macchina o tra le mani di qualche pirla maniaco antigatto...Stephen King ha detto che i gatti sono i gangster del regno animale, una vita breve, intensa e conclusa con una morte violenta. Se li si lascia liberi di farlo.
Mi dispiace, credo che la miciola abbia già assaggiato le gioie dell'amore e preferisca il mio divano caldo e morbido ad una notte d'amore con un gattone frettoloso e violento sotto la pioggia gelida.
Se le persone potessero rinunciare ai patemi d'amore con altrettanta facilità son sicura che lo farebbero.
E di sicuro romperebbero meno le palle agli altri, dopo.

Visir ha detto...

Vendere ad altri, in questo caso ad un povero cristo di gatto, il proprio penitenziario personale è proprio dell'essere umano.

Non te ne faccio una colpa.
Le persone normali sono contente, hanno i buoni sentimenti, credono di amare.

Le persone normali sono felici delle partite di pallone, dei parenti, dei figli, degli hot dog caldi con tanta salsa, del Natale, di Dio. Sono riconoscenti del lavoro da schiavi che arricchisce sempre qualche altro. Si accontentano di poco, li compri con un piatto di lenticchie. Li diverti con quattro piroette e due scoregge.
Ingrassano negli anni come mongolfiere di carne, intontiti dai trigliceridi. Canticchiano e danzano verso la propria fossa senza mai una domanda che non riguardi altro che i loro impicci.
Si azzuffano per futilità e ignorano l'essenziale.
Si muovono frenetici, ma non arrivano mai da nessuna parte.

Non si domandano il senso di questo avanspettacolo. Inconsapevoli comparse senza talento. Sono solo il coro che muggisce durante l'Aida, ma ognuno si crede un gran Tenore.
Cercano di arraffare quello che possono tappandosi il naso, chiudendosi gli occhi e pendendolo a turno nel bulibù, che alla fine, con l'abitudine, magari fa meno male. Vogliono solo vivere ma non sanno per “cosa” valga la pena vivere.
Discutono e giudicano dal loro piccolo, insignificante bozzolo con quegli occhietti di vetro, senza calore, senza dignità, senza vita, senza forza d'animo.

Vabbè.

Lo ripeto, povero gatto.
Un principe guerriero che vive del proprio coraggio e della propria astuzia, ridotto a mendicante, ad elemosinare una ciotola di croccantini per campare qualche anno in più. Ad aspettare che gli versi il cibo che non ha più voglia ne capacità di prendere da se stesso.
Ridotto a un pallido riflesso di quella luce brillante di vita che emana ogni animale libero.
Gli regali la tua prigione e pensi di essere anche buona.
Fai di un Dio animale un rincoglionito, dipendente dai caloriferi, dalle copertine, dai muau muau micio micio dei tuoi occasionali ospiti. Castrato o sterilizzato per non sporcare la casina di mamma tutta piccina & picciò,
Che fine ingloriosa!
Barattare la vita con il tempo trascorso credendo che siano sinonimi, che pessimo affare.
Meglio crepare magari subito, ma libero. Tanto si crepa tutti lo stesso.

Ops! Mi sa che ho esagerato, mi spiace ma non sono una signorina dai modi gentili.

Vanessa Valentine ha detto...

Lo sospettavo, Visir...:)))))))
In realtà io vedo ancora nella gattina che ho preso con me una deità, anche perché è talmente ferina e maestosa, pur nella sua taglia contenuta, che non vedo come mi potrei confondere.
Mi dispiace per tutte le persone che vedono il bicchiere mezzo vuoto, io tendo sempre a riempirmelo, possibilmente con un rosso profumato.
Se nasci ottimista di natura gli altri non possono fartene una colpa. E se l'umanità è quel che è o infelice per sua colpa, beh, don't put the blame on me, honey.
Io ho le persone, i mici, la cucina, il jazz e i libri...e sono felicemente anormale.;))))))))

Visir ha detto...

Come si possa essere felici e beati con tanta sofferenza intorno ad ognuno di noi per me resta un mistero. Magari un giorno mi spiegherai come fai se è poi vero che ce la fai.

Le ipotesi che mi vengono in mente per un simile atteggiamento di sviscerata contentezza al momento sono solo due.
Ho una persona ha una pelle da elefante oppure è stupido, naturalmente parlo in astratto non è certo riferito alla tua gradevolissima persona.
Non ti conosco, quindi non posso e non voglio giudicarti né questo è il luogo per farlo.
Esprimo, come tutti, solo una opinione sulla base di certi presupposti che mi sono dati sapere.

Così mi piace talvolta leggerti perchè sei il tipo che fischietterebbe la marsigliese anche nelle situazioni più tremende (con un certo divertente gusto per il paradosso) e non ti annoiano le persone comuni né la vita che fai che non è propriamente una girandola di imprevisti, emh!
Sei forse il tipo che se avesse a disposizione il tasto "fine del mondo" magari ci farebbe su uno "smile" con il pennarello, mentre io sarei seriamente tentato da premerlo non con un dito, ma con tutto il palmo della mano mentre ci faccio sopra una sghignazzata satanica.. Beh! Forse al momento sono solo un pochino sotto stress.

