venerdì 20 dicembre 2013

Post progresso

Caspita, non scrivo niente davvero da troppo tempo...
...blocco dello scrittore o dell'esistenza?
Beh, comunque si sta avvicinando il solstizio d'inverno, anche se il tempo là fuori sembra più la giornata grigina e umida in stile londinese. Letture strepitose (un Bauman illuminatissimo e "I Melrose", davvero un gran bel libro).
Voglia di andare in centro e di prendere i regali? Nessuna. Voglia di riceverne? Nessunissima. E perché mai, chiederanno i miei piccoli lettori. Perché quest'anno mi appare chiarissimo come l'unico, vero, possibile e improrogabile regalo che possiamo fare e farci è donare qualcosa di concreto a chi ne ha bisogno. Ma un bisogno maledetto. Pasti caldi, donazioni al FAI, al WWF, cucce calde per canili e gattili, scegliete voi. Se preferite aiutare i bambini, fantastico. Se adorate gli animali al calduccio e non su di un pavimento di cemento freddo, meraviglioso. Il mondo ha bisogno di aiuto, adesso, e in futuro.
Mi si allarga il cuore a vedere la donazione multimilionaria a Telethon, da qualche parte ho letto che in tempi di crisi ed incertezza la beneficenza aumenta. Però, allora non siamo proprio quel mucchio di bastardi pronti a scuoiarci a vicenda appena l'altro si gira. Forse forse, vuoi vedere che sembriamo tutti dei Grinch menefreghisti ma poi il cuore ci diventa di qualche taglia più grande?

5 commenti:

Gillipixel ha detto...

Non ti crucciare, Vale :-) l'energia narrativa è dentro di noi, non può venire meno...solo che certe volte si nasconde un po', e allora tocca pazientare che rispunti più baldanzosa e pimpante che pria :-)

Sì, questa cosa dei regali nasconde spesso una notevole dose di vacuitas :-) dipende sempre dall'atteggiamento con cui si affronta la faccenda...ad ogni modo, ci sono anche mille altri modi belli di dimostrare vicinanza ed affetto a coloro ai quali si vuole bene...

Il Bauman mi stuzzica da un po' di tempo :-) prima o poi lo devo affrontare...io sto leggendo in questi giorni "Il gattopardo", classicone notevole, e un opuscoletto reso celebre da Fazio, che ha ospitato l'autore: "L'utilità dell'inutile", di Nuccio Ordine...interessante pure questo...

Bacini bagigeschi bagigeggianti :-)

Vanessa Valentine ha detto...

Eheh, Gilli, l'ispirazione mi verrà, spero, dopo le libagioni del periodo...che Bacco smuova i miei neuroni flaccidi!:))))))
Bauman te lo consiglio davvero: fotografa la nostra realtà con lucidità impressionante. Cominci a leggerlo e poi non te ne stacchi più...parola. Mi ispira molto anche Latouche, quello della decrescita...diciamo che mi adeguo ai tempi, prima o poi pianterò carote e patate nel mio campo e vivrò una decrescita vegetariana...:)))))))
Vado a vedermi "L'utilità dell'inutile"...grazie per il suggerimento!:))))))
La Bagi ti annusa il naso e fa brrrgnaomfrrrrrr...:)))))

Gillipixel ha detto...

Ehehehhehe :-) la Bagigia ha un dono della sintesi eccelso, Vale :-) riesce sempre a dire in un miao, tutto l'essenziale che c'è da dire :-)

Come scrivesti una volta, è veramente Miao-zen :-)

Vanessa Valentine ha detto...

Così zen che ronfa in divano avvolta in due plaid di pile...chiamala scema, Gilli...mi sa che i gatti hanno davvero capito tutto...;)))))))

Vanessa Valentine ha detto...

Ah, Gilli, ho visto che in biblio hanno "L'utilità dell'inutile"...ottimo, mettiamolo nel carrello...;))))))