martedì 17 aprile 2012

Bagigia sogna

Da qualche parte ho letto che che il 60% dei proprietari di gatti lasciano dormire il proprio animale sul letto. Non tentano minimamente di impedirglielo (del resto, impedire qualcosa ad un gatto è follia, nel migliore dei casi tempo perso).
I gatti adorano affondare in trapunte, copriletti, lenzuola, sia freschi di bucato che insaporiti dall'odore dei padroni: per lo stesso motivo adorano dormire nelle lavatrici piene di roba zozza (pericolo! controllare sempre che sia vuota, prima di accendere la macchina!), nelle borse da calcio, calcetto e palestra in generale colme di calzini sudati, magliette zuppe e asciugamani olezzanti. Le morose che fanno la lavatrice vorrebbero poter essere altrettanto entusiaste, nell'aprirle.
Bagigia è una gatta nella media, quindi ama sniffarsi i calzini della padrona che si sfila con un calcio le sneakers buttandosi in divano, assumendo una posa beata, occhi chiusi, baffetti ondeggianti, sniff sniff, mammamia che goduria. Ama accoccolarsi in mezzo alle federe usate, ai maglioni puzzoni dimenticati in fondo all'armadio, calze di nylon morenti che attendono con ansia di entrare nel Valhalla salvifico, l'orto di mio padre, usate per legare i pomodori ai sostegni.
Bagigia ha scoperto di recente di non poter aspettare le sette, quando la padrona si alza per darle i croccantini e la mousse mattutini, ma sente l'impellente bisogno di miagolare straziata davanti alla porta chiusa della camera da letto con un orario che oscilla tra l'una e mezza di notte e le sei del mattino.
Non sappiamo mai quando colpirà, la bestiola.
A volte le piglia una piomba di sonno micidiale e si fa viva verso le sei e mezza, come questa mattina. Allora ce ne restiamo tutti a pisolare, con lei che ci colpisce alternativamente sul mento con la zampetta, come a dire, e allora, ci alziamo sì o no che ho fame?!, fino a quando la sveglia sputa fuori la canzoncina (oggi, l'orrido Guetta).
Se la principessa non ha sonno, invece, si presenta verso le due di notte.
I primi miao, discreti, vengono sostituiti da urletti in crescendo, maoaoaoaoaoaoaoao prolungati e udibili anche nelle camere confinanti, temo. Così scivolo fuori dal letto in coma, apro la porta e lei entra con la coda dritta facendo brrrgaobrrrgnaoaoaorrr, un verso che andrebbe tradotto con "caspita, era anche ora, mi sono rotta una cifra a stare là fuori ad aspettare voi due scemi qua dentro". Poi si passa a qualche miao gentile, di rito (buondì a tutti, come va?).
In genere rispondiamo, sgruff, sgnaff, ma che ora è, perché lo fa sempre prima, ma stava miagolando?, oddio, i vicini.
La piccola peripla il letto, assolutamente random, e piomba sul cuscino del malcapitato di turno, proprio accanto alla testa. Potrebbe partire dai piedi ma ha misteriosamente capito che cinque chili e mezzo di gatto che atterrano accanto agli occhi spaventano non poco. E ci gode.
Fa un po' di pane con le zampette, sderenando cuscino e federe, mordicchia una caviglia o un naso a scelta, tanto per dare una svegliata e in genere si piazza col sedere a cinque cm dalla tua faccia, iniziando a fare le fusa. Segue un simpatico siparietto, con uno che si alza barcollando per andare in bagno e l'altra che, sempre dormendo, scivola dall'altro lato del letto, cambia i cuscini, li gira, li sprimaccia, si tira la gatta vicino, accarezzandola per farla stare tranquilla.
Appena il letto ha di nuovo sopra tutti gli occupanti, la gatta scende e va dall'altra parte.
Si ripete il giro. Ad un certo punto, non si sa come, lei si stanca e si ferma accanto a me, non senza avermi prima arato il braccio con la lingua tentando di pulirmi, cosa che fa anche con la faccia, slurpandomi un occhio e abrasionandomi la cornea (se faccio un movimento brusco c'è la possibilità che mi dia una zampata sulla testa, senza unghie, ma comunque forte abbastanza da ridurmi a miti consigli. Del tipo, ferma là, ti sto facendo il bagno).
Gli ailurofobi, immagino, stanno godendo.
Bagigia, in realtà, ci ama tantissimo, la prova è che vuole stare vicino a noi, metterci il suo odore addosso, pulirci (ci porterebbe anche un sorcio morto nel letto, se ne avesse la possibilità, per nutrirci).
E' molto mammina, come buona parte delle gatte.
A volte, tendendo l'orecchio, la si sente russare, un fischietto leggero e delicato, dal naso.
Bagigia sogna, anche, il suo vecchio giardino, i vecchi sodali felini. Il suo vecchio padrone, forse.
La vita nuova, pure, la sua amata scala, l'erba gatta che venera, la Vanessa e i suoi sbaciucchi perpetui e molesti. Il nuovo gioco, il bastoncino con le piumette rosa in cima!, che meraviglia.
I sogni dei gatti rendono leggera la stanza.