Appari dunque fatta così, ti piace vivere in questo immondezzaio e cerchi fra i barattoli e i sacchetti della pattumiera un fiorellino anche se non c'è.
E' molto bello, un po' ingenuo ma bello.
Ti infiammi ai buoni sentimenti e forse ti basta una cioccolata calda per dare senso ad una buona mezz'ora di vita (almeno è così che la vendi).

Per me è un pochino diverso.
Io vivo al Polo Sud, intorno a me c'è solo ghiaccio e neve e un vento tagliente che spazza via le illusioni a 120 km all'ora.
Però, stranamente non ho freddo e nemmeno ho paura, neanche della notte antartica, anche se durasse non sei mesi ma tutta l'eternità.
Ti lascio per il momento zampettare per i tuoi prati fioriti.

P.S. Sei molto paziente io mi sarei già mandato a...
P.P.S. In ogni caso: Guinnes libero subito!

Vanessa Valentine ha detto...

E' sempre un errore vantarsi della propria felicità, Visir, e io non lo voglio commettere. So che il destino ha aguzze orecchie da elfo e un brutto carattere.:))))
Diciamo che la mia serenità nasce dall'accettare la vita come viene, seguire il corso del fiume così com'è, finire nei pantani se ce ne sono, sedermi tra l'erbetta verde e sotto gli alberi quando capita, beccarmi i sassi delle rive con su le infradito, eccetera. Chiaro?
Non penso che la vita sia un deserto o uno sterminio di ghiaccio, l'umanità nel suo complesso c'è e non c'è per me perché comunque è quel che è e io non posso farci niente. Non le ringhio contro perché se mi girano le balle non è colpa sua, non è colpevole nemmeno se è infelice perché è sempre andata così e sempre andrà così.
Io sono qua se uno è giù di corda e lo aiuto. Se ha fame gli dò da mangiare, eccetera eccetera, secondo i precetti cristiani e di svariate altre religioni (le quali, malgrado tutte le magagne, hanno sempre la clusoletta in piccolo "aiuta gli altri, pirlone").:))))))))))
Il problema è che non abbiamo fame come una volta e molto più tempo libero. L'umanità rimugina, è così che migliora.
Non ho ricette, mi piace stare con me e con gli altri, fine. Se avessi un buon senso del marketing ci avrei fatto sopra soldi e carriera, ma non me ne frega nemmeno di quelli e di quella.
Forse sono rilassata perché sono una gattona, tutto sommato, o una ranocchia sulla foglia di ninfea (come in Tom Robbins...), sono rilassata perché là fuori ognuno di noi ha una strada e, oplà!!, sembra impossibile, ma in qualche maniera la strada trova te.
E poi cammini.;)
Devi assolutamente dirmi di che segno sei...:)))))))
tu non ci crederai, ma io si. E tanto ti basti.;)))))))

Vanessa Valentine ha detto...

E poi sì, adoro i fiori e la cioccolata, i gattini e gli orsacchiotti. E nonostante tutto, se voglio, sono una vera satanassa.;)

Salazar ha detto...

Curiosa e singolare questa cosa del “meglio 1 anno da leone che 100 da pecora” applicata ai gatti.
Ma i gatti – Visir - sono anche animali scaltri ed opportunisti, e quando stanno a ronfare tutto il giorno sul divano senza una preoccupazione al mondo, forse, stanno proprio “opportunando”. I gatti non sono ne leoni ne pecore, sono gatti, ed è da gatti che vogliono vivere nel miglior modo loro possibile.
In più non sarei così sicuro che in una csasa con gatto sia proprio il gatto il carcerato.

Ma un’altra era la cosa che volevo chiederti: hai fatto una lunga tirata sulle persone normali, lunga e poco lusinghiera. Si può approvarla, si può non approvarla, questione di idee: succede che ognuno la pensi esattamente come vuole.
La domanda è: gli altri, quelli non normali (a parte i serial killer e gli psicopatici di ogni forma e dimensione) cosa fanno nella, e della, loro vita per non essere considerati normali?

Vanessa Valentine ha detto...

Felino Salazar, quanto mi piaci!!:))))))))))
Visir commenterà se e quando vorrà, io per ora confermo la tua asserzione, il gatto è il padrone di una casa, semplicemente perché è un leader senza saperlo e senza volerlo, probabilmente. Troppa fatica.
E' un capo naturale e carismatico.
Gli umani si accodano, venerandolo.
Guinness mi odierà quando la porterò a fare l'operazione, è logico. Nel suo piccolo cuore ci sarà per un po' di tempo astio, forse incertezza.
Spero mi perdonerà, gli umani sono più opportunisti dei gatti, più cattivi e più grossi. E' la tristezza della vita.
Comunque, resto dell'opinione che ognuno di noi abbia il diritto di scegliere la propria "non normalità".
Senza opportunismi, sempre.:)

Visir ha detto...

