venerdì 10 ottobre 2008

A shopping con la Mama

Ho fatto un salto a trovare i miei vecchi, in settimana, come al solito. Dovevo portare alla Mama i calzettini nuovi che mi aveva commissionato, tutti bellini e a righette, come i miei, visto che me li invidiava.
Il pomeriggio era bello, soleggiato e pieno di niente da fare, quindi perfetto per un giro di acquisti;presa su la Fiesta fiestosa della Mama, e dopo la gimkana avventurosa della guida materna, che in verità guida molto molto meglio della sottoscritta, pippa totale con marce e pedali, siamo arrivate al complesso commerciale sulla Romea, utile ma orripilante dal punto di vista architettonico...naturalmente qui abbiamo trovato le solite tre-quattro persone che si beccano sempre andando in giro con la Mama (se si va al mercato, molte di più, impossibile camminare, giuro, piantiamo bottoni con una quindicina di persone...), ad esempio una signora che andava in palestra con lei l'altr'anno, e giù a disquisire di insegnanti, posture, orari...io non ce la faccio a seguire i discorsi, ho smesso di andare in palestra vent'anni fa, più o meno, finito il liceo, e già mi stava sulle scatole tutto l'insieme, correre, sudare, faticare per niente...qualche peso lo alzo, per carità, ma tutta questa passione proprio non scaturisce, spiacente.
Comunque, entrate nel negozio di casalinghi, si è potuta dispiegare in tutta la sua potenza l'abitudine materna di puntare con intensità ragguardevole un oggetto (in questo caso, una scatola di cartone, di quelle grandi e portaoggetti), arrivando a scomodare un sonnacchioso commesso che è arrivato fin lì da noi per dirci che la scatola ammontava a ben 2,50€, in offerta, e per sentirsi dire, ah, va ben,grassie. E io, ma insomma, la prendi o no? E la Mama, ma cossa me ne fasso? Ghe ne gò già una a casa...Ecco.
Qualcosa abbiamo comprato (la Mama, quando si separa dagli euri, ha un po' la faccina di Zio Paperone quando apre il portafoglio e volano via le tarme, cupezza e mestizia), tipo una mano di metallo portanelli, cibo per la Gilda (la micia di casa), qualche vettovaglia per gli umani e un paio di scatoloni vuoti (la Mama ne fa collezione).
Poi mi ha dato uno strappo fino alla biblioteca di Mira, altro mio luogo totemico, e lì abbiamo trovato una nonna con tre, diconsi tre, gemellini che correvano dappertutto come formichine sotto acido, figli di una ragazza che, carramba!, si gira ed era una mia vecchia conoscenza! Chiacchiere, baci, abbracci a profusione, che coinvolgono anche altre mamme e nonni/nonne presenti. La Mama è famosa per le prolungate conversazioni con sconosciuti con i quali però, SEMPRE, scopre delle parentele comuni, oppure che ci ha fatto le elementari, o il Vietnam insieme.
Finalmente ci siamo sganciate dal gruppone e siamo andate a trovare la mia cugina preferita, la Magnifica, sua mamma (sorella della Mama), l'altra zia (gemella della sorella della Mama, nonché sorella ella stessa della Mama, ovviamente), la cugina Giuliana, che era lì in giardino a raccogliere le giuggiole, ed invero erano buone,e giù con le ciacole, ma seriamente.
La conversazione ha assunto i contorni di uno spigliato casino, con tutti che parlavano con tutti e di tutto, come le chiacchierate migliori in genere tendono a trasformarsi.
Con la Magnifica abbiamo parlato di libri (argomento che ci appassiona entrambe enormemente), del prossimo pranzotto che ci dobbiamo fare, dello shopping che dobbiamo combinare...e di una marea di altre cose, che a noi sembrano sempre belle, importanti e sensate.
E la mia Mama era quella che parlava più forte di tutti, con i suoi capelli bianchi e le sue camicie scozzesi, con i jeansetti tutti a perline e ricami...la mia Mama è la più forte del mondo, e ve lo dico perché andare in giro con lei è come portare al guinzaglio un tornado.
E quando siamo tornate (in clamoroso ritardo) a casa, il mio Papa aveva una fame canagliona, ed era agitato perché alle 19.10 non si vedeva il becco di una pignatta sul fuoco. Ma la Mama ha fatto i filetti di platessa alla mugnaia in un nanosecondo, ed erano buonissimi.La Mama è un fenomeno, parola.
Peccato che poi mi abbia costretto a guardare la Clerici con lei...sigh.

2 commenti:

Gillipixel ha detto...

:-))))))))))))) stupendo...i tuoi articoli trasmettono gioia e bellezza, si leggono con un sorriso che non rimane solo sulle labbra, ma ti corre tutto dentro, e intorno, e fuori...:-)))

Unknown ha detto...

mi hai fatto ridere parecchio...ti ho immaginata...che bello, che bello!