sabato 2 marzo 2013

Bazinga!



Ormai è una delle serie più viste in giro, una specie di "Friends" degli anni '10 ( e decennio prima).
Ebbene sì, mi fregio del mio essere una nerd, mi piacciono i fumetti, i videogiochi, i telefilm e la fantascienza, adoro le macchine e i computer, quindi sono una di loro.
Senza contare che nell'aspergeriano Sheldon ritrovo alcune delle mie manie, vissute con dedizione finché non è subentrata l'altra personalità più distaccata e matura, ovvero l'invecchiamento.
Se posso, cerco di rivedere tutte le puntate (credo di essere al 4° giro della prima e seconda stagione e al 2° della terza), ogni volta mi sembra di trovare qualcosa di nuovo ma soprattutto quel che mi seduce maggiormente è l'appartamento di Leonard e Sheldon, coinquilini alchemicamente perfetti, con la scultura nell'angolo della spirale di DNA (se non ho visto male). Anche l'appartamento di Penny, la dolce biondina del Nebraska che condivide pianerottolo e avventure sentimentali con il duo è un delizioso casino in stile Ikea (ho l'annaffiapiante uguale, il mio è rosa malva, il suo rosso), pieno di vestiti sparsi e smalti per unghie ovunque. La bionda strepitosa incarna anche l'elemento maschile che difetta un po' nei ragazzi, un motivo in più per trovarla adorabile.
Insomma, è una serie piaciona. Cosa che riesce a qualche serial ma non a tutti, un po' come per le persone, ecco.
Nella foto i ragazzi sono vestiti da eroine dei fumetti, l'unico a suo agio è Raji nelle discinte vesti di Catwoman. Hanno perso una scommessa e subiscono la penitenza. Eheh.
"Big Bang Theory" non indica solo la teoria della creazione del tutto, di quell'universo che il fisico teorico Sheldon ammette di conoscere come le sue tasche (e Penny gli chiede "chi sono i Radiohead?" e a lui vengono i tic) ma designa soprattutto il Grande Desiderio dei quattro ragazzi, ovvero volgarmente quagliare quel "bang" che tanti cercano il venerdì o sabato sera, tirandosi a lustro e andando per locali. Ragazze disponibili, ovvio. Solo che i nostri sono proprio impeditelli alquanto, il genere di ragazzi che fanno tappezzeria drammatica tutta la sera e allora non potete biasimarli se si chiudono in casa a giocare ad Halo.
Leonard ha un problemone freudiano con la madre superpsicologa decisamente menefreghista, Howard ha un'ingombrante mamma di fede ebraica di cui sentiamo solo la possente voce e che lo tratta come se fosse fermo ai dodici anni. Raji è molto carino ed esotico ma non riesce a parlare con le donne (mutismo selettivo, una cosa del genere) e risolve solo con l'alcol che lo disinibisce, con effetti spesso catastrofici, mentre Sheldon, colonna portante, è il figlio di una cristiana rinata del Texas che crede nel Creazionismo pur con figlio scienziato e assertore dell'evoluzione.
Sheldon si è autoeletto leader del gruppo, visto che, parole sue, è il più intelligente di tutti: salvo non trovare soluzioni ovvie, specialmente agli occhi di Penny. Con quest'ultima sviluppa una specie di relazione che lei tollera sbeffeggiandolo: lui, che non sa interpretare né espressioni facciali né umorismo, spesso è alla sua mercé.
E' Sheldon infatti a stabilire le varie cene da asporto nell'arco della settimana: martedì cinese, giovedì pizza, e via così. Guai a invertire l'ordine o a spostare la serata in fumetteria. Come un figlio collettivo e ingombrante, tutti subiscono il suo potere, pur desiderando a volte di sopprimerlo. Eppure gli restano accanto perché subiscono il suo fascino magnetico. Con la sua espressione compiaciuta e pestifera, l'attore Jim Parsons è una gioia per gli occhi. Un personaggio così ti regala l'immortalità ma anche ti condanna. Oh, beh, pazienza, io me lo godo comunque.
Va anche detto che Sheldon è virginale come Sherlock Holmes e l'unico tipo di rapporto che sviluppa nella terza stagione è con una ragazza simile a lui che un social network per single ha sputato fuori con un bislacco algoritmo. Amy è la sua copia tanto che pensano di concepire un figlio insieme per donare, con i loro DNA mischiati, un illuminato dominatore per l'umanità del futuro. Il progetto viene abbandonato perché Penny minaccia di raccontare tutto alla mamma cristiana rinata.
Infine, la storia d'amore tra Leonard (che io trovo carino da morire, con quel suo cervello e gli occhialini e l'aria impacciata) e Penny subisce alti e bassi ma è chiaro come finirà: "i nostri figli saranno bellissimi e intelligentissimi", dice lui. Non è chiaro quando arriverà la progenie ma noi facciamo il tifo perché succeda.
Che telefilm piacevole, che oasi, in una vita che offre solo pasticci, e freddo, e senso di vuoto ed è ostile come un muro grigio e ottuso.
Senza umorismo non si va da nessuna parte...ci arriva perfino Sheldon. Quando fa una battuta, che di solito non fa ridere nessuno, conclude con "Bazinga!".
Ditemi voi se non è splendido.


3 commenti:

Gillipixel ha detto...

Non l'ho mai visto, Vale :-) ma sembra molto allettante...questi personaggi li sento proprio familiari, anche se le vie della nerditudine sono infinite, e chiunque le abbia percorse nella vita, lo ha fatto un po' a modo suo :-)

In ogni caso, le tue descrizioni di film, telefilm ed affini, valgono sempre quanto se non più della visione stessa :-)

Proverò a dare un'occhiata, se mi capita :-)

Vanessa Valentine ha detto...

Buttaci un occhio, Gilli, e ti piacerà...lo fanno più o meno alle 18 su Italia2, tutti i pomeriggi.
Ce ne sarebbero di cose da scrivere ma vederlo è davvero divertente. quattro scienziati sfigatelli e una bionda, così semplice e così geniale...;)))))

Visir ha detto...

A me piace un casino,,mi rilassa e mi diverte.
Sheldon Cooper è un vero mito come quando per una multa per semaforo rosso imbastisce una difesa legale raffinatissima e...finisce in prigione.