Mi permetto di chiarire la mia soggettiva opinione.

Potrei rispondere che le persone normali sono quelle che non si domandano se sono normali, ma forse è meglio e utile spiegarmi.

Le persone in generale vivono(?)e lasciano sul fondo della coscienza il senso dei loro affanni. Appaiano così soddisfatte o disperate secondo le circostanze fortuite della vita in conseguenza o meno di un soddisfacimento personale.
La regola di vita è una regola economica che persegue solo ciò che è utile e allontana ciò che è pericoloso. Tutto il loro esistere non può trascendere questa legge. Come potrebbe essere diverso? Non si sono mai veramente pesate né guardate allo specchio quindi non hanno fondamenta interiori, ma solo riferimenti materiali determinati dal risultato della correlazione fra le loro azioni e i risultati di queste azioni nell’esistere.
L'identificazione personale con gli eventi materiali di questa vita non offre così alcuna reale certezza poiché ogni evento è determinato dalle circostanze in una corsa universale verso il Caos..
Per meglio spiegare potrei dire che questa maggioranza non è altro che la somma dei loro ruoli in cui si identificano. Abbiamo così: genitori e figli, donne e uomini, bianchi e neri, dottori, commercialisti, imbianchini, persone buone e persone cattive, ecc. ecc.
La maggior parte indossa, secondo il momento, la maschera del personaggio che interpreta, suggerito dalla sua esperienza, dalle abitudini e dall’approvazione sociale, senza mai rivelare il suo volto.

Non potendo conoscere essi credono.

Fioriscono così innumerevoli superstizioni e illusioni riguardo a se stessi che allontanano questo pseudo uomo da se stesso.
Se non mi credete basta guardare le persone in faccia, scrutare i loro occhi per vedere che ogni bagliore di autenticità è quasi totalmente perso nel marasma della meccanicità dei ruoli stereotipati e dei pensieri forma generalizzati.
Il processo che ci conduce invece alla nostra vera umanità è un percorso di tenebra non di luce. Perchè nasce da un sentimento di compassione che sorge dalla constatazione della meschinità insita in ognuno di noi. Solo riconoscendo in noi ogni peccato è possibile vivere e comprendere l’errore di un altro.
Siamo in sintesi dei sacchi di pelle e ossa sostenuti dalla presunzione...Non molto di più. Per fregiarci dell’appellativo di uomini la strada è lunga.

E’ necessario solcare questo enorme oceano di sofferenza e di ignoranza così da conoscerne la profondità, per questo bisogna almeno saper nuotare e avere una rotta .Anche così non vi è nessuna garanzia di riuscita.

Chi non vede questo desolante Matrix è solo perchè non sa o non vuole vedere. Ha paura di nuotare e non si è mai spinto in questo mare, ma è rimasto sulla riva a farsi lambire i piedi. Prende a prestito i racconti di vecchi marinai e così crede di aver viaggiato, ma non si è mai mosso dalla piccola isola delle presunte credenze.

Nasciamo nel dolore, nel sangue e negli escrementi, questo è il terreno in cui fiorisce l'uomo e a questi elementi deve ritornare dopo una breve, brevissima apparizione, per altro effimera, su questo pianeta perso nell'infinito universo.

Già questa constatazione dovrebbe renderci solidali nel percorso del vivere, ma ciò stranamente non accade.
Dunque la constatazione obiettiva di uomini nati per morire non si forma realmente nella psiche di ognuno, ma (mi pare) si staglia in lontananza come una sorta di brutto sogno.
Nulla ci impedisce di godere di quei pochi attimi di serenità che la vita a volte ci presta, ma è opportuno a mio avviso non dimenticare che un giorno, magari non molto lontano, dovremo restituirli, come dovremo restituire tutto il resto.

Visir ha detto...

Umanizzare poi gli animali è un comportamento comune per gli umani, fa parte della nostra infinita arroganza. Il gatto se ne sbatte dei nostri commenti e delle nostre opinioni. La questione non si pone per l’animale ma per noi dunque.
Il mio personale modello di bellezza non include le bestie addomesticate perchè perdono molto della loro naturale brillantezza con la vicinanza all'uomo, e questo già dovrebbe dirci molto sul nostro reale valore.
Se la Natura gli ha dato (al gatto e in generale ad ogni animale sano) i mezzi e le occasioni di vivere in un certo modo mi domando chi siamo noi per pervertirli con le comodità della nostra vita. Una vita comoda ma artificiale, lunga ma inutile.

Siamo forse più intelligenti della Natura stessa? Ognuno può rispondere per se.

Vanessa Valentine ha detto...