6 commenti:

anna ha detto...

Che tenerezza!

Gillipixel ha detto...

Che forti le Bagigiadi, Vale :-)

I mici sono per natura attivi nella notte e non sopportano vedere degli umani che sprecano quel tempo oscuro, secondo loro così prezioso, orizzontaleggiando ronfosi :-) Poi dopo, durante le ore lucane, ribaltano i ruoli e non capiscono tutto quel via vai di gente sveglia :-) Basta questo per capire che è impossibile capire i mici: si parte già da fondamenti opposti :-)
L'unica è cercare di adattarsi alla loro natura: non si risolve niente lo stesso, ma almeno si fruisce di spettacoli di simpatia estetica notevoli :-)

Non hai provato a lasciarle una discreta razione bastevole per tutta la notte? Oppure, porte aperte alla renault :-) Così almeno, visto che sul letto alla fine ci viene in ogni modo, si evita di alzarsi per aprire la porta :-)

Vanessa Valentine ha detto...

Ciao, Anna, benvenuta!;))))
Sì, i mici sono teneri, coccoloni e tutt'altro che egoisti o indifferenti.
Anzi, come nel mio caso, sono così affettuosi da rasentare la molestia...:)))))
Ben venga, comunque!

Vanessa Valentine ha detto...

Già, Gilli, loro sono notturni e noi diurni...eheh.
Comunque stanotte, h 01.00 la Bagigia ronfava col suo fischietto tipico, accoccolata sulla mia gamba destra ripiegata.
Io con un crampo micidiale e flusso sanguigno cessato, lei beata.
Ovvio...:))))))))
La porta viene tenuta chiusa...perché si temono gli agguati sul cuscino.
Almeno così siamo preparati ed evitiamo che ci arrivi un pugno in un occhio per la sorpresa.
Non da parte della Bagigia, chiaro.;)))
E non miagola per la fame! La ciotola è piena di croccantini!:)))))
VUOLE GIOCARE!!!!:))))))))))

ross ha detto...

Da qualche settimana ho sfrattato mia figlia Giulia dal mio lettone.Come ho fatto ?facile .L'ho messa finalmente nel suo lettino con la Checa(gatta),un'ottima compagna di nanna. Si addormentano insieme e dormono tutta notte .sono due belle bestiole.
Ieri notte ho sentito delle presenze nel mio talamo .Abbiamo dormito in tre.Io la Checa e Giulia.
Nooooo!!!

Vanessa Valentine ha detto...

Ross, pensa che Bagigia è qua, al momento in cui scrivo, sotto il tavolo del computer e mi sta già chiamando per andare di sopra, in divano, a leggere il giornale (io) e lei accanto a me.
:)))))))Dormire nel lettone, tutti insieme, non è affatto male...i cuccioli adorano dormire vicino ai genitori...certo, quando diventano più grandicelli sarebbe meglio che recuperassero i loro spazi (gatti esclusi...il letto, ormai, è loro).
Quando ho preparato l'esame di etnologia ho adorato una delle varie tribù del Sudamerica, il nome, e chi se lo ricorda, ormai?:((((( tutti lì a dormire vicini al fuoco che ardeva tutta la notte, poi si spegneva, e loro ricoperti di cenere calda per preservare il tepore, maschi, femmine, piccoli, tutti vicini, per proteggersi. L'ho sempre trovato così tenero.:))))))
Stanotte, comunque, ho tirato la trapunta di scatto e Bagigia ha fatto un balzetto, toooonnngggg!, come nei cartoni, eheh.:))))))))