Amen, Visir...;))))))))
Sarò fortunata, ma non vedo maschere sui visi delle persone, vedo i visi (belli o brutti, nessuna differenza).
Ciò che dici è interessante e ben articolato, ma suona freddo e disperato.
E io sono una boule umana.:))))))
La gente con me si apre e mi racconta le cose, certe volte così strampalate e terribili che penso, tra me e me, ma mi sta pigliando in giro? Scommetto che vuole attenzione...lo facciamo tutti, no?;)
Io vedo il buono e il bello ovunque, vengo presa in giro per questo a volte ma sinceramente la cosa mi fa sorridere ancora di più.
So solo che se emetti luce gli altri si scaldano.
Le tenebre mi piacciono solo se ho una luce vicina, per leggere e stare al calduccio, un camino acceso, un animale che mi vuole bene, anche umano.
Se non ami per primo, è difficile pretenderlo.:))))))
Il buio arriverà comunque, inutile farsi prendere dai brividi prima.
Forse più che ascoltare il suono della tua voce, pur melodiosa, prova a star zitto un attimo e ad ascoltare veramente gli altri.
Prova, poi casomai mi dirai che sono una torda.:))))))))
Guinness ti saluta, ha mangiato tre buste di carne e mi ha detto di dirti che ti sbagli.:))))))))
Tu la confondi con qualche altro felino più grosso e meno carino.;)

Gillipixel ha detto...

@-Vale & Visir: ci credete se vi dico che non so a chi dare ragione? :-)...sempre ammesso che dare ragione a qualcuno abbia uno scopo...avete detto entrambi cose talmente affascinanti e sagge che me ne rimango nel gusto della mia contraddittorietà e di quella della vita in genere, senza cercare di stabilire una mia posizione, che a questo punto non varrebbe una cippa di niente :-)

Veramente, è sempre bellissimo leggervi: con voi i neuroni non si annoiano mai :-)

Visir ha detto...

Non pretendo di aver l'ultima parola.
La mia ultima opinione sull'umanità la dirò prima di morire, la dirò, salterò nella tomba e tirerò giù il coperchio (come disse prima di me Dostoevskij) :))))

Non mi reputo freddo, anzi chi mi conosce sa che sono una persona molto passionale, ma vedo le cose per come appaiono e spesso sono proprio così.
Come diceva un simpatico comico: Fatti non pugnette!

Tu pensi di emanare chissà che luce, sarà anche vero, ma non farlo sapere all'Enel che altrimenti ti metterà un contatore nel sedere e una bolletta tra i denti alla fine del mese.
A parte le battute grasse, cercherò di parlare seriamente...diciamo che sarò serio come un infarto. :)

Penso così che se mai possa esserci una fusione di anime (ammesso che esista questa cosa di cui tutti parlano e che nessuno si prende la briga di trovare in se stesso) un’unione tra due diversi spiriti come i nostri darebbe un senso di completezza a questo novello ibrido spirituale che probabilmente ad entrambi adesso ci sfugge.

Il tuo inveterato buonismo, la tua letizia (leggermente sedata dalla digestione impegnativa) e il tuo candore adamantino sono cose molto tenere, come gli orsacchiottini che pubblichi.

Un condizionamento capillare direi per cogliere le sfumature della vita e dargli un senso salvifico che, a mio modesto vedere, non ha.
Tu dici: io vedo i volti delle persone (mi pare di vederti con un coro d'arpe in sottofondo e le pupille rivolte al soffitto...Ops scusa).
Embè! Io vedo le maschere, e allora?
Come se ci fosse diversità.
Non c'è conflitto in questo perchè la maschera rivela il volto, come la domanda rivela l'uomo che la pone non certo quello che risponde. Dipende dal grado di indagine cui vuoi arrivare.

Penso che dovrei imparare da te un pochino di ottimismo, ma tu, amica mia, mi sembri "trooooppo buona" per non apparire di un altro pianeta e se te lo dico io che sono quasi un extraterrestre ci puoi credere.
In una favelas circondata da quella simpatica umanità di cui tu scorgi il volto non dureresti che sei minuti e mezzo prima di finire come un tordo spelacchiato e allo spiedo.
Appari al lettore come vuoi far diventare il tuo gatto: un pigro levantino piuttosto che un guerriero vichingo. Niente di male per carità., ma la vita vera è un'altra cosa.
.
Domandati, mia entusiastica sostenitrice di questo porco mondo, ad ogni evento che ti accade: cosa è guadagnato e chi ci guadagna. Cosa muovono le parole, le azioni e i sorrisi di noi tutti.
Ti accorgerai, se saprai tenere la concentrazione a fuoco, che pochi, pochissimi gesti hanno il gusto e la bellezza dell'autenticità.
Siamo macchine sofisticate ma ripetitive. Facciamo sempre le stesse cose e pensiamo sempre le stesse idee.
Certo, dovrai focalizzarti per pensare a te stessa e cercare nel contempo di vedere quello che accade attorno e soprattutto facendo a meno per un poco di quelle fette di salame che ti cali sugli occhi e nel gargarozzo (scusa ancor) , ma secondo me ne trarrai grande nozione.
Quello che potrai vedere non saranno magari gesti che ti piacciono (non l'ho mai detto) ma saranno veri.

A fronte di tutti quei comportamenti che ci blandiscono, ci confortano e che tanto volentieri consideriamo giusti solo perchè ci aggradano.
Facci caso: non sosteniamo mai un’opinione che vada contro il nostro interesse.
Non è strano? Potrebbe capitare diversamente, non trovi? Cioè che la cosa migliore in generale non ci favorisca nel particolare, ma così non accade mai, MAI.

Penso che sia importante svegliarsi non dormire più confortevolmente.

Un abbraccione a te e a quel gatto rincitrullito, digli da parte mia che "la libertà è una donna gelosa. Se l'ami veramente non la devi preferire a niente altro, neanche a dei croccantini a scrocco".

Vanessa Valentine ha detto...

Vero, Gilli! Certe conversazioni tra me e Visir somigliano alle puntate della compianta serie "Casa Vianello"..., tipo "Casa Deboscio"...eheh.
Non la spunterò mai, con lui, lo so...:)))))))

Vanessa Valentine ha detto...

Visir, Guinness ti riabbraccia a sua volta, ma ti fa notare che dare della "rincitrullita" ad una signorina gatta non è educato...;)))))
Per le cose che le interessano, ha un IQ di 187.:)
Tu sei un passionale, senza dubbio, che ama stare al centro delle cose, con una soluzione draconiana per tutto. Beato te!
Hai una visone anche troppo meccanica circa il funzionamento delle persone e dei loro sentimenti. Non conosco bene il tuo vissuto, quindi non posso nemmeno giocare troppo alla Giovane Marmotta spensierata. La vita gestisce a suo modo tutti noi, anche se è vero che le persone più inferocite con la vita che ho incontrato, uomini e donne, erano quelli dal carattere meno malleabile, meno flessibile, che del loro caratteraccio o delle manie e ossessioni facevano un baluardo contro gli atteggiamenti degli altri. Credevano di avere sempre ragione, e gli altri sempre torto. E mi dicevano, ma tu non capisci. Vero.
La mia conoscenza dell'animo umano è molto terra terra, sono un'empatica da sempre, fin troppo sensibile alle emozioni umane.
Credo che tanta sfortuna arrivi senza essere invitata, ma tanta rogna te la porti in casa da solo, no? Un atteggiamento aperto, sorridente e ottimista, anche quando ti piantano un bottone di mezz'ora e tu vorresti solo andartene a casa a farti un bagno caldo, fa sentire meglio, ecco.
L'umanità è anche cattiva, lo so, io stessa non sono tutta fiorellini, arcobaleni ed unicorni.
Insomma, siamo partiti dal gatto per arrivare all'universo...:)))))
Tu hai il tuo punto di vista e io il mio, e ce li teniamo ben stretti...voler bene al tuo prossimo è anche lasciarlo com'è.
Visir, la gente lo sa da sola cosa non va nella sua vita, inutile che tu stia lì a scuoterla e a dire, ma non ti rendi conto di quel che sei?! Se uno ha lo sguardo rabbioso o è triste non vuole un comizio, vuole una pacca sulla spalla...;))))))))

Vanessa Valentine ha detto...

A proposito di salame, mio padre me ne ha regalato mezzo, comprato alla solita fattoria in Friuli...fatto in casa...mamma mia....da annegarci dentro.
Piace anche a Guinness, chiaramente.:))))))))))

ross ha detto...

HO letto tutto con attenzione.Gli ultimi commenti poi..ecco..vedo l umanità.Vedo le persone normali, vedo imbianchini, uomini, donne, commercialisti,vedo i matti , i bianchi ,i neri .Ogni essere umano ha una visione propia della vita e vive di conseguenza.Ognuno di noi nasce con un patrimonio genetico , un eredità, un carattere un temperamento .Ognuno si trova dei genitori, I Soui primi "maestri"buoni ?cattivi? che non si è scelto. Facciamo le più importanti esperienze emotive nei primi 3 anni di vita e non ne conserviamo nessuna memoria .Restano nelle parte più profonda del cervello ma andranno ad influenzare fortemente le nostre scelte future .E ancora . Nasciamo in un certo luogo , in un momento storico.E voilà la visione della vita. Non tutti possono ma soprattutto vogliono guardarsi allo specchio, caro visir .Se si è fortunati, per i molteplici fattori "positivi" genetici- ambientali- esperienziali storico geografici..e altri fattori x..ok. non c è bisogno dello specchio , mi guardo e tutto è trasparente. Ma se qualcosa va storto? e allora lasciamo a tutti la libertà di sapere o non sapere( che cosa poi se per ognuno è cosi diverso?) , di percorrere la propia strada.di rimanere sulla spiaggia ad ascoltare i naviganti oppure di intrapprendere un viaggio nell oceano senza bussola ne rotta ,magari arrivare alla PROPIA sorgente . In verità in verità vi dico : chi può giudicare il suo simile ,la sua visione di vita ?.la sua vita? Siamo tutti casi umani e abbiamo tutti ragione ... ,,,, ;;; Cara Vanessa ti lascio i punti e le virgole , vedi tu. se sono troppi tienili per la prossima volta .

Visir ha detto...

Carissima, ho superato da qualche anno la presunzione di poter cambiare le idee a qualche altro essere umano, mi accontento di guastare solo la mia vita.

Però a me piace dire quello che penso e confrontarmi, questo si.
Se non ti batti non ti puoi conoscere.
Che sia una rissa in un bar, una discussione con gli amici, una conferenza o una semplice chiacchierata oppure una lotta interiore con i propri demoni poco importa, dal confronto esce sempre qualche cosa di vero.
E' questa la ragione perchè magari sarò brusco e un po' maleducato nella mia seguente risposta.

I cori di OHHHHHH! Non hanno mai dato niente a nessuno, come non ha mai dato nulla "una pacca sulla spalla" dolce Vivì.
Un calcio in culo invece...Spesso è illuminante.

Lo so che magari non mi credi, ma solo perchè forse hai paura del dolore, che a ben guardare è il nostro principale maestro di vita.

Dunque, Pulcherrima Vivì, tu affermi che la gente parla con te. Gli umani sono attratti come falene dalla tua luce, mentre tu pensi al bagno caldo che ti aspetta.
Ma dolce fiore di primavera, questa sarebbe dunque la tua umanità?
Certe cose non le devi scrivere, altrimenti te le cerchi.

Forse stava parlando solo la tua presunzione? Dovresti tenerla sotto controllo mi permetto di suggerirti.
Ma tu pensi che la gente è cretina?
Credi che una persona non capisca, mentre la prendi per il culo (perchè di questo si tratta) quando fai finta di fare la comprensiva.

Certo, quello scarica la sua cloaca di problemi sui tuoi piedini infreddoliti, ma il permesso glielo hai dato tu. Facendo la "gentile" e mettendo a posto la coscienza morale che ti obbliga ad essere buonina.

Quindi a riprova della tua anima santa ci racconti che sopporti con stoico menefreghismo i logorroici personaggi che attiri (parole tue) e pensi, -quando finirà sto tizio?
Questo è ascolto?

Preferisco mandare un simile coglione a fareinculo ma con amore, piuttosto che dare ancora più aria alle sue scoregge. Altrimenti se decido di ascoltarlo (grazie a un inspiegabile sentore di umanità) lo ascolto con tutto me stesso.

Cavolo, se uno affoga (veramente) non te la cavi con una pacca sulla spalla e se questo funziona vuol dire che non stava affogando.
Se uno è in mezzo al mare e sta andando a fondo lo stendi con un cazzotto e lo prendi per i capelli e lo riporti a riva. Giusto per farti un esempio della mia vita vissuta.

Quando ti giochi la pelle per salvare una vita stai certa che tutte quelle fregnacce che si dicono in giro non funzionano.
Quando vedi la nera signora che ti è tanto vicina che potresti baciarla sulla bocca( e non parlo alla ca**o)c'è spazio solo per abbrancarsi alla vita con un’energia incredibile.

E la cosa ti cambia tante di quelle prospettive che nessun salame per quanto lungo ti potrà mai dare.

Vanessa Valentine ha detto...

Eheh, Ross, ok, la punteggiatura la metterò da parte...anche Bukowski scriveva facendo un dritto, trovo il tuo stile naif molto simpatico...:)))))))
Mi piace anche il "in verità in verità vi dico", chi lo diceva conosceva purtroppo bene l'umanità, comunque restava speranzoso, si teneva le porte aperte, diciamo.
Mi è sempre stato simpatico perché porgeva l'altra guancia, perché pensava laterale, perché è morto giovane. Soprattutto perché metteva gli altri prima di sé.
Ecco, proprio per questo.
Hai ragione, Ross, nasciamo anche figli del Caso, senza libretto delle istruzioni. Volerci mettere nello stesso mucchio è sempre un errore.
Non penso sia possibile rendere questo mondo un paradiso in terra, ma un giardino vivibile e piacevole, sì.
Anche il gesto più piccolo e caritatevole verso una creatura impressiona favorevolmente (per chi crede) il Divino e, per chi ha una visione più scientifica, il Grande Oscuro Meccano...si può credere quel che si vuole, tutte le strade sono Una.;)

Vanessa Valentine ha detto...

Pulcherrimo Visir, meno parolacce, anche, o ti mando a letto senza cena...;)
Io non so sinceramente più che dire, senza far slogare la mascella dagli sbadigli agli altri che leggono quel che scriviamo...
Lo sai, sono una donna che non si prende sul serio. E rispondo ai tuoi commenti, quelli di un uomo che si prende sul serio.
Perciò è lampante che noi al momento stiamo agli angoli opposti della stanza, lanciandoci frizzi e lazzi come in una commedia di Noel Coward.
Tu hai deciso di vedere quel che ti piace vedere, in me o negli altri, e sei padrone del tuo destino.
Ti vedrei bene in piedi su di una cassetta della frutta, allo Speaker's Corner, ad Hyde Park...:)))))))))))
Non sono stata corteggiata in modo serrato dalla Nera Signora, non ancora, per mia fortuna, almeno (toc toc, tocco legno, chiaro), e poco posso fare per quelli a cui è capitato. Vorrei, ma è un potere che non ho.
Mi resta solo la pacca sulla spalla, il contatto umano, il desiderio di aiutare gli altri, buoni o cattivi che siano, nel mucchio. Tutto qua. Senza giudicare, senza patemi, senza eroismi. (un po' come quando ti ho detto di donare il sangue, e tu hai detto "no, perché indebolisce l'energia vitale)...
Ecco, alla fine di tutte le chiacchiere restano i gesti, no?
Restano le croci, resta il dolore per aiutare gli altri.
Perché è quel che va fatto, e che si fa.
E io non faccio finta di ascoltare le persone e penso agli affari miei, nel frattempo. Ho detto "certe volte", non "certo sempre".
Smetti di considerarti importante, Visir, perché a parte per le persone che ci tengono a te, non sei fondamentale.
Considerati solo utile, sarai almeno sereno.
E adesso scrivo qualcosa di noiosamente nuovo, se permetti.;)

ross ha detto...
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SONO BUKOWSKIANA . è VERO scusa a te vanessa ,per aver incasinato con tutti i miei post cancellati. PERDONO A TE VANESSA E PER DONO A VISIR , MA NEL SUO BLOG

Visir ha detto...

Non è necessario sganasciarsi dagli sbadigli.
Tra le cose belle della scrittura c’è la libertà di scrivere ma anche quella di leggere.
Se un commento non interessa si può anche smettere di dargliene lettura.

Non è mai facile esprimere certi concetti che vanno al di là delle semplici constatazioni.
Descrivere certe intuizioni non è come raccontare un pic-nic la domenica mattina.
Quello che volevo significare è che esiste una sostanziale differenza e anche molto profonda, fra aiutare e quindi, la pratica del vero bene, e i piccoli favori, le cortesie e i comportamenti educati.

Per fare qualche cosa di significativo bisogna sporcarsi le mani, mettersi in gioco, rischiare.
Per questo motivo così poche persone lo fanno.
Tutti gli altri comportamenti sono solo sedativi per la coscienza o automatismi dettati dall’opportunismo.

Per quante donazioni una “brava persona”possa fare all’UNICEF o sangue dare all’AVIS non sarà mai la stessa cosa come prendersi sulle spalle un’anima ferita per fare un poco di strada assieme.
Scendere nel pozzo artesiano di “cacca” dove a volte ristagna uno spirito e risalire in superficie assieme, sentendone il puzzo, la fatica e condividendone le sorti, non è la stessa cosa che buttargli una corda e fare il tifo dalla balaustra sicura in cui ognuno crede di vivere. Tutti ci costruiamo un recinto con le nostre abitudini e sicurezze ma ciò che ci protegge spesso ci separa anche.

Se una persona non lo capisce da se questa fondamentale diversità non è possibile certo spiegarglielo.

Ecco perché quando certi uomini praticano il vero bene né sono quasi sempre inconsapevoli. La Vita agisce in loro e non vi è merito né eroismo. Probabilmente se un uomo avesse il tempo di riflettere non si farebbe carico di un simile impegno e di un tale rischio ma, come ho già detto, agisce qualche cosa di più grande del singolo che in definitiva è, e rimane, solo un mero strumento.
Sono gli altri che, non comprendendo questa semplice verità, li innalzano e li giudicano. In tal modo ne prendono però così la distanza.
E’ forse una maniera di proteggersi da ciò che potrebbero essere, ma non sono.
La vita mi ha calato in esperienze forti che forse insegnano una realtà diversa che non si apprende alla gara di pesca del più grosso pesce gatto della contea e mi fanno sentire le note stonate quando si eseguono. Il mio, forse puerile, contributo è solo di metterle in evidenza.
Questo lo dico solo per essere certo di aver fatto del mio meglio per spiegarmi.

Probabilmente, come dici tu, mi prendo troppo sul serio, ma certamente non mi prendo in giro.

Con questo sospendo, almeno da parte mia, ogni possibile polemica.

ross ha detto...

solo 2 cose. la prima caro visir è che le persone che praticano il vero bene ne sono consapevoli . non è una magia che agisce in loro. il vero bene è fatto di piccole e grandi cose .l ascolto attento , empatico , non giudicante è un abilità rara è quella che permette di entrare nel pozzo artesiano.non è una comunione di anime , è un vero atto d amore .nessuno salva nessuno. ma l ascolto e la giusta risposta servono per trovare gli strumenti .l amore non è essere passionali. la passione anche la più nobile conduce a soddisfare le propie voglie. la passione , soprattutto per le donne , evapora come gocc di pioggia nel deserto. non è cosi visir? cara vanessa se hai questo talento( l ascolto esercitalo.ne abbiamo tutti bisogno , anche quel guerriero rabbioso di visir.... a visir ci penso io , però ... altro che a letto senza cena .

Vanessa Valentine ha detto...

:)))) tranquilla, Ross, Visir è un gattone a cui piace il suo divano comodo, come a tutti i micioni del mondo...se gli fai un grattino dietro alle orecchie farà le fusa.
Anche la passione è una forma di bontà, purtroppo sulle lunghe distanze non rende.
Ognuno di noi ha il diritto di amare ciò che vuole con i suoi tempi...:)))))
Lo facciamo tutti, per fortuna.
Siamo tutti buoni, anche quando non pensiamo di esserlo.:))))))

ross ha detto...

tranquilla , come no. Ma la dialettica , tanto da lui , esaltata, ha rischiato di finire in una disputa. è giusto far valere con forza le propie idee. E che forza!!! . ma la modalità..... .La modalità è quella che determina nella comunicazione la costruzione di ponti o di muri .

ross ha detto...

e poi visir è sempre a casa tua.!!!.io lo immagino dalla mia finestra .Appena può corre al tuo divano e anche se è solo ti aspetta .Guarda la gattina, si guardano, si sfidano .ma sssiii!!
AL prossimo censimento se ci chiederanno la mappa cromosomica , secondo me visir non ne ha 46.

Vanessa Valentine ha detto...

Eheh, il mio divano è un sacco comodo, me lo dicono tutti...anche Guinness!:))))))
Dispute tra noi?? Naaaaa, Ross, qui ciacoliamo e basta. A mia memoria non ricordo mai avvenute botte da orbi...:)))))))
Con me è praticamente impossibile litigare, bisogna prendere a calci i gattini o i cagnetti, allora sì.;)

Salazar ha detto...

Scusate, sono andato un attimo in bagno e mi sono perso un milione di commenti.
Forse troppo lunghi, e - per dire la verità – non ci sono riuscito a leggerli tutti. Sono andato a guardare di qua e di là, saltando righe e paragrafi, poi sono ritornato indietro e ho letto e ho saltato di nuovo.

Però: triste, triste, triste, Visir. Minha nossa Senhora do bom parto quanto triste!
Pensa, fuori dalla mia finestra sono le cinque della sera e la luce crede di essere viva, crede di dire parole color blu cielo alle nuvolotte che passano: palline bianche che scappano veloci da sopra l’oceano Atlantico.
Sul ciglio della collina dall’altra parte del canyon ci sono tre gruppi di palme che emergono decisi dalla vegetazione più bassa: nel primo gruppo c’è una sola palma, nel secondo due, nel terzo gruppo tre. Strana vero la natura?, ad ogni palma il suo e gruppo il suo carico.
Per la tristezza? Beh, sono andato in cucina, mi sono preparato un caffelatte e tutto è passato, vuff!, cancellato proprio.
Un tipo sempliciotto – io – vero? Sempre stato, credo dipenda in quale gruppo di palme stai.

PS: le palme ci sono per davvero, nessuna fantasia nella descrizione.

Visir ha detto...

Un uoomo in mezzo a due dame fa sempre la figura del salame.
Mica voglio farmi mangiare!

Non sono triste (forse disilluso ma secondo me è un vantaggio) è solo la vita che è amara per quanto zucchero uno possa metterci, anche nel caffèlatte.

Se questo pianeta fosse fatto per stare bene la cioccalata farebbe dimagrire e l'insalta ingrassare, che gli costava a Dio farlo?
:)

Vanessa Valentine ha detto...

Salazar, sono la prima ad essere stupita dalla gran botta di commenti che il post sulla mia miciolina Guinness ha scatenato (peraltro rapidamente deviati su filosofia, sociologia, teosofia e chi più sofia o logia ha più ne metta.:)))))
A memoria di donna o di uomo questo blog non ne ha mai visti così tanti!
La cosa mi piace, chiaramente.
Non ti preoccupare circa il leggerli o rileggerli tutti, io e Visir ci siamo incartati sui nostri ragionamenti come una caramella in una scatola di Quality Street (ve la ricordate, figli dei '70? quelle scatole di latta tonde, con la madamina in abito rosa e ombrellino, forse c'era anche un soldatino che la corteggiava, mah, erano quasi tutte toffee ma c'erano anche i cioccolatini in mezzo, per me era la cosa più bella del mondo...e più buona. Le mangiavo a casa della Magnifica... Mi fermo).:)))))))prima o poi li riproporremo al grande pubblico.
Piuttosto, wow! che atmosfera quella descritta da te con le palme, le nuvole e il cielo! Bella bella bella, mi ha fatto immaginare le tue terre lontane...personalmente mi piace stare con le palme allegre, se devo scegliere.:)))))))))
Bella anche l'invocazione in portoghese...bisogna che mi rimetta a leggere qualcosa, o finirò per scordarmelo.;)

ross ha detto...

AMA E MANGIA CIò CHE VUOI